Capitolo 4: Chiunque sia stato, gliele suono!

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(Sabri's pov)
Al momento è qui, sopra la mia pancia ancora un po' gonfia, a dormire tutta rannicchiata in quella tutina gialla regalatagli dalla sua nonna, che la rende un piccolo pulcino. Ho provato a metterla nel lettino, ma in un attimo si è svegliata ed è scoppiata a piangere in modo così forte che mi sono vista costretta a tenerla coricata su di me. Chissà cosa troverà di conciliante nella mia pancia, magari qualche rumore con cui ha convissuto per i nove mesi passati, o magari ancora non si capacita di essere fuori dalla sua mamma... Questo penso di non poterlo mai sapere, perciò mi limito a guardarla teneramente mentre fa il suo bel pisolino e a carezzarle la schiena di tanto in tanto. Ancora non mi rendo conto completamente di ciò che io e Sascha abbiamo creato. Tre bellissime bambine, completamente nostre, il più bel dono che il nostro amore ci abbia potuto fare. Eh sì, ancora non mi riesco a capacitare del fatto che questa bambina che ora si sta stiracchiando contro il mio ventre, sia mia. E non è nemmeno la prima!
"Amore mio..." sussurro, mentre Syria continua a stiracchiarsi, così tanto da quasi cadere, se non fosse che l'abbia presa in braccio per tempo.
"Amole... Stavi pel lotolale a tella!" ridacchio, storpiando le parole un po' come faccio con i miei animali e guardandola nei suoi occhi ancora dal colore poco chiaro.
Syria mi fissa a sua volta, per poi emettere un dolce versetto strano e incurvare la sua bocca aperta in un sorrisino.
Oh Dio, come è possibile che questa bimba sappia già sorridere? Di solito si impara a sorridere molto più tardi, a qualche mese di vita... Non così, appena si nasce! Nemmeno le sue sorelle sono state capaci fin da subito, ci saranno voluti circa quattro mesi prima che imparassero!
"Ma... Mi hai fatto un sorrisino? Di già?"
Altri suoni escono dalla sua piccola gola, come se volesse dirmi qualcosa, probabilmente dire di sì, o qualcosa del genere. Devo ammettere che è davvero molto avanti rispetto alla norma... Sento che avrà un nonsochè di speciale... Di prodigioso...
"Amole... Ma quanto cei bella? Ma cei tutta bellissima!" sorrido di nuovo, baciandole ripetutamente il pancino e facendola sorridere di nuovo.
"Non è giusto!" sento d'improvviso una voce familiare. "Voglio giocarci anche io!"
"Sascha? Cosa ci fai qui fuori orario?"
"Al di là che essendo tuo marito posso arrivare qui quando voglio..." si avvicina al mio lettino, stampando un bacio prima sulle mie labbra e poi sulla testolina della piccola. "Ma poi sono qui perché qualche figlio di buona donna ieri ha fatto qualcosa alla mia bistecca... Sara per sbaglio l'ha assaggiata... E ha preso un'intossicazione alimentare... Ha appena fatto la lavanda gastrica ed ora è a letto con un'infermiera... Ti voleva e ti cercava tantissimo..."
"Sascha, aspetta, che? Cosa cavolo è successo? Intossicazione alimentare? Lavanda gastrica? Cosa significa?"
"Ora alzati... Ti spiego meglio dopo..."
"Faresti meglio." lo guardo, preoccupata, facendo portare Syria nella nursery e correndo in un'area totalmente diversa dell'ospedale, a far visita alla mia bimba grande.
Mi si è spezzato il cuore a vederla stesa su una branda, pallida come un lenzuolo e con una faccia sbattuta nel peggiore dei modi... Che, tuttavia, ha ancora avuto la forza di illuminarsi solo a vedermi: "Mamma..."
"Amore mio..." sorrido un po' intenerita, avvicinandomi in fretta a lei. "Tutto bene? Cosa è successo piccolina?"
"Mi hanno dato da bere una pozione che mi hanno fatto le fate, la signora mi ha detto che mi faceva passare il mal di pancia..." mi spiega, indicando l'infermiera di fianco a lei, a cui non posso far a meno di sorridere, soprattutto per come le abbiano fatto prendere questa cosa come un gioco. "Poi però ho vomitato tantissimo... E avevo paura di non respirare più... E adesso mi brucia tutta la gola..."
"Povera stellina..." mi intristisco, lasciandole un bacino sulla guancia. "Ma adesso stai bene?"
"Non ho più il mal di pancia!" sorride debolmente. "Però mi brucia la gola..."
"Tranquilla amore, la gola ti passa in un attimo... È solo perché hai vomitato tantissimo!" le spiego. "Tra qualche ora non sentirai più niente di niente!" sorrido.
"Davvero?"
"Davvero." concludo, dandole un ultimo bacino sulla testa e allontanandomi un attimo dal lettino, mettendomi con Sascha in un angolo della stanza.
"Mi puoi spiegare cosa cavolo è successo?" sussurro, non poco irritata.
"Ieri mi hanno avvelenato la carne... E io penso che lo abbiano fatto di proposito..."
"Proposito? Come sarebbe a dire? Ma come diamine si permettono!"
"Amore, io non so il vero movente di tutto ciò... So solo che è successo..."
"E io so solo che, chiunque sia stato, gliele suono! Nessuno si deve azzardare a ridurre mia figlia in questo modo! Nessuno!"
Credo di essere diventata isterica, ancora una volta. No, dai, non adesso!
"Calmati, amore adesso calmati. So che è una cosa che ti fa male, ma stare così non risolverà nulla!"
"Io te lo giuro Sascha, te lo giuro, te lo giuro su Dio o su chiunque altro tu voglia che li faccio licenziare tutti. Ma come puoi avere della carne avariata o qualcosa di tossico nelle cucine, come! E soprattutto, come ti permetti di avvelenare la carne di proposito?"
"Purtroppo ti permetti eccome... Se la cameriera che ha preso l'ordinazione è Violet..."
"Violet... COSA? QUELLA LURIDA FALSA CHE NON È ALTRO!"
"Non so cosa possa essere successo nelle cucine, ma io so quasi per certo che è stata lei a dire al cuoco in questione di darmi della carne avariata! O, peggio, di avvelenarla!"
"Io lo sapevo che aveva mentito così spudoratamente, quel giorno! Lo sapevo fin bene! Quelle due galline lì non sanno proprio reprimere la gelosia, vero?"
"Evidentemente no." alza le spalle. "Ma io voglio anche fargliela pagare a quel coglione che non le ha dato della squinternata non appena lei gli avrà imposto di avariare il mio cibo!"
"Gliela faremo pagare... Assolutamente."
"NON SI DOVEVA PERMETTERE, NON SI DOVEVA PERMETTERE! Te lo giuro, pensavo che solo Alice si riducesse a queste infamate! Violet la reputavo giusto con un minimo di cervello! Certo, piccolo, ma comunque che lo avesse! Invece per gelosia è arrivata a fare una cosa del genere!" grido.
"Sabrina, suvvia, risolveremo tutto ciò."
"Io la troverò. E le farò fare una bruttissima fine."

Ciuffy's Corner:
No, non è colpa di Violet.
Si chiama misunderstanding AHAHAH.
Niente, spero vi piaccia.

How Long is Your Love?||Saschina [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora