L'ho persa

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PAULO POV

"Te gusta la pelicula?" mi chiede Antonella accoccolandosi con la testa sul mio petto. "Si si!" le dico mentendo, di questo filma avrò visto di e non i primi cinque minuti, tanto da capire che la protagonista è Jennifer Lopez, per il resto non ho fatto altro che pensare a questo pomeriggio, a Michelle che esce da questa casa sbattendo la porta e probabilmente anche dalla mia vita. Ho provato a chiamarla, ma non ha mai risposto e nemmeno ai messaggi, li ha letti ma li ha ignorati. Sento di aver fatto la cazzata più grande della mia vita. Che avevo in testa?Stare con Antonella, perchè è facile, perchè la conosco e perchè ci ho fatto l'abitudine e tenermi anche lei, come ruota di scorta o come scopata diversa dal solito, anche se non sarebbe stata solo una scopata. Lei mi piace, mi piace davvero cazzo e grazie alla mia stupidità e soprattutto alla mi codardia, probabilmente l'ho persa per sempre. "Amor, che hai?Sembri distratto!" mi dice accarezzandomi il viso e in italiano, odio quando parla italiano, significa che vuole davvero parlare e io di parlare con lei proprio non ne ho voglia; non mi capisce più, non siamo più in sintonia.Eppure, eccomi qua, a fare la parte del fidanzato perfetto. "No amor, sono solo stanco!" rispondo accennando un sorriso. "Non sei contento che sono tornata prima da Milano?" chiede tutta entusiasta, se sapesse che con la scusa che era a Milano ho fatto venire qui un'altra e l'ho pure baciata non sorriderebbe più così tanto, anzi, mi spaccherebbe in testa tutto quello che avrebbe a tiro. "Ma certo che sono contento. Te l'ho detto, sono solo stanco!" le do un lieve bacio per tranquillizzarla e quasi mi sembra strano.Non sono le labbra di Michelle. "Ti preparo un tè caldo?" mi chiede premurosa e io annuisco, mi sento un pò uno stronzo, quando fa così, ma sappiamo entrambi che probabilmente anche la sua è una recita. Anche per lei stare con me  è più facile che trovare qualcun altro con cui dover ricominciare tutto da capo. Mi vibra il telefono, lo afferro subito, sperando che sia lei che mi risponde finalmente ad uno dei tanti messaggi. Controllo Antonella in cucina e poi sblocco il telefono. Che palle è solo Federico

[BERNA: Hola amigo, senti, oggi Michelle la ragazza del museum mi ha scritto, così ho preso la palla al balzo e l'ho invitata ad uscire. Gonzalo mi ha detto che vi siete visti un paio di volte quindi volevo sapere se non ti dava fastidio.]

Rileggo il messaggio un paio di volte e sento il cuore che piano piano rallenta, sto per avere un infarto me lo sento. Lei ha scritto a lui, ha usato quel numero. Lui le ha chiesto di uscire e lei...Beh se mi chiede se mi da fastidio è perchè sicuramente ha detto di si. Che gli rispondo ora? Se gli dico che mi da fastidio e lo mando al diavolo farei la figura del fedifrago bastardo che vuole tenere il piede in due scarpe, se gli do il via libera...Tanto l'ho già persa.

[TU: Hola Berna, ma va tranquillo.Si ci siamo visti un paio di volte ma nulla di che, siamo soltanto amici e poi sono tornato con Antonella, quindi vai pure tranquillo che non mi da fastidio. Ma quindi lei ha detto di si?]

Premo invio e sento la fossa che mi sto scavato diventare sempre più profonda, ho appena dato il benestare ad un amico, di uscire con la ragazza che mi piace, fingendo che non me ne importi, quando in realtà sto morendo dentro.

[BERNA: Certo che ha detto di si, se non mica te lo chiedevo se ti dava fastidio ;) Comunque cavolo è proprio figa. L'avevo vista anche a Vinovo e cazzo ha due occhi. Comunque la porto fuori venerdì, la vado a prendere a lavoro e poi andiamo a cena. :) ]

Stringo la mano in un pugno, posso quasi vederlo tutto compiaciuto della sua conquista e poi che cazzo vuol dire *Ha due occhi*. Mi sento il sangue ribollire nelle vene e vorrei tanto spaccargli la faccia. Faccio un respiro profondo.

[TU: Si, non è male! Comunque sono contento per te. Vai così Berna. Scappo da Antonella. Secondo round :) ]

Invio e mi sento subito un emerito coglione, ma volevo davvero fargli vedere che non mi importava e che mi interessa solo Antonella.Ho un enorme tarlo che mi sta divorando dentro.

Apro la chat con lei, devo riuscire a parlarle in qualche modo. Ricontrollo Antonella, che sembra che stia preparando chissà cosa invece che una semplice tazza di te, ma meglio così

[TU: E' vero che esci con Federico venerdì? Rispondi]

invio e ridò un'occhiata, nulla, il tè la sta assorbendo totalmente. Il telefono vibra nella mia mano. Cazzo è lei, mi ha risposto.

[MICHELLE: Non sono fatti tuoi]

Il colpo di grazia.Vorrei lanciare il telefono, ma farei troppo rumore e allarmerei Antonella. Faccio un respiro profondo, cancello la chat per evitare che Antonella la veda e poso il telefono sul bracciolo del divano. "Fanculo!" dico a me stesso, mi alzo e vado in cucina. "Lascia perdere il te!" di impeto bacio Antonella e l'afferro per i fianchi, proprio come ho fatto con Michelle. "Ti sei svegliato?" mi sussurra sulle labbra. *Non mi sono svegliato* vorrei risponderle. Semplicemente mi sono rotto dentro e ho bisogno che tu mi ripari per un pò, tornerò rotto, ma per un pò, sarà come se nulla fosse. L'afferro per le gambe, a tiro su e la faccio appoggiare sull'isola della cucina. Spesso ho immaginato di prendere Michelle su quel'isola, cosa che ho immaginato anche oggi vedendola finalmente nel mio appartamento, ma rimarrà solo una fantasia. La mia realtà, per quanto dolorosa è Antonella. Le sfilo la maglietta facendola restare in biancheria, inizio a baciarle il collo e percorrere con le mani tutto il suo corpo, corpo che anche se dovrebbe essere famigliare, mi  quasi diventato estraneo. "Andiamo a letto!" mi dice e quasi mi passa la voglia, con lei è sempre stato così, o a letto o nulla. "Va bene!" le dico facendo il finto eccitato,prendendola in braccio per portarla in camera.

Chiudo gli occhi e mi sto sentendo un emerito bastardo, sono dentro ad Antonella, ma nel buio delle palpebre vedo Michelle e ogni volta che apro gli occhi spero che sia lei. Faccio davvero schifo, ma che posso farci, io mi sforzo a pensare che sotto di me ho la mia fidanzata, quella che dovrei amare, quella che ho accanto da quattro anni, ma davvero impossibile. L'accarezzo e sento il ricordo della pelle morbida di Michelle sotto le dita, lei geme e sento i gemiti di Michelle in quello spogliatoio. Lei mi tocca e sento le mani di Michelle ovunque.Lei viene e vengo anche io maledicendomi per quello che ho appena fatto. Mi stendo e lei mi abbraccia, lasciandomi un bacio sul petto. "Te quiero!" mi sussurra. "Te quiero!" ripeto automaticamente, anche se ormai, credo di pensarlo per un'altra.

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