Prologo

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Ciao, il mio nome è Michelle, ho quasi vent'anni e l'anno scorso mi sono diplomata alla scuola alberghiera nel ramo turistico con il massimo dei voto, il mio sogno però  era un altro, ma in quanto femmina, mio padre ha deciso che quel sogno era meglio lasciarlo a mio fratello Antonio. Qual'era il mio sogno vi starete chiedendo?Il mio sogno era quello di poter giocare per la mia squadra del cuore: la Juventus. Sono cosciente che non sia proprio il classico sogno di una bambina, ma dovete dare la colpa a mio padre che da bravo bianco nero, mi ha cresciuto a pane e partite della Juve. Non per nulla ha chiamato a me e mio fratello come i grandi Michelle Platinì e Antonio Cabrini.Non vi dico nemmeno la gioia che aveva negli occhi quando Antonio è nato e quanti castelli mentali si sia fatto.Già lo immaginava con la divisa bianco nera e in effetti ora è così in quanto  a sei anni l'ha iscritto alla scuola calcio della Juve e tutt'ora gioca nelle giovanili.Per quanto riguarda me, anche se non ho potuto  giocare a calcio a livello agonistico, ho comunque continuato nel cortile di casa, al parco con gli amici e qualche torneo di calcetto improvvisato.Ho continuato a seguire la mia adorata Juve allo stadio e a 10 anni ho avuto la gioia più grande, accompagnare in campo prima della partita il mio idolo di sempre, il numero 10, il mio Capitano: Alessandro Del Piero.Lui era il mio sogno dopo giocare per la Juve.Sognavo che una volta cresciuta ci saremmo sposati li in mezzo al campo, entrambi con la divisa del nostro grande amore.Purtroppo per me, era di parecchio più grande e una fidanzata già l'aveva. Mi sono accontentata di tenerlo per mano per quei pochi minuti e di stare davanti a lui, mentre l'inno della Juve echeggiava nel maestoso Stadio delle Alpi. Ricordo il suo sorriso di quando ci siamo salutati. E' durato troppo poco. Ma non rimuginiamo sul passato anche perchè tra qualche giorno inizio il mio nuovo super lavoro, un lavoro che mette insieme tutto quello che sono. Il mio essere logorroica, la mia passione per i musei e le visite guidate, ma soprattutto la mia passione per la Grande Signora. Tra un paio di giorni inizierò ufficialmente a lavorare nello Juventus Museum come guida e come organizzatrice di eventi; quindi posso dire che il mio sogno si sia avverato no? A presto.

ANGOLO DELL'AUTRICE: Ciao a tutti, ovviamente non spunterò in tutti i capitoli, ma visto che questo è l'inizio ci tenevo a fare un piccolo saluto. Il mio cuore bianco nero è stato spento per un pò. Da piccola, adoravo il calcio mentre ora mi sono allontanata, ma il signorina Dybala me lo ha riacceso e anche se non seguirò tutte le partite ci teneva a scrivere una storia su di lui. Ovviamente prendetela appunto per quello che è una storia. Non conosco Paulo e ne la sua  vita privata quindi uso solo il suo "personaggio" quindi fatti e cose sono puramente inventate. Detto questo, saluto tutte le zebre in ascolto e FORZA JUVE.

Juve: storia di un grande amore || Paulo Dybala ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora