Capitolo 5: Non sono stata io!

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(Sabri's pov)
"Non vedevo l'ora di uscire dall'ospedale solo per dirgliene quattro, a quella!" grido, con le mani attaccate furiosamente al volante e Sascha nel sedile a fianco a darmi le indicazioni stradali. "Ah, guarda, non solo quattro. Anche otto. Pure sedici se serve! O addirittura trentadue. Che ne dici, se gliene dico trentadue?"
"Faresti bene."
"Io le spacco la testa. Le spacco la testa in mille pezzi, finché non se la ritrova più sul collo!"
"E io la spacco a quel coglione che le ha fatto da zerbino e ha acconsentito di servirmi della carne avariata!"
"Ecco. Giuro che appena esco da sta macchina faccio una strage, ma faccio una strage di quelle fatte bene!" grido. Sono così arrabbiata che non so nemmeno cosa potrei fare, una volta varcata la soglia del ristorante. Spero solo di non avere una delle mie crisi d'isteria davanti a tutte le persone lì presenti.
"Amore mantieni la calma, mi raccomando..." mi avvisa Sascha, ma penso l'abbia fatto troppo tardi, poiché ormai mi si è attivato lo sguardo di fuoco. Sono riuscita infatti a scorgere Violet uscire dalle cucine nella sua stupida tenuta, e a passo spedito sono andata verso di lei e l'ho bloccata, stringendole un braccio.
"Ehi! Sabrina! Qual buon vento..."
"Nessun buon vento mi porta qui, ipocrita infame."
"Ohi, piano coi termini!" si lamenta lei. "Mi spieghi che ti ho fatto?"
"Hai fatto avvelenare quella stupida bistecca ai ferri... Lo so bene... Mia figlia è andata in ospedale con un'intossicazione alimentare per colpa tua, oppure non te ne capaciti? Immagino che non ti renda conto della gravità del fatto, a causa della tua maledetta gelosia hai mandato in ospedale una bambina di quattro anni! Dove hai messo l'umanità, sotto terra?"
"Woah, Sabrina, credi davvero che sia stata io? Innanzitutto sono una cameriera! Come credi che io possa avvelenare la carne se sono una cameriera?"
"AVRAI MINACCIATO CHI LA CUCINAVA, DI SICURO!" grido. "Ormai ti conosco fin troppo bene..."
"No cara. Non mi conosci affatto, invece. Mi spiace doverti dire di non aver minacciato nessuno... Non me ne frega più niente di voi è delle vostre nanerottole... Ormai me ne sono fatta una ragione, e sto frequentandomi con un collega!" risponde, divincolandosi violentemente dalla mia presa. "Mi hai forse scambiato per Alice?"
"Aspetta, che hai detto?"
"Credevi che Alice facesse sul serio quando diceva di non essere più gelosa di voi? Quella è sempre alla ricerca di nuovi piani per rovinarvi la vita! E so che in teoria non dovrei dirti nulla, ora la pagherò molto cara... Ma io te lo dico per farti capire che sono cambiata, per metterti in guardia!"
"Ah sì?" sgrano gli occhi. "E dopo tutto ciò che hai fatto pensi ancora che io mi fidi di te?"
"Sabrina, DEVI fidarti!"
"E perché?"
"Lei lavora nelle cucine..."
A questo punto ho avuto un sussulto. "Nelle cucine?"
"Già. Nelle cucine. È lei che ha preparato la bistecca... A partire da un pezzo di carne andato a male! So che io ho sbagliato a dirle che l'ordine era quello di tuo marito... Ma... Vedi, il fatto è che a me diverte vederla incazzarsi dalla gelosia... E... Riconosco il mio errore, potevo prevenire tutto ciò... Però anche tu, te lo chiedo per favore, cerca di comprendere che non è stata colpa mia... Non era mia intenzione mandare tua figlia in ospedale, e nemmeno Sascha se per questo!"
D'un tratto cambio espressione.
"Quella grandissima stronza..." sibilo, con un istinto omicida ribollente in tutto il mio corpo.
