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Dai pesco, tanti auguri. Ti voglio bene.

L'aereo di Mario atterra alle 21.14. Ormai l'anno è iniziato da tre giorni. Ormai sono passati tre mesi da quando ha conosciuto Claudio. L'aria fredda scozzese lo penetra con poca dolcezza. Ma non è un'aria sterile, è densa, entra nei polmoni.

Mario è felice di tornare. Per quanto, rivedere i suoi e gli amici sia sempre gradito, tornare nel suo mondo, nell'angolo di terra in cui tutto dipende da lui, lo fa stare bene. E poi.

Mario è furbo. Sta cercando di ingannare la verità con trabocchetti ingegnosi. Dando poco peso, leggendo libri, sorvolando, ascoltando la canzone perfetta da settantadue ore.

You oughta know - Alanis Morissette.

Anche ora, mentre sale sul taxi di fronte all'entrata dell'aeroporto, appena appoggia la fronte al finestrino. Si lascia divorare dal testo, è stato scritto per lui.
Play.

I want you to know, that I am happy for you
I wish nothing but the best for you both
An older version of me
Is she perverted like me?
Would she go down on you in a theater?
Does she speak eloquently
And would she have your baby?
I'm sure she'd make a really excellent mother.

Sorride compiaciuto. Spero che tu la metta incinta. Sareste perfetti. La natura, d'altronde, vuole questo.

Intanto scorrono alberi, insegne, luci di Natale, l'anno nuovo.

Questo è il punto in cui alza sempre il volume e urla dentro di sé.

'Cause the love that you gave, that we made wasn't able to make it enough for you.
To be open wide, no
And every time you speak her name
Does she know how you told me
You'd hold me until you died
'Til you died, but you're still alive.

Il suo corpo si scalda. Si sente vivo. Ride scuotendo la testa, seguendo il ritmo. Non è mai stato abbastanza per te. Gliel'hai detto? Eh piccolo uomo? Le hai accennato del tuo problema?

Controlla che non ci sia nessuno all'incrocio, seguendo i movimenti del tassista. 

E qui immagina. Di averlo davanti, di deriderlo.

And I'm here, to remind you of the mess you left when you went away.
It's not fair, to deny me of the cross I bear that you gave to me
You, you, you oughta know.

Ha già i soldi pronti per non interrompere la sua canzone. Nessuno mi interrompe la mia preghiera. E quindi mentre tira fuori le chiavi ed entra nell'edificio di casa sua, finisce liberando la voce.

You seem very well, things look peaceful
I'm not quite as well, I thought you should know
Did you forget about me,
Mr. Duplicity?
I hate to bug you in the middle of dinner
It was a slap in the face
How quickly I was replaced

And are you thinking of me when you fuck her?

Questa frase se la dice guardandosi allo specchio dell'ascensore. Il mondo gli fa ridere. Ed è proprio mentre sorride e fa il furbo che la vita alza un sopracciglio.

Tin. Terzo piano.

Claudio.

Ed è semplice quando gli occhi sono lontani, vero?

Leggere quel messaggio e piangere per tre ore di fila, senza sosta, fino allo sfinimento, senza sapere come reagire, senza conoscerne il vero significato. E poi crearsi una spiegazione propria che vada bene per l'esigenza di sopravvivere, di riniziare senza.

Fiori d'arancio nel nero di seppia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora