Poi però qualcuno mi fa voltare facendo si che mi fermi un attimo a riflettere su ciò che stavo facendo .
Esco dal bagno non guardo nessuno in faccia non perché non abbia il coraggio ma solamente perché non ho tempo devo evaquare da qui da tutti i ricordi che mi vorticano in testa facendomi annegare nel mio passato , mi manca l'aria , non sento più il cuore battere , non vedo nulla poiché i miei occhi sono paralizzati , non sento più il contatto con la pelle tra me e Riccardo nonostante mi stia accarezzando non sento nulla , mi sento incatenata da catene invisibili agli occhi degli altri ma che solo io posso vedere attraverso quei lividi nel mio corpo che cerco sempre di mascherare da quando è accaduto quel maledetto giorno in questa casa dove sono io da dove è cominciato uno dei miei peggiori incubi .
I ricordi iniziano a vortice nella mia testa nel contempo che io inizi ad impallidire , poi il mio cervello si scollega con il resto della stanza dove tutti cercano di chiamarmi per aiutarmi a uscire da quel trance in cui sono appena entrata.
Avevo 10 anni mia mamma e mio padre avevano deciso che dovevamo venire qui per qualche giorno perché mio padre doveva apparire in un importante conferenza stampa perché da poco avevamo battuto tutti i record di guadagno .
Siamo arrivati , io ordinai a una delle mie governanti chiamata Naomi di preparare la mia stanza entro un ora perché io dovevo fare visita ad Allison una delle mie più care amiche di allora , salutai i miei e mi chiusi la porte alle spalle e andai verso casa della mia amica .
Passò un ora e io ritornai a casa , subito mi precipitai in camera mia mi misi un pigiama di colore viola e mi misi sotto le coperte con le mie amate cuffie per ascoltare la musica in modo da rilassarmi , ad un certo punto la batteria del mio cellulare si scaricò così collegai il caricatore e spensi la musica proprio in quell'istante senti urlare mia mamma non riuscì a capire cosa avesse detto a così ad alta voce così finsi di dover andare in bagno e mi chiusi dentro sentí mia mamma urlare nuovamente ma questa volta capì ciò che diceva , diceva a mio padre che non gli importava di quello sporco denaro che quello che stava facendo era sbagliato e di pensare a noi la sua famiglia .
Mio padre le ordinò di stare zitta , io uscì in quel momento dal bagno e chiusi la porta senza farmi sentire stavo per entrare in camera quanto vidi mia mamma cadere a terra perché mio padre gli aveva tirato una sberla scesi giù e andai verso mia mamma ma quando mi avvicinai per darle un bacio mio padre mi prese in braccio e mi butto con potenza verso un specchio che minacciava da tempo di cadere proprio in quel momento mi cadde addosso provocandomi mille cicatrici mi riempi di sangue .
Mio padre si avvicinò a me e mi disse forse ora avrai imparato che non ti devi intromettere negli affari degli adulti .
Naomi mi aiutò a disinfettare le mie ferite e poi aiutò mia madre .
Intanto mio padre andò dal suo amico e quando tornò portò con sé una valigetta nera , al suo ritorno nessuno lo guardava nessuno proferiva parola .
Dopo 30 minuti io dissi sto uscendo nessuno disse nulla io aprì la porta e comminciai a correre non sapevo dove stavo andando ma sapevo che in qualche modo mi dovevo liberare , corsi tanto fino ad