"Hey!" mi saluta Tristan non appena mi apre. "Non ti ho visto oggi al campus..." "Ho avuto da fare" rispondo vago entrando in casa sua. "Senti... che ne dici di suonare un po'? Ho visto che hai una batteria splendida in salotto"
"Certo, ho anche una chitarra. Direi che suonare sarebbe una bella cosa da fare insieme..."
Tristan sembra davvero entusiasta dell'idea e anche io, soprattutto adesso che ho scoperto che ha anche una chitarra. "Allora tu batteria, io chitarra e strimpelliamo qualcosa?" lui annuisce con lo sguardo e sparisce, per tornare qualche secondo dopo con una chitarra splendida.
Suoniamo per tutto il pomeriggio facendo gli scemi. Lui ha trovato anche cappelli e parrucche nel ripostiglio, dice che non sa cosa ci facevano lì, comunque le abbiamo usate per fare un po' gli idioti. Mi piace passare il tempo con lui, perché è simpatico e non richiede impegno da parte mia. Inizio a sentire un po' di fame, forse ho sbagliato a saltare il pranzo. "Che ne dici di andare a mangiare qualcosa? Io non ho neanche pranzato..."
"Direi che è un'idea grandiosa. Qui vicino c'è un posto carino, prendo le chiavi della macchina" e in un lampo siamo sulla sua auto. Lui dalla parte del guidatore questa volta.
Quando arriviamo alla tavola calda ci prendiamo un hamburger con una birra, e lo mangiamo continuando a parlare di musica e a scherzare insieme. "Dovremmo scrivere una canzone..." inizia a dire Tristan "Una che puoi dedicare a Christine, stamattina ho sentito in giro che non sta andando bene tra voi..."
"Hai sentito in giro cosa?" mi allarmo rischiando di strozzarmi con un pezzo di panino. "Ho incontrato Jessica e ne abbiamo parlato. È carina." Mi rassicura. "Mi hai fatto prendere un colpo da come l'hai detto, credevo ci fosse gente che non ci conosceva e ne parlava..." rispondo io diventando tutto rosso. "Comunque credo che ci siamo presi una pausa, ma almeno non ci odiamo" aggiungo abbassando lo sguardo sul mio panino. "All'amicizia!" dice a un tratto il mio compagno di teatro alzando il suo bicchiere verso il mio e sorridendomi. "All'amicizia" dico rispondendo al suo sorriso facendone uno a mia volta.
"Ti accompagno a casa dai" salgo sulla macchina di Tristan che mi riaccompagna al dormitorio. Domani non posso saltare ancora le lezioni. Avrò teatro, storia del cinema e poi lezione di pianoforte, spero tanto che Kevin si sarà calmato avrà cambiato idea a proposito di farmi avere un altro insegnante. Mi faccio una doccia e mi butto nel letto, mando un sms a Christine.
"Hey, domani ci vediamo a lezione?"
"Certo compagno d banco! 😉 A domani"
Sorrido leggendo il suo messaggio, se fossi in lei mi odierei, invece lei non lo fa. È davvero una ragazza stupenda.
"A domani. X"
Le rispondo subito prima di mettere il silenzioso al cellulare e infilarmi sotto le coperte. Ho davvero bisogno di dormire.
Rob's POV
"Arrivo, un secondo!" mi lamento all'ennesima volta che sento il mio campanello suonare ininterrottamente, sono andato a dormire due minuti fa, chi cazzo sarà che rompe a quest'ora. Apro la porta e mi trovo di fronte l'ultima persona che mi sarei mai aspettato. Davanti a me c'è Kevin, con le lacrime agli occhi e il dito ancora schiacciato sul campanello. "La pianti di suonare? Ti avevo sentito già la prima volta" lo rimprovero prendendogli la mano e trascinandolo dentro l'appartamento.
"Non ti devo più ascoltare..." mi dice tristemente non appena sono riuscito a farlo sedere sulla poltrona e a chiedergli cosa c'è che non va. "È successo qualcosa col biondo di ieri sera" dico soddisfatto di aver capito subito tutto. Forse troppo soddisfatto. "Potresti anche sembrare un po' più triste, visto che è colpa tua se non ci parleremo mai più..."
"Sei il solito esagerato Kev. Dai raccontami cosa è successo"
"Sono andato a prenderlo a casa" comincia sbuffando "Gli ho fatto un paio di battute e lui faceva lo scontroso, così gli ho chiesto se c'era qualcosa che non andava, mi ha detto di no ma è stato silenzioso per tutto il viaggio." Fa una breve pausa e mi fissa negli occhi per un secondo. "Non è che hai qualcosa da bere? Di forte intendo..." trattengo una risata, non vorrei farlo stare peggio. "Ho un po' di Jameson da qualche parte, me l'hanno mandato i miei da Port Laoise, ti vuoi forse ubriacare signorino?" adesso è lui a trattenere una risata. C'è stato un periodaccio di cui non andiamo affatto fieri, in cui l'alcool accompagnava tutte le nostre giornate anche fin troppo, l'abbiamo superata insieme. Adesso ci piace bere un po', ma non esageriamo mai, sappiamo quando è abbastanza e andiamo fieri di quello che siamo riusciti a fare, insieme e anche grazie alle nostre famiglie.
"Me ne prepari un bicchierino per favore?" mi chiede speranzoso e io sparisco in cucina a preparare due bicchieri del miglior whiskey irlandese in circolazione. Ritorno e lui fa sbattere il suo bicchiere contro il mio, per poi batterlo tre volte sulle sue ginocchia, io faccio lo stesso. "Comunque, stavo dicendo... alla fine gli ho detto che mi piace e lui, beh... lui mi ha baciato, sulla bocca con tanto di lingua!" parla strabuzzando gli occhi, lo adoro, è sempre così esagerato e teatrale, sembra che tutto quello che gli succede sia più grande e importante di lui, ma non è così. Kevin è un ragazzo magnifico e un amico fantastico. Adesso, però, mi sta raccontando una cosa che, effettivamente, è più grande di lui.
Non riesco a trattenermi dal fare la mia faccia maliziosa. "E perché ti lamenti?" chiedo. "Beh, perché subito dopo mi ha chiesto scusa e mi ha detto che sono stato un esperimento. Gli ho tirato uno schiaffo e gli ho detto che non sarò più il suo insegnante."
"Come al solito esageri! Non dovevi reagire così. Adesso vai da lui e gli dici che hai sbagliato"
"Col cazzo!" mi urla contro lui alzandosi di scatto. Il che è strano perché Kevin è la persona più tranquilla e gentile che conosco. "Non mi devo scusare, io!"
"Beh, ma sarai ancora il suo insegnante comunque?!" chiedo io cercando di calmarlo. "Sempre se non mi licenziano, dovrei essere al campus ora..." Senza pensarci prendo il suo telefono e in un secondo chiamo la scuola fingendomi lui e tossendo per darmi malato. Poi gli faccio un sorrisone. "Domani andrai a fare lezione al tuo bello"
"Non è il mio bello..." si lamenta ridacchiando. "Ti fermi a pranzo?" chiedo io ignorandolo. "Direi che non potevi avere un'idea migliore..."
Hola..ecco qui un nuovo capitolo con un bel Rob's POV..mi sono troppo affezionata a sto ragassuolo..😍😍😍
..alla fine non vi ho più detto che la terza serie di Misfits non l'ho ancora guardata perchè LUI non c'è più..sigh sigh😭😭😭😭😭
..e non so se continuarla quindi..😞😞 Qualcuno l'ha vista e mi dice che è il caso di continuarla..oltre al personaggio di Robert adoravo anche Curtis, ditemi voi se vale la pena, perchè adesso come adesso penso che non la continuerò..
comunque... il video sopra... muoio! 😂😂😂
Ho scritto il pezzo della batteria solo per poterlo mettere come copertina..puahahah.. io amo Jamie e Tristan quando fanno cagate insieme!!
a giovedì col prossimo capitolo! BACINI JAMIEFANS! 😘❤
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Chi sei Jamie Campbell Bower?
Fanfiction"Chi sono? Bella domanda, non lo so nemmeno io. Vediamo... Mi chiamo James Metcalfe Campbell Bower, e lo so, ho il doppio cognome che fa davvero figo, ma poi...sarò davvero così figo?" tratto dal primo capitolo