Capitolo 30: Non puoi, che ne so, andartene a Campobasso?

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(Sabri's pov)
Seduta sul letto, con le gambe penzoloni, a fissare il pavimento.
Così, ferma così, a riflettere su ciò che ho detto e ciò che potevo evitare di dire.
Una scusa per sbarazzarmi di lui? Ma perché mai.
"Devi per forza andare in Giappone? Non puoi, che ne so, andartene a farti una vacanza con Sara a Campobasso? No, per forza in Giappone? Senza di me? Come se la stessi quasi utilizzando come una scusa per andartene in Giappone senza di me, così giusto perché sembra quasi che io sia solo una zavorra e che le tue figlie pure!"
Potrebbe questa davvero sembrare una scusa per sbarazzarmi di lui e delle mie bambine, anche quando le mie intenzioni non sono assolutamente queste?
"Mamma..." la voce della mia primogenita, sul letto accanto a me, mi sveglia dal mio flusso di pensieri.
"Dimmi amore..."
"Ma tu papà non lo ami più?"
Mi giro di scatto verso di lei, sento come se un piombo mi fosse caduto liberamente sul cuore.
Davvero sembra così tanto che io fingo di amarlo o che addirittura non provo più nulla per lui, quando non è assolutamente così?
"Perché lo dici, Sara?"
"Eh perché vi siete appena urlati... E poi... Hai detto che vuoi andare in Giappone con me, ma senza di lui... Se lo ami ancora perché non parti con lui? Resto a casa io, ma parti con lui. Ti prego."
"Amore, tu non sei ancora in grado di restare in casa da sola... Hai ancora un po' di strada da fare prima di poterlo essere! E poi ci sono le tue sorelline da curare, sono molto piccole!"
"Eh mamma, imparo! Non voglio che papà se ne va fuori di casa." (nda: i tempi verbali sono sbagliati apposta, una bambina di quattro anni cosa ne può sapere di congiuntivo? ahahah)
"Non può... A meno che non voglia pagare un bel mucchietto di soldi..."
Sì, all'inizio di quest'anno è nata una nuova legge a tutela dei matrimoni, delle famiglie e degli affetti personali di per sè, per la quale qualsiasi divorzio chiesto per semplici litigi risolvibili non è ammesso e comporta delle multe salatissime. E per multe salatissime si intende multe salatissime, il Ministero degli Affetti (sì, roba nuova) ritiene che queste sono misure volte a sensibilizzare le persone nel non prendere l'amore come un gioco, nel rispettare le scelte prese come dovere etico e morale, tenendo conto di qualsiasi difficoltà e «nell'assicurare ai figli una crescita serena, insegnando loro, anche attraverso questi episodi, che al presentarsi di una difficoltà non ci si deve tirare indietro ma si deve sempre optare per la sua risoluzione.»
Sì, il Ministero degli Affetti si concentra molto sull'etica del singolo individuo.
Ma comunque penso sia stata una bella trovata.
Le cose andrebbero diversamente se ci fosse in mezzo un tradimento, considerato ormai un vero e proprio reato, in questo caso il divorzio è ammesso, accompagnato dalla castrazione chimica forzata nei confronti dell'adultero, moglie o marito che sia. Non mi dileguo sulla parte dei divorzi per violenza domestica, la castrazione chimica e l'ergastolo, a riguardo, sono solo l'inizio. In quelle carceri fanno fare una brutta fine a "persone" del genere. Ma comunque, ho digredito su questo semplicemente per dire che Sascha non ha tutta questa possibilità di divorziare, dopo che ha deciso, ovviamente con il suo libero arbitrio e non con la forza, di vincolarsi a me in matrimonio.
"Beh... Ma anche se non se ne va fuori di casa non vi amate più? Vuoi partire senza di lui... E a lui piace tantissimo andare in Giappone con te e noi! Perché vuoi partire solo con me? Io non vengo. Preferisco andare a Campobasso. Non so dov'è Campobasso, ma fa niente, lo ha detto papà di andare lì. Almeno se dici che è per la sfida si capisce che lo ami davvero!"
I bambini sono davvero la voce della verità, comunque. Effettivamente non me ne sono resa abbastanza conto, ma se anche Sara ha visto una cosa del genere, evidentemente davo davvero l'idea di volermi sbarazzare di lui. Cosa assolutamente falsa, certo, ma che comunque è trasparita.
Ho preso quindi una decisione.
"Vieni Saretta. Andiamo nel mio studio."
Mi dirigo così nel mio studio, con mia figlia in braccio, e subito mi siedo sulla postazione, mentre la lascio salire sul letto sopra di me per andare a giocare con Doggy, che da un anno a questa parte sembra non volersi mai scollare da quel letto. Ha imparato a fare le scale a pioli, e penso di non avere più parole per descriverlo. Ne combina una dietro l'altra, ma io lo amo proprio perché è così. E mentre lei decide di far salire e scendere le scale a pioli al cane con una velocità impressionante, lanciandogli giù dal letto i suoi giochini sonori, io inizio a cercare qualcosa di carino su Booking. Cinque notti, la domenica ho un evento in un centro commerciale a Lugo, e probabilmente la Saretta mi farà un pochino di compagnia. Vedremo, forse chiamerò qualche fan di vecchia data per farle da babysitter.
"Mmmh, Hotel Don Guglielmo..." medito, guardando le foto del primo hotel capitatomi davanti. Le foto sono carine, sembra presentarsi bene. Le recensioni tutte ottime, sembra un posto mica male. Forse so dove alloggiare.
"Saretta! Vieni qui!"
"Dimmi mamma!" mi risponde, scendendo subito dal letto e saltandomi in braccio.
"Ti piace questo hotel? Che dici, andiamo qui?"
"Mi piace la foto del bagno! È tutto verde! Ma anche le altre sono belle! Ma perché me lo stai chiedendo?"
"Perché abbiamo trovato il posto dove fare la vacanza!"
"Che posto è?"
"Campobasso."
Sara sorride.
"Vai a chiamare tuo papà. Dovrebbe essere di sopra! Ho delle cose importanti da dirgli."

Ciuffy's Corner:
Finalmente dopo tanti anni scrivo qualcosa. Ultimo sprint, poi inizio di nuovo a scrivere regolarmente! Fino al 19 non so quando ho l'orale, ma vi terrò aggiornati su instagram
(@laciuffyofficial, per chi non mi seguisse)

How Long is Your Love?||Saschina [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora