Party bianco nero

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10 Agosto 2017

I giornali sportivi ancora non citano niente e io mi sento quasi un Dio, a sapere cosa succederà tra poche ore. Paulo Dybala verrà annunciato come nuovo numero dieci della squadra più forte d'Italia, per me del mondo, ma sono dettagli. Inutile dire che non ho chiuso occhio al pensiero che questa sera ci sarà la famosa festa. In questi giorni di preparativi ho provato a non pensarci, a dare il massimo e devo dire che, anche se con difficoltà all'inizio ce l'ho fatta. Io ed Arianna abbiamo lavorato sodo e sono certa che la festa sarà un successo assicurato. Ha mandato tutto il piano definitivo in società e anche loro sembravano soddisfatti perciò possiamo stare tranquille, sperando che non vada nulla storto oggi; soprattutto nella mia testa bacata. Mi trascino giù da letto e mi guardo allo specchio.Faccio davvero schifo, le ore che ho perso di sonno si sono impadronite della mia faccia e la poco abbronzatura che ho non camuffa più le mie occhiaie oscene.Sembro un pande e senza essermi truccata. "Proprio oggi cazzarola!" impreco soprattutto perché nel pomeriggio verranno da noi i dirigenti per controllare i preparativi ed essendo la prima volta che li incontro ci tengo a fare bella figura.Dovrò restaurarmi mica poco. Fortuna che per questa sera posso prima tornare a casa per prepararmi. Mi volto e guardo il vestito che ho preso per l'occasione.L'ho appeso all'anta dell'armadio per non rovinarlo e grazie al cielo é rimasto intatto. Arianna mi ha consigliato bene.Essendo la mia prima festa non ho voluto esagerare quindi ho preso una jumpsuit bianca con pantaloni larghi e con un pò di scollatura sulla schiena. Elegante e anche comoda.Gli do un'ultima occhiata e poi mi fiondo in bagno per una doccia veloce, i capelli me li laverò questa sera per metterli bene in piega.

"Si dai, sembro decente!" dico mettendo giù il pennello della cipria, le occhiaie sono sparite e i miei occhi sembrano più svegli grazie all'eyeliner e il mascara. Metto una camicetta nera un pò larga e la infilo in un paio di jeans skinny chiari,quasi bianchi e le mie immancabili ballerine nere. Aggiungo la spilletta e lego i capelli in una treccia.Se fossi bionda sembreri Elsa di Frozen, ma purtroppo sono tutto il contrario: lei bionda con occhi azzurri e io castana con gli occhi quasi neri. Prendo la borsa ed esco di casa.

"Mich sei arrivata!" mi dice Arianna tutta agitata mentre mi viene incontro. "Che c'è?"chiedo preoccupata. "Problemi con il catering?" gli chiedo pensando subito a quello, dato che l'unica cosa che ci aveva creato qualche problema,durante l'organizzazione era stata proprio la ditta di catering. "No,no quella è posto.Agnelli e Nedved stanno arrivando" mi dice fremente. "Adesso?" chiedo, mentre il mio cervello entra modalità panico. "Ma non dovevano venire nel pomeriggio?" chiedo terrorizzata, non ho avuto tempo di prepararmi psicologicamente e sono certa che ora farò una figuraccia di dimensioni epiche. "Oggi hanno un impegno imprevisto e quindi passano questa mattina.Fortunatamente stanno già sistemando la sala principale" mi dice guardandosi intorno;sembra una spia. "Meno male!"dico leggermente più tranquilla, temevo che proprio nulla fosse pronto. "Vado a mettere giù la borsa e ti raggiungo" gli dico prima di correre veloce nella sala staff a posare la borsa nel mio armadietto.

L'incontro grazie a Dio è andato bene, io mi sono sentita come uno di quei bambini che vedono l'animatore della propria festa vestito da supereroe. Io ne avevo ben due:Andrea Agnelli, il presidente che ha donato nuova vita alla Juve e Pavel Nedved, vicepresidente, ex numero 11 della Juve e grande campione. All'inizio ero titubante ma poi mi sono sciolta e io e Arianna abbiamo mostrato per filo e per segno tutto il lavoro fatto,anche se lo conoscevano tramite e-mail volevano controllare tutto dal vivo.Come sul cartaceo sono rimasti molto più che soddisfatti anche dal risultato reale. "Meno male che andava tutto bene" dico ad Arianna tornando nella sala. "Mi sarei uccisa nel caso contrario" affermò, appoggiandosi ad una sedia. "Non dirlo a me!" esclamo appoggiandomi a mia volta, mentre gli addetti montano alcune cose. Siamo stravolte.Questa festa ci ha devastate."Signorine, questo dove lo metto?" chiede un ragazzo, mentre trasporta un cartellone pieno di J e di 10. "Dietro al tavolo lungo grazie" glielo indico e lui si appresta subito a posizionarlo li. Mi sembra ancora tutto surreale. IO ad un party della Juve, organizzato da me per giunta. "Sei pronta a vederlo?" la voce di Ari mi distrae dai miei pensieri. "Come?" chiedo, non avendo sinceramente capito la domanda. "Sei pronta a vederlo?" chiede ammiccando.So esattamente a chi si riferisce e anche se non vorrei darle la soddisfazione di essere in preda a dei multeplici attacchi di cuore per questa cosa, so già che non funzionerebbe. "No,non sono per niente pronta!" dico sospirando, mentre mi guardo intorno.

Juve: storia di un grande amore || Paulo Dybala ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora