Idea

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Inutile dire che l'allenamente è andato uno schifo e mister Allegri non ha fatto altro che insultarmi e rimproverarmi per il mio pessimo rendimento. Con lui ho detto che stavo poco bene, non potevo certamente dirgli che avevo appena fatto sesso con la mia ex ragazza in una stanza del museo della Juve e che no sapevo se eravo tornati insieme a causa della situazione del cazzo che si è creata con Alessia. "Que pasa hermano?" mi chiede Gonzalo e io vorrei solo urlare. "Sono incazzato" rispondo. "Con il mister?" chiede. "No, lui non centra, sono incazzato con la situazione che ho a casa" mi siede e mi metto la mani sul viso. "Alessia fa ancora la loca?" chiede. "Eccome,in più Berna mi ha raccontato delle cose su di lei e non sono più sicuro di niente. Ho pure visto Michelle oggi" dico. "Ah si?Racconta" dice curioso. Io mi guardo intorno, sperando che nessuno senta niente, qui sono più pettegoli che al mercato e non voglio che si sappia in giro cosa ho appena fatto. "Ieri gli ho mandato un messaggio dove le dicevo che avrei sistemato tutto, lei ovviamente ha ribadito che dovevamo stare separati.Oggi allora sono andato a trovarla a lavoro, volevo vederla anche solo per un attimo e non so come, siamo finiti nella stanza dove ci siamo conosciuti a fare sesso contro il muro" racconto e a Pipita si dilatano talmente tanto le pupille che temo possa avere un attacco. "Sei serio? Avete scopato nel museo?" chiede incredulo. "Si, lo abbiamo fatto li e credimi è stato incredibile" dico e solo al pensiero mi viene ancora duro. "Ma allora perchè sei così nervoso? Non avete risolto?" chiede confuso. "Lo pensavo anche io, ma temo che finchè Alessia sarà nella mia vita Michelle no e la cosa mi manda in bestia. "Ma è impossibile che Alessia esca dalla tua vita, avrete un figlio" dice. "Questo è ancora da vedere.Berna la conosce un pò e mi ha detto che non sarebbe la prima volta che mente su cose così importanti" spiego sempre senza farmi sentire. "Seriamente? Potrebbe aver mentito?" chiede. "Potrebbe,io sono certo di non aver usato protezioni con lei, ma detto sinceramente non penso di essere ven...". "Si, si amico ho capito" dice scrollando le mani, in effetti sono dettagli intimi che è meglio tenere per me". "Si scusa, ero ubriaco quindi sono un pò confuso riguardo a quella cosa" dico senza entrare in altri dettagli. "Se è matta come dici,chiederglielo sarebbe inutile" dice e una lampadina mi si accende nel cervello. "Dov'è Berna?" gli chiedo. "È appena uscito mi sa" risponde e io chiudo in fretta il borsone. "Ti faccio sapere poi" gli do una pacca sulla spalla e corro fuori sperando che Federico sia ancora dentro e non sia già andato via. L'idea che mi è venuta forse è infattibile, ma devo tentare. Eccolo. Dios mio gracias.
"Fede!" urlo e lui si gira. "Aspetta" aggiungo e quando lo raggiungo per poco non gli vado addosso. "Oh vai piano. Dov'era tutta sta energia in campo?" chiede. "Si lo so, ho fatto schifo, ma non ci sto con la testa, è stata una giornata assurda" rispondo. "Che ha fatto Alessia sta volta?" chiede. "No Alessia non ha fatto nulla,oggi ho visto Michelle e abbiamo fatto sesso" spiego velocemente. "Cosa?Avete...avete chiarito quindi?" chiede entusiasta, ma anche sorpreso. "Lo pensavo anche io nel mentre, invece non è così, finchè Alessia sarà tra i piedi Michelle non tornerà ed  qui che ho bisogno di te" dico. "Di me?" chiede confuso. "Si, di te, devi tornare a quel bar, adescare una delle amiche di Alessia e parlargli come se fossi ancora interessato a lei e cercare di farti dire qualcosa in più" spiego la mia idea, che detta ad alta voce non sembra nemmeno male. "Ammesso che io riesca ad adescare una sua amica, credi davvero che una di quelle oche giulive aprirà bocca?Credi che mi direbbe la verità?" già smontato. Che palle! "Hai ragione, non è detto che apra bocca, ma li starà a te persuaderla. Ti prego, è l'unico modo che ho per far tornare la mi Princesa a casa" dico disperato, sono pronto anche a mettermi in ginocchio di fronte a lui pur di farlo accettare se sarà necessario. "Questo piano fa acqua da tutti i buchi, ma in effetti è l'unica possibilità che resta per smascherarla" dice pensieroso. "Questo week end avevo comunque intenzione di andare in quel bar, devo incontrarmi con un mio amico" spiega e io gli salto al collo pe abbracciarlo. "Grazie Berna!Mi stai salvando la vita" dico. "Calma Joya, non abbiamo ancora ottenuto la verità, non agitarti" dice staccandomi da lui. "Hai ragione. Devo mantenere un profilo basso.Ma grazie" dico di nuovo e lui mi sorride. "A questo servono gli amici" mi da una pacca sulla spalla. "Ora vado, a domani" io annuisco e lui se ne va. Vado a sedermi su una panchina non tanto distante dal chiosco e faccio un respiro profondo. Prendo il telefono e apro la chat con Michelle.

[ TU :
    Non sai quanto mi è mancato sentire il tuo corpo tra le mie braccia, le tue labbra sulle mie, poterti toccare e fare l'amore con te. Per me oggi ha significato più di qualsiasi cosa. Ti amo e non voglio più rinunciare a te, a NOI. Tornerai a casa da me e questa è una promessa che ti faccio. ]

Invio e metto via il telefono. Sò già cosa mi risponderà, che è complicato, che c'è un bambino di mezzo, ma io non voglio stare con Alessia e anche se alla fine questo bambino dovesse essere davvero mio, gli farò da padre, ma al mio fianco ci sarà Michelle.

Rientro in casa e Dio solo sa quanto vorrei vedere l'amore della mia vita su quel divano e non quella pazza di Alessia. "Ehi baby sei tornato!" dice con la sua voce squillante e mi quasi da vomitare. "Vieni a sederti qui con me?Sto guardando un film" dice  e io per nulla al mondo voglio passare del tempo con lei, aumentando la sua fantasia che siamo una coppia. "No, vado a farmi un'altra doccia come si deve e poi vado a letto. Sono stanchissimo" le dico il più tranquillo possibile per evitare una scenata. Proprio non mi va. "Ma non stai mai con me" si lamenta. "Mi dispiace" le dico, mentendo ovviamente. "Con Michelle eravate sempre appiccicati" dice contrariata e a quel punto non ci vedo più. "Io e lei stavamo insieme" dico freddo e duro. "Noi avremo un bambino Paulo" dice sull'orlo di una crisi isterica. Forse dovevo stare zitto. No, ho fatto bene, mi ha veramente rotto. "E quando il bambino sarà nato sarò suo padre, fino ad allora non stressarmi" le dico e me ne vado. Voglio fermarmi prima di andare oltre. " Cosa vuol dire non stressarmi. Paulo sono la tua fidanzata" dice venendomi dietro. "No, Alessia!" grido. Volevo non andare oltre, ma mi ci sta costringendo. "Non sei la mia fidanzata,sei la madre di mio figlio, ma non sei la mia fidanzata. Io amo Michelle. Ficcatelo in quella testa." sputo fuori e chiudo la porta della mia stanza sbattendola. "Ma lei no o sarebbe qui" dice al di la della porta con un tono da bambina dell'asilo al quale hanno rubato la bambola e poi sento i suoi passi fino al salotto. Non ce la faccio più. Mi dispiace per questo bambino, ma spero davvero che non sia mio. 
Prendo il telefono e vedo che Michelle mi ha risposto

[PRINCESA <3 :
  Non immagini nemmeno quanto sia mancato a me, essere tua, sentirmi finalmente di nuovo a casa tra le tue braccia. Credimi, vorrei poter prendere e tornare, ma temo che Alessia farebbe di tutto per allontanarci di nuovo e non voglio passare la mia vita a litigare con la madre di tuo figlio. Per il bene di quella piccola creatura è giusto così. Ha significato tanto anche per me, ma forse avevi ragione. Era un addio. Ti amo. ]

Lancio il telefono sul letto e caccio un urlo silenzioso. Sono stanco, troppo stanco.

PICCOLA NOTA: Se vi va mo trovate su Instagram con il nome Vances Winchester o Vanc_W.

Li metterò piccoli extra delle mie storie e potete chiedermi curiosità oppure fare semplicemente due chiacchiere.
Un bacione.
V.

Juve: storia di un grande amore || Paulo Dybala ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora