No, nessuno le aveva recapitato il diario.Sua madre, quando Camila le espose il problema, si limitò a dirle che, smemorata com'era, aveva sicuramente lasciato il diario in biblioteca e che la bibliotecaria glielo aveva custodito. In effetti non era un'idea così scontata, forse era andata davvero così.
Camila tirò un sospiro di sollievo. Quando era tornata a controllare se il suo diario fosse ancora poggiato sul tavolo, non si era preoccupata di domandare a Tina, la bibliotecaria. Sarebbe certamente tornata il giorno seguente a chiedere informazioni.
E così fu. La mattina dopo Camila si recò di corsa in biblioteca, chiese a Tina se avesse lei il suo diario, ma le rispose che non aveva trovato niente.
Dinah attese la cubana al suo armadietto. Quella mattina, tanto era in apprensione per l'oggetto smarrito, che non si curò neanche di tutti gli studenti che brulicavano nei corridoi.
Era la prima volta, dopo tanto tempo, che entrava a scuola normalmente. Se ne rese conto solo quando sopraggiunse agli armadietti. Un ragazzo le lanciò una pallina di carta, colpendola sui capelli. Camila se ne sbarazzò velocemente, mentre il colpevole diede il cinque all'amico e se ne andarono ridendo.
«Ehi, stronzo! Ti prendo a pedate se lo fai ancora.» Gli urlò contro Dinah.
«Non c'è bisogno.» La rassicurò timidamente Camila.
«Cosa? Non è possibile che ti fai trattare così.» Sbottò irritata Dinah, aprendo l'armadietto con la combinazione.
«Come se l'avessi scelto.» Ribatté sommessamente Camila, scuotendo la testa con arrendevolezza. No, Dinah non poteva capire.
La ragguagliò sul dipanarsi degli eventi, raccontandole che Tina non era mai venuta in possesso del suo diario. Si lasciò cadere contro gli armadietti metallici, producendo un rumore roboante che echeggiò, stordendole le orecchie.
Dinah cercò in tutti i modi di rincuorarla, ma non c'era niente da fare. L'immaginazione di Camila galoppava a velocità forsennata, disegnando i peggior scenari possibili.
Jamie l'aveva preso e ora lo stava leggendo a tutta la classe. Qualcuno ci aveva fatto le fotocopie e durante l'ora di pranzo le pagine del suo diario sarebbe state affisse su tutte le pareti. Oppure, peggio ancora, qualcuno l'aveva pubblicato online.
Immerse la faccia nelle mani e si disfece di quei nefasti pensieri scuotendo energicamente il capo per scrollarseli di dosso.
«Ok, non allarmarti...» Iniziò cautamente Dinah, guadagnandosi un'occhiata turpe da Camila.
«Come faccio a non allarmarmi?» Chiese indispettita, guardando l'amica con fare perplesso.
Dinah, però, teneva lo sguardo fisso sopra le sue spalle «Non parlavo del tuo diario...» Camila corrugò la fronte, confusa «Parlavo del fatto che Lauren Jauregui sta venendo nella nostra direzione.»
Camila sgranò gli occhi, trattenne il respiro e si pietrificò, letteralmente, al suolo «Che cazzo vuol dire, Dinah? Se è uno scherzo non è divertente.»
«Non sto scherzando, sembra che... Sì, ecco che arriva.» Fece a tempo a dire Dinah, prima di voltarsi e infilare la testa nell'armadietto come se niente fosse
«Che cosa..» Tentò di dire Camila, prima che una voce roca alle sue spalle la interrompesse.
«Ciao.»
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She Loves Her
Fanfiction17/12/2017 #12 in fanfiction 27/12/2016 #4 in fanfiction 02/01/2018 #7 in fanfiction Camila è innamorata di Lauren da tre anni, ma Lauren è fidanzata con Lucy. Camila, non potendo esternare i suoi sentimenti a causa di un'innata timidezza, scrive q...