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Quei due alzano tempeste di sabbia. Quando si muovono insieme, connessi da labbra cucite, li vedi sparire all'interno di una foschia fatta di sesso e sentimento.
E all'interno succedono cose.

Mario che prova a staccarsi un secondo solo per spogliarlo un po' di più. Ma Claudio ogni volta gli riprende il viso e lo riporta sulle sue labbra. Mario sorride arreso, "Un secondo Cla", sussurra. Ma lui scuote la testa. "No, non ancora". E allora che ci vuoi fare.
Lo guarda con le labbra gonfie e gli occhi di un bambino che ha bisogno di attenzioni, e l'amore cresce.

Claudio che lo spinge delicatamente sui fianchi per guidarlo verso la stanza. Mario che gli toglie le mani e incrocia le dita con le sue, allargando le braccia e sorridendo sulla sua bocca. "Ti voglio qui". Claudio che non aspettava altro.

Claudio che spoglia Mario, gli toglie il maglione, si morde il labbro inferiore, lo ama con gli occhi. Lui lì, fermo, a disposizione con gli occhi di cioccolata calda. E allora gli toglie anche la maglietta e mentre lo fa, lentamente, "non merito tutta questa bellezza".

Il tempo di sorridere. Poi Mario si perde nel suo sguardo e vuole dirgli una cosa prima di prendersi tutto. "Ma hai idea di quello che sei tu?".

Loro due nudi che si abbassano sul tappeto di fronte al divano, che si inginocchiano uno di fronte all'altro. E le mani dietro, sul fondo della schiena dell'altro, uno specchio. Stretti così, si guardano.

Mario sorride per l'emozione e stringe un po' quello che ha sotto le mani. Si inumidisce le labbra. È arrivato il momento. "Sai che a capodanno uno c'ha provato con me?". Lo morde sul collo. Claudio immobile ma le mani rimangono lì.

"Ah sì?".

Mario annuisce sul collo di Claudio e lo bacia più sotto l'orecchio.

"Sì. Mi ha fatto una corte spietata".

Le mani di Claudio affondano nei glutei di Mario e lo spingono verso di sé. Mario continua.

"Abbiamo ballato, abbiamo bevuto, mi ha stuzzicato, e poi ad un certo punto...".

La mano di Claudio afferra il suo mento e gli gira il viso, deciso.

"Ad un certo punto cosa eh? Attento a quello che dici, potrei non rispondere di me stesso".

Gli occhi di Mario brillano. Scrolla la presa di Claudio.

"Ad un certo punto mi ha baciato".

Silenzio. Il busto di Claudio indietreggia naturalmente. Mette distanza.

"Scusa, ripeti?".

Mario alza le spalle. Con il dito si indica le labbra.

"Qui Claudio, mi ha preso e mi ha baciato, davanti a tutti, in mezzo alla stanza, mentre la musica andava".

Claudio aggrotta la fronte.

"Se è una stronzata per dirmi che devo mostrarti al mondo, cambia modo, non sta funzionando".

Mario ride.

"Nessuna stronzata Claudio. Un ragazzo, se vuoi ti dico anche il nome, mi ha baciato a capodanno. Lo giuro".

Claudio sbatte le palpebre. Lo guarda come se gli avesse appena infilato una lama nello sterno.

"E me lo dici così? Perché cazzo hai aspettato che fossimo nudi per dirmelo?".

Mario sorride.

"Credo non ci sia migliore momento. Guarda quanto sei bello".

Claudio alza le sopracciglia.

Fiori d'arancio nel nero di seppia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora