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A fine serata tutti se ne vanno, tranne mio fratello che resterà a dormire da me per un paio di giorni. Sono troppo esaltato. Mi butto sul letto distrutto e lui mi segue a ruota. Proprio come facevamo da piccoli. "Sono simpatici i tuoi amici" mi dice tranquillo. "E Christine è proprio come l'avevi descritta... un uragano" 

Sorrido. "... voglio dire... avevo paura che avresti faticato a trovartene dopo Dan e gli altri..." continua lui con lo sguardo serio. "Invece loro mi sembrano a posto, tutti quanti!"

"Già..." dico io con gli occhi fissi a ridere sul telefono per un messaggio che Christine mi ha appena scritto. "Con Kevin è tutto a posto?" Rispondo al messaggio poi sposto lo sguardo dal telefono e mi concentro su Sam.

"Sì, ci siamo chiariti e io ho capito che... certo! Qualcosa ho provato, ma adesso siamo solo amici..."

"Sicuro?" mi guarda come se mi stesse facendo un interrogatorio "Sicurissimo!" concludo.

"Non lo dici solo perché è un maschio?" mi ritorna in mente l'etichetta che mi ha dato Tristan l'altro giorno, quella che ha reso tutto semplice, ma che non userò mai, perché io non sono un tipo da etichette. "No" rispondo deciso. "Lo dico perché sono innamorato di Christine"

"Sono contento allora... siete una bella coppia. E finalmente sei felice"

"Vedremo dopo gli esami" ridacchio io. "Come va a casa?!"

"La mamma non fa altro che parlare di te, lo sai che sei sempre stato il suo figlio preferito"

"Anche perché... guardami" dico indicandomi e ammiccando.

"Ti guardo..." dice lui con la faccia trasformata in una smorfia. "...niente di speciale!"

"Antipatico" mi lamento prendendolo a cuscinate. "Narciso" mi risponde lui a sua volta saltandomi addosso. Facevamo sempre la lotta da bambini, per gioco. Finiva sempre con noi che ci facevamo il solletico chiedendoci basta a vicenda, ma finchè non arrivava mamma a separarci nessuno cedeva. Per fortuna siamo cresciuti, perché smettiamo poco dopo senza bisogno di nostra madre. "Siamo proprio scemi..." dico alzandomi e andando verso il bagno. "Vado a prepararmi per la nanna... domani facciamo qualcosa solo noi due?"

"Mi piace l'idea!" mi risponde lui entusiasta. "Comunque tu non metterci un'ora lì dentro che poi voglio farmi una doccia anch'io!"

"Va bene capo!" dico mettendomi sull'attenti e portando una mano sulla fronte per fare il saluto militare. Sotto la doccia ripenso a questa serata. Ripenso alle cose che ci siamo detti io e Kevin e mi sento leggero. Poi ripenso a Sam che mi ha detto che la mamma pensa sempre a me. Mi fa piacere sapere che le manco, perché anche a me mancano lei e papà, ma sono grande ormai e devo vivere la mia vita. Ce la sto facendo e la cosa mi fa sentire realizzato. Esco dalla doccia, mi lavo i denti e mi metto i pantaloni del pigiama.

Trovo Sam addormentato, sembra un angioletto. Lo tocco dentro piano per svegliarlo. Si lamenta un po' ma poi va a lavarsi. Torna qualcosa tipo due secondi dopo. Con un'asciugamano tra i capelli e una maglia, che mi ha fregato, addosso. "Hai un phon?" mi chiede sbadigliando.

Una volta, quando era piccolo, gli ho detto che se andava a letto coi capelli bagnati sarebbe morto. Lo stavo prendendo in giro, ma lui l'ha presa seriamente e da allora non va a dormire se non è completamente asciutto. Rido tra me e me e vado a prendergli il phon. "Non metterci due ore però"

"Ho risparmiato tempo lavandomi velocissimo" mi fa la linguaccia lui. "Già... Barry Allen non ti allaccia neanche le scarpe..." lo prendo in giro io tornando a sdraiarmi sul letto. Aspetto che mio fratello ritorni e si ributti accanto a me. "Buonanotte fratellino... e grazie della sorpresa!"

Chi sei Jamie Campbell Bower?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora