Capitolo 17: Spaventini

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(Sabri's pov)
"Sogni d'oro, pulcino mio." sussurro dolcemente alla culla, dove Syria ormai si è completamente assopita, lasciandomi finalmente un minimo di tregua dopo questa mattinata passata ad editare video tra i pianti continui, acuti e disperati e i pannolini da cambiare ogni due per tre. Ho deciso, quindi, di prendermi una pausa che si rispetti, partendo da quel morbido divano che veramente non fa altro che chiamarmi.
Quindi, come tutte le persone a modo, mi ci sdraio sopra, lanciandomi rumorosamente proprio come il mio amore mi ha insegnato.
In quel momento la quiete ha pervaso ogni angolo del mio corpo e l'ambiente intorno a me è diventato ancor più silenzioso di quanto già prima.
O almeno, sembrava. Il rumore della porta d'ingresso, infatti, mi ha fatto riaprire di scatto gli occhi, le cui palpebre si stavano pian piano abbassando.
"Siamo a casa!"
"Ehi, ciao cuccioli, bentornati!" sorrido di risposta a Sascha, senza però staccarmi dal divano, aspettando che lui non arrivasse da me con le bambine e non mi desse un bacio relativamente lungo sulle labbra, prima che Silvia saltasse su di me e si rannicchiasse come un animaletto. "Ciao mammina!"
"Ciao piccolo tesorino! Ti sei divertita?"
"Io sì! Ma Sa-a no! È t-i-te!" mi risponde, incupendo l'espressione e indicando la sorella ancora alla porta d'ingresso, intenta a levarsi, tutta mogia, gli stivaletti.
Inutile dire che mi sono davvero preoccupata.
"In macchina non ha detto una parola, e non so come mai..." tiene ad informarmi Sascha.
"Saretta... Amore... Verresti un attimino qui dalla tua mamma?" le domando cortesemente, facendola avvicinare a me. "Tutto bene, scimmietta?"
Noto come Sara mi stia fissando intensamente, con un faccino così triste che mi stava uccidendo dentro. E, come temevo, le sono scese le prime lacrime, sfociate in un pianto pressoché disperato.
"Ma... Piccola... Cosa succede?" mi intristisco, mettendomi a sedere ed abbracciandola forte, mentre Silvia, nel frattempo, era scesa da me.
"Io... Io..." cerca di dire qualcosa, con vani risultati.
"Tu cosa, amore?"
"A-A-Al p-p-parco... U-una signora... C-C-C-Continuava a-ad u-urlarmi n-n-nelle orecchie..."
"Amore, stai parlando della cameriera?" le chiede Sascha, avvicinandosi.
"N-no... Quell'altra... Sembrava a-anche lei una strega..."
"Cucciola..." abbassa triste lo sguardo, posandole una mano sulla testolina. "Ti sei spaventata quando ha alzato la voce?"
Sara annuisce contro di me, ancora tra le lacrime.
"Ma che è successo?" sussurro in seguito a mio marito, cercando di farmi spiegare il più possibile l'accaduto.
"Beh, hai presente quel vecchio video inappropriato che è stato sul web per qualche giorno?"
"Quello dove hanno estrapolato il filmino dalle telecamere di sicurezza dei bagni?"
"Esatto."
"In realtà lo avevo completamente rimosso dalla mia testa, ma se me lo riporti alla mente evidentemente qualcosa dovrà pur essere successo..."
"Beh... Diciamo che ho trovato una delle colpevoli di ciò. Indovina un po' chi ha fatto spaventare questa povera bimba? Esatto, colei che ha acconsentito alla diffusione del materiale privato tanto tempo fa. Che, in più, ha litigato con Violet: quelle erano davvero legate come due sorelle, ma quella vipera che ben conosci le ha fatto il lavaggio del cervello... Anche lei ci sta chiedendo aiuto..."
"Sarà strano aiutare colei che ai tempi fu una minaccia... Però... Ci si deve pur adattare il cambiamento." constato, dando successivamente un leggerissimo bacio sulla fronte di Sara. "Stai meglio?"
"Sono un po' di più calma..." mi risponde, accoccolandosi al mio torace, dandomi l'impressione che si staccherà da qui difficilmente.
"In ogni caso, ti stavo praticamente dicendo che Sara è corsa da loro perché ha notato Violet e, riconoscendola come la cameriera, voleva andare a salutarla... Solo che questa tale Marianna, vicina a lei, non ha dato alla piccolina una bella accoglienza, si sono messe a litigare pesantemente davanti a lei e... Beh... Diciamo che hanno anche usato, senza un minimo di ritegno, dei termini parecchio impropri... Perché è saltata fuori quella storia dei bagni..." continua a parlare Sascha, facendomi innervosire parecchio con la situazione creatasi.
"Io la ammazzo. A prescindere."
"Pensare che giusto stanotte ho fatto di tutto per farle capire delle cose nel modo più innocente possibile..."
"Stanotte? Innocente? Cosa è successo stanotte?" chiedo.
"Beh, Sara si è svegliata durante un momento un po'..." si interrompe, facendomi cogliere al volo ciò a cui voleva parare. "Particolare, diciamo."
"Oh, capisco."  storco le labbra.
"E loro, anzi, Marianna, giusto stamattina, ha usato dei termini e dei concetti che io per tutta la notte ho cercato di evitare!"
"Che cosa vuol dire quello che hai detto?" gli chiede improvvisamente la bimba, ancora su di me.
"Che ti ha spiegato la stessa cosa che ti ho spiegato stanotte, ma dicendoti una bugia!"
"Ah... E perché mi hanno detto una bugia?"
"Secondo te le streghe ti direbbero mai la verità?"
"No..."
"Proprio così... Stai alla larga da quella signora che ti ha fatto piangere oggi, va bene?"
"Va bene..." annuisce, rivolgendosi poi a me. "Forse quella mi ha detto una bugia urlandomi nelle orecchie perché non conosce nessun signore dei bambini e non sa niente!"
Signore dei bambini?
Ma che cosa si sono detti stanotte?
"Signore dei bambini? Da dove viene fuori il signore dei bambini?"
"Suvvia Sabrina, il signore dei bambini! Quel lavoro che faccio ogni tanto!"
"Ma che, quello che fai ogni tanto?"
"Ehm... Sì!"
"Ma quindi ti togli i vestiti per lavoro?" chiede di nuovo Sara.
"Cosa? Ma va! Ieri avevo caldo! Ma non c'entra niente col signore dei bambini!"
"Io allora non ho capito!"
"Sara, ascolta, ti sembra che sono mai entrato in una casa senza vestiti?"
"Ma allora perché ieri notte eri senza vestiti?"
"Ma ieri faceva caldo e non ero nella casa in affitto!"
"Ah..."
"Sascha, ma che cosa le hai detto?"
"Eh, la verità..."
"Dopo ne parliamo... Prima sistemiamo e calmiamo per bene questa tatina."

Ciuffy's Corner:
Scusate se il capitolo è corto, però... Devono prendermi le idee... Me ne stanno venendo molte ma spezzettate, e poi il tempo è sempre scarso... Boh, vediamo.

How Long is Your Love?||Saschina [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora