Allenamento fuori programma

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E' passata una settimana dalla mia uscita con Paulo, nei giorni seguenti non ho fatto altro che pensarci,anche se breve è stato bellissimo e lui sembra davvero un ragazzo meraviglioso. Quando l'ho detto ad Arianna per poco non si strozzava con il caffè prima di iniziare a saltella per tutta la caffetteria del centro commerciale; per non parlare di mio fratello, dopo il mezzo infarto nel sapere che ero uscita con Dybala gli ho detto quello che pensa Cuadrado, mi è saltato addosso, rischiando di far cadere entrambi e ha iniziato a chiedermi scusa come se non ci fosse un domani, mancava poco e si sarebbe inginocchiato per implorarlo il mio perdono. Mi sarebbe piaciuta quella scena, ma ho preferito non infierire.
"Ma quindi tu e Dybala state insieme adesso?" mi chiede Antonio e io sbando leggermente.Siccome è martedì e questa volta non cade in un giorno di festa il Museum è chiuso quindi volevo approfittarne per fare qualche tiro con gli amici, ma prima devo portare questo impiastro di fratello a Vinovo, per gli allenamenti. "Ma sei matto?Non puoi farmi una domanda del genere mentre guido. "Scusa..." dice lui scocciato, alzando le mani. "Comunque ci stai insieme o no?" mi richiede. "No Tony, siamo usciti una volta sola e probabilmente è anche l'ultima!" gli dico sincera, per quanto sia stato bello non ci sono garanzie che lo rivedrò o che usciremo di nuovo. "Non ti piace?" indaga e la cosa mi puzza; più o meno si è sempre fatto i miei affari per andare a spifferare tutto a Emanuele, ma da quando lavoro al museum, il suo ficcanasare è aumentato esponenzialmente.Lo sapevo che dirgli di Dybala sarebbe stato un errore, ma l'ho fatto e ora ne pago le conseguenze."Non sono affari tuoi e nemmeno del tuo amichetto!" gli rispondo. "Cosa centra Ema?" mi chiede, facendo il finto tonto. "Mi vuoi far credere che non glielo hai detto?" gli dico alzando il sopracciglio. "Si ma..." dice senza andare avanti. "Ecco, quindi non sono fatti vostri e poi la mia affermazione deriva dal fatto che non so se lo rivedrò e se avremo o meno l'occasione si uscire ancora" rispondo, mentre arriviamo davanti al cancello di del centro calcistico. "Vieni dentro?Devi firmare la mia presenza!" mi dice mentre scende e io alzo gli occhi al cielo. Dimenticavo la nuova politica, altri minuti persi. "Arrivo!" gli urlo e parcheggio. Scendo dall'auto e tra le altre parcheggiate riconosco quella di Paulo. Ancora lo vedo appoggiato alla portiera mentre mi aspetta. Sarebbe bello avere quello spettacolo ogni sera. *Piantala* mi dico e scrollo la testa. Raggiungo mio fratello al cancello e con il suo cartellino lo fa scattare. "Vieni tu a prendermi poi?" mi chiede, mentre entriamo. Sento già l'odore dell'erba dei campi da calcio appena tagliata e leggermente bagnata, tanti ragazzi e ragazze con i loro borsoni. Il mio sogno che mi passa letteralmente davanti.In lontananza scorgo anche mister Allegri che si aggira in tuta da allenamento e sorrido al pensiero che da qualche parte ci sia anche lui. "Si, vengo io!" dico leggermente distratta, mentre mi guardo intorno. Spero di vederlo?Si. "Tony!" Emanuele arriva da noi con la sua delicatezza e si salutano con il loro saluto speciale.Una serie di gesti messi insieme a caso, ma che secondo loro funziona. "Ciao Michelle!" mi dice. "Ciao!" gli dico. "Senti, mia madre mi ha chiesto se posso tornare a casa con voi, poi mi passa a prendere dopo il lavoro!" mi comunica. "Nessun problema!" affermo e arrivato il nostro turno, firmo per la presenza di Antonio. "Michelle?" sento il mio nome e mi pietrifico con la penna ancora in mano. Riconoscerei tra mille quella voce. Cazzo, il mio cercarlo con lo sguardo mi si è ritorto contro.La poso e mi volto. "Ciao!" dico guardando l'oggetto dei miei pensieri degli ultimi giorni.Sento gli occhi di tutti puntati addosso, soprattutto quelli di mio fratello ed Emanuele. Probabilmente non aspettavano altro. "Come mai sei qui?" si avvicina di qualche passo e io mi sento già avvampare.Ha su i pantaloncini e la maglia da allenamento, i capelli scompigliati ed è ancora un pò sudato. Dannazione quanto è sexy. "Qualche evento da pianificare?" aggiunge. "Oh, no oggi siamo chiusi, ho accompagnato mio fratello!" dico strattonandolo per portarmelo accanto e con la coda dell'occhio posso vedere il suo sorriso a trentamila denti. "Oh tu devi essere Antonio!" si avvicina e gli mette una mano sulla spalla. "Tua sorella mi ha parlato di te!" vedo gli occhi Antonio sbarrarsi, guarda me e poi lui. "Oh...ciao!" riesce solo a dire e vedere mio fratello in difficoltà è uno spasso. "E tu sei Emanuele!" indica l'altro ragazzo che sembra stia per svenire. "Si...ciao!" dice sognante e io reprimo una risata.Quella sognante dovrei essere io, non lui. "Li devi aspettare?" chiede tornando a guardarmi e io come sempre mi ritrovo in una foresta chiarissima, ma profonda.Potrei perdermici da quanto è bella. "No, in teoria..." faccio per comunicargli i miei piani ma mi interrompe. "Allora visto che ho finito di allenarmi, ti va di bere qualcosa qui al bar intanto che loro si allenano?" mi chiede e il mio cuore si ferma del tutto. Questa volta tutti hanno sentito, tutti sanno. Sento mio fratello toccarmi la mano. Questa è senz'altro un'altra cosa a cui non vedeva l'ora di assistere.Dybala che mi chiede di uscire, un'altra volta."Va bene" rispondo. Certo, dovrei andare al campetto dai miei amici, ma anche volendo come faccio a dir di no a Dybala davanti a tutti. *Cazzate, gli diresti di si comunque* mi dice la mia coscienza e in effetti ha ragione, a parte la sera della festa, quindi in un contesto lavorativo non riuscirei a dirgli di no. "Ragazzi, venite!" il mister di mio fratello li chiama e purtroppo per lui è costretto a lasciare questa scena succulenta. "Ci vediamo dopo. Fai il bravo!" gli dico, ma lui non sembra nemmeno ascoltarmi, fissa Paulo e nient'altro, mentre cammina. Mi dovrò preparare ad una sfilza di domande sia da parte sua che da quell'altro rompiscatole. "Andiamo!" mi dice lui e io lo seguo, estraggo il telefono e mando un messaggio a Giacomo per dirgli che non posso andare. "A chi scrivi?Se posso..." mi chiede, cercando di sbirciare il telefono. "Ad un amico, forse dovevo raggiungerli al campetto per fare due tiri ma non se ne fa niente!" gli dico, di certo non voglio dirgli che ho dato buca ai miei amici per lui, non voglio che pensi chissà che cosa, non per il momento almeno. "Mi spiace, non possono uscire?" mi chiede interessato, anche se mi chiedo cosa gliene può fregare a lui dei miei amici. "No, hanno altri impegni!" mento di nuovo. "Ah..." si gratta la testa e si guarda intorno. "Hai con te le cose per cambiarti?" mi chiede con un sorriso strano sulle labbra. *Che hai in mente Dybala?* mi chiedo. "Perchè?" gli chiedo leggermente allarmata. "Visto che non puoi giocare con i tuoi amici, puoi fare qualche tiro con me!" mi dice innocentemente. "Ho detto che me la cavo ma...Non sono alla tua altezza!" gli dico scuotendo la testa. Sono brava lo ammetto, ma in confronto a Dybala sembro una che gioca nei pulcini. "Ma dai,nulla di impegnativo, facciamo due tiri per divertici un pò" anche se non ne sono sicura ma credo che mi stia facendo gli occhi da cucciolo ed è tanto bello che non lo so descrivere. Questo ragazzo sarà la mia rovina me lo sento. "Va bene!" rispondo rassegnata, anche se una parte di me é talmente felice ed emozionata che mi metterei ad urlare. "Vado a prendere la mia roba allora!" dico come se avessi avuto molta scelta e ed esco dal centro di allenamento.Sono quasi tentata di scappare, ma poi dovrei tornare a prendere Antonio e rischierei di trovarmelo di nuovo davanti.Prendo il borsone dalla macchina e torno dentro.Paulo mi sta aspettando dove l'ho lasciato e ancora una volta mi sbalordisco di come la sua bellezza, totalmente fuori dai miei soliti canoni riesca a disarmarmi ogni volta che lo vedo, ma forse è proprio per questo che mi piace così tanto, è sbagliato ma allo stesso tempo è perfetto. "Hai tutto?" mi chiede strappandomi dai miei pensieri. "Si ho tutto" gli rispondo sistemando il borsone sulla spalla. "Seguimi allora!" mi fa un cenno e io lo seguo all'interno del centro calcistico. 

Juve: storia di un grande amore || Paulo Dybala ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora