«C'ho ripensato!» Esclamò per l'ennesima volta la cubana, irrequieta, voltandosi verso la ragazza alla guida «Non possiamo farlo.»Lauren roteò gli occhi al cielo, ma era alquanto divertita dal candido timore che Camila spruzzava fra un interludio di silenzio e l'altro. Mise una mano sopra la sua gamba, ma tenne lo sguardo fisso sulla strada e il braccio flesso al volante, stretto in una presa rigida per sventare possibili affondi da parte di Camila.
«Camz, è solo un giorno. Ti vuoi tranquillizzare?» Ridacchiò, istigando la cubana ad offendersi.
Camila portò le braccia conserte e la rimirò di traverso «Oh, scusa se non sono ribelle come te.» Voleva assumere un tono serio, ma le labbra arricciate avevano reso le guance paffute e Lauren dovette trattenersi dal ridere.
«Ribelle? Davvero?» Si passò una mano sulle labbra per diluire il sorriso incipiente «Perdere un giorno di scuola non è da ribelli. È umano.» Sottolineò la corvina, sgranando gli occhi come se non ritenesse possibile seguire solertemente il programma scolastico senza assentarsi nemmeno una volta.
«Ah si? E da quando l'hanno inserito nei diritti umani?» Chiese Camila, lottando contro la cintura di sicurezza che da qualche minuto le stava arrossendo il collo, noiosamente.
«Da quando l'ho deciso io.» Puntualizzò Lauren, senza un minimo di sarcasmo, ma decisamente convinta della sua affermazione.
«Ahh... Che io ricordi detti regole nell'ambito della moda, niente che implichi i diritti umani.» Rettificò la cubana, che ora aveva trovato un modo per scostare la cintura di sicurezza dal collo, ma rimanere comunque ancorata al sedile.
«Sono una Jauregui. Posso fare quello che voglio.» Scrollò le spalle Lauren, e stavolta Camila non si frenò dal sbeffeggiarla.
«Quanta modestia!» Sbuffò ridacchiando.
«Okay, metto su un po' di musica dato che non mi credi.» Girò la manopola della radio, accendendola e si sporse verso il cruscotto per arrabattare il primo cd che le capitava fra le mani. La radio lo inghiottì subito e una voce familiare risuonò nell'abitacolo.
«Non è Halsey?» Domandò Camila, tendendo le orecchie per captare le parole e associarle ad un testo che era sicura di aver archiviato da qualche parte nella memoria.
«Già. Mi piace parecchio.» Asserì Lauren.
«Mh-Mh.» Mugolò Camila diffidente, e con nonchalance chiese «E ti piace solo la sua musica o..?»
Lauren virò la testa verso di lei. Camila fissava la strada, una piccola ruga le screziava la tempia, rimarcando lo sforzo che stava attuando per non dar a vedere il chiaro fastidio.
«Ma, Camz..» Ridacchiò la corvina «Non puoi essere gelosa di una cantante!»
La cubana si girò di scatto verso di lei, fulminandola con lo sguardo «Allora c'è motivo per essere gelosa.» I suoi occhi, oserei dire duttili, si erano assottigliati ed emanavano vivido astio.
Lauren scoppiò a ridere e scosse la testa, sorpresa dalla gelosia infantile di Camila, ma, da una parte, ne era anche lusingata.
«Non c'è motivo, cretina.» La rassicurò, sentendosi veramente stupida per dover attenuare le chimeriche idee di Camila.
Il tragitto proseguì in un profluvio di parole. Le conversazioni variavano da una all'altra, ma il dialogo non languiva mai. Alcune volte Camila perdeva lo sguardo sulla silhouette dei promontori che, saltuariamente, facevano capolino dopo chilometri interrotti di autostrada. Lauren le schioccava le dita davanti agli occhi, riesumandola e Camila, scuotendo energicamente la testa, diceva di non essersi allontanata. E Lauren rideva, evincendo la tangibile menzogna.
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She Loves Her
Fanfiction17/12/2017 #12 in fanfiction 27/12/2016 #4 in fanfiction 02/01/2018 #7 in fanfiction Camila è innamorata di Lauren da tre anni, ma Lauren è fidanzata con Lucy. Camila, non potendo esternare i suoi sentimenti a causa di un'innata timidezza, scrive q...