"Dove si trova adesso?"
"In teoria dovrebbe essere andata a casa... Il suo turno è finito."
"Io la ammazzo. LA AMMAZZO. E giuro che le farò perdere il posto di lavoro, glielo faccio perdere come le farò perdere tutte le sue occupazioni successive! Le rovinerò l'esistenza... Gliela rovinerò! Oh sì, lo farò eccome!"
"Sabrina non ti sembra un po' di esagerare?"
"Esagerare? Scherzi? Fidati che se con il tuo bel collega che frequenti deciderai di avere un figlio, nulla di tutto ciò ti sembrerà esagerato!"
"Forse hai ragione..."
"Certo che ho ragione!" grido, voltandole le spalle e andando a recuperare Sascha, che stava sbraitando contro un uomo massiccio alla cassa, probabilmente il titolare.
"Io giuro che vi faccio fallire, lo giuro! Avete avvelenato mia figlia e lo considerate un errore? Vi permettete di considerarlo un errore? Molto bene! Quando vi denuncerò lo considererò anche io un errore!"
"Sascha, calmo. Non ce ne è bisogno. Ho trovato il colpevole." mi intrometto.
"Davvero? Sarebbe?"
"Una certa Alice Fogu..." (nda: mi sembra sia questo il cognome, correggetemi se sbaglio.)
"Forse credo di aver capito... È nuova di qui." interviene l'uomo in carne.
"Bene, le racconto la storia. Lei ha servito una bistecca avariata a mio marito per gelosia."
"Gelosia? Senta signora, non mi pare il momento di scherzare questo..."
"Le sembra che io stia scherzando? Intanto mi è stato riferito tutto ciò da una cameriera e non me lo sono inventata di sana pianta, ma posso assicurarle che quella donna, in passato, ce ne combinò di tutti i colori! Non so se sapeva che è stata tre anni in carcere per violazione di domicilio e della sfera privata..."
"Tre anni in carcere? Come mai ne vengo al corrente solo ora?"
"Si fidi, lei è in grado di trasformare la realtà a suo piacimento..."
"Senta signora, io non so cosa pensare a riguardo di questa storia, sicuramente sono dispiaciuto, ma qui c'è bisogno di una prova concreta. Perciò non posso fare altro che vedere se tutto ciò che avete detto corrisponda alla realtà: non mi rimane che controllare nella stanza di videosorveglianza. Seguitemi."
L'uomo, così, fa cenno di seguirci, e in un attimo ci siamo trovati tutti e tre in un buio stanzino pieno di schermi.
"Non mi resta che controllare ciò che hanno filmato le telecamere della cucina..." annuncia, finalmente aprendo gli occhi e rendendosi conto che ciò che abbiamo detto si è risultato vero. Siamo riusciti, infatti, a vedere un'Alice intenta a recuperare un pezzo di carne ammuffita da un carrello che doveva finire in spazzatura, e sostituirlo con il pezzo 'sano', per poi tornare a lavoro come se nulla fosse.
"Avevate ragione..." constata il titolare, spegnendo gli schermi. "Sono desolato nel non avervi creduto subito, ammetto che non avrei mai pensato di avere l'ingenuità di assumere una ragazza capace di alterare completamente i piatti, rendendoli immangiabili. Prenderò al più presto provvedimenti, avete la mia parola."

Ciuffy's Corner:
Allora. Se vedrete che gli aggiornamenti saranno anche abbastanza lenti, è perché è vacanza anche per me e non sono tutto il giorno dietro al telefono.
Vi prego di capire che non sono un robot, e non posso aggiornare appena me lo dite, perché devo farmi venire le idee per continuare, stenderle in un modo come Dio comanda e ovviamente trovare il tempo per scrivere.
Grazie per la comprensione.♥️

How Long is Your Love?||Saschina [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora