Anno nuovo....vita...va beh

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3 gennaio 2018

"Amore io vado a lavoro" sussurro all'orecchio di Paulo per non svegliarlo in maniera brusca, a dir la verità lo faccio perchè adoro in modo in cui mugugna e si gira nel letto, scoprendosi un pò.Appena sveglio Paulo è davvero qualcosa di spettacolare, l'aria stropicciata gli dona più di quanto si possa immaginare. "No rimani qua!" dice assonnanto cercando di attirarmi a se con il braccio. "Credimi mi piacerebbe ma non posso" dico allotanandogli il braccio. "Dai" ribatte. "Tu sei praticamente in vacanza.Io no" gli do un veloce bacio ma lui stringe facendomi cadere su di lui. "Farò tardi" dico cercando di alzarmi, ma lui mi stringe a se, impedendomi di farlo. "Li chiamo io,capiranno" mugugba iniziando a baciarmi il collo. "No,no, no piantala." affermo decisa.No posso soccombere. "Non è perchè sto con te posso fare come mi pare, devo andare a lavoro come gli altri" aggiungo. "Cinque minuti" ribatte e se non la smette potrei anche cedere. Il campanello suona e lui si sveglia del tutto. "Vado io" dico e lui mi lascia andare. A sapere che bastava quello. Arrivo alla porta e dallo spioncino vedo che è una ragazza. Spero che non sia l'ennesima fan che è riuscita ad entrare. Apro leggermente la porta. "Ciao" le dico, lei nel vedermi sembra sorpresa e per essere una fan sembra anche piuttosto calma. "Ti serve qualcosa?" le chiedo. "C'è Paulo?" chiede con gli occhi sbarrati. "Sei una fan?" chiedo a mia volta e lei scuote la testa. Strano. Apro un pò di più e mi appoggio allo stipite della porta. "Come mai cerchi Paulo?" chiedo ovviamente senza rispondere alla sua di domanda. "È in casa?" chiede cercando di scorgere qualcosa dentro. "Mi puoi dire...". "Alessia?" la voce di Paulo mi arriva dietro e io mi giro di scatto verso di lui. "Conosci questa ragazza?" chiedo. " Si...lei...insomma" è nervoso, troppo nervoso. "La madre di tuo figlio" dice lei e quelle parole mi colpiscono dritte in faccia. "Cosa?" chiedo guardandola. "Sono incinta Paulo, è tuo" dice guardando lui e non me. Torni a guardare il mio ragazzo e lui sembra di pietra. Impassibile. "Ti prego dimmi che stai scherzando?" il cuore ha iniziato a battermi velocissima e tempo che scoppierà.Mi sto sentendo male. "Io e Paulo siamo stati insieme a fine ottobre" dice senza esitazione. Fine ottobre, poco prima che io lasciassi Federico, poco prima che lui venisse da me e mi dicesse che mi voleva. Guardo Paulo per cercare una risposta. "È vero!" dice senza guardarmi. Io sento già il mondo crollarmi addosso. "Quando?" gli chiedo. "Dopo la festa della figlia del mister,quando me ne sono andato, l'ho conosciuta in un bar" dice continuando a non guardarmi. Quella sera ci eravamo baciati e io ero tornata da Federico. Lo avevo visto andarsene ma non avrei mai immaginato questo. "Posso entrare?" chiede lei tranquillamente. Il nervosismo che avevo scorto prima è già svanito, ma infondo la bomba l'ha già sganciata ed è anche già esplosa. "Si entra!" dice lui e io non so se dargli ragione o dargli uno schiaffo. "Accomodati io devo parlare un attimo con lei" la ragazza ci sorpassa e finalmente mi guarda in faccia. "Michelle..." è calmo.Perchè è così calmo? "Lo sapevi già?" gli chiedo di getto. Ho una strana sensazione. "Certo che no" dice sbarrando gli occhi. "Mi sembri un pò troppo calmo" lo accuso. "Non lo sono per niente" ribatte, ma ormai lo conosco. "Paulo, ti conosco cazzo, non sei per nulla sorpreso. Sapevi già che questa ragazza è incinta ed è tuo?" chiedo di nuovo furiosa. "Princesa te lo giuro,non lo sapevo, ci siamo visti solo quella volta e non pensavo di rivederla" dice, supplicandomi con gli occhi di credergli. Vorrei, ma ho una strana sensazione. " E della telefonata a Natale non le dici nulla?" Alessia si avvicina a noi con braccia incrociate e punta i suoi occhi su di lui. "Come?" chiedo inacidita. "L'ho chiamato a Natale, gli ho detto che avevo un regalo per lui e che volevo vederlo" spiegò. "Lui però mi ha detto che non gli interessava, che non dovevo più chiamarlo, ne cercarlo." aggiunge e io mi sento quasi mancare. "Il regalo suppongo fosse il bambino" dico con il respiro che iniziava a venir meno. "Si, ma ora capisco il perchè mi ha respinto" dice, riferendosi a me. "Ti ha chiamato sul serio?" Chiedo a Paulo. "Si, ma come ti ho detto prima ci siamo visti solo una volta" risponde. "È vero? Vi siete visti solo quella volta?" chiedo ad Alessia, che a quanto pare ha voglia di parlare. "Si, quello è vero, ma qualche messaggio ce lo siamo mandati.Poi ha smesso" dice facendo spallucce. "Perchè mi sono messo con te" aggiunge cercando di salvare la situazione, la realtà è che la situazione era ormai precipitata. "Aspetta, ma tu sei Michelle?" mi chiede come se avesse appena realizzato chissà cosa. "Si perchè?" chiedo confusa. "Allora ce l'ha fatta a farti capitolare. Prima di riuscire a combinarci qualcosa ha passato il tempo a parlare di te e di quanto odiasse che stessi con un certo Federico" racconta e io non so se esserne felice o no. Lui ha parlato di me a questa qui, ma poi se l'è scopata e l'ha anche ingravidata. "Avevo bevuto e alla festa ci eravamo baciati, mi hai detto quelle cose sul fatto che ti avevo spezzato il cuore e...". "Ho bisogno di un pò d'aria" dico con il respiro affannato e mi avvio verso la porta. "Michelle" mi chiama Paulo, ma al momento ho davvero bisogno di uscire di casa. Apro la porta, esco dall'appartamento e corro giù per le scale. Le lacrime ad ogni scalino sono aumentate e arrivata al portone sono letteralmente in preda al pianto. Possibile che la vita non ci lasci in pace?

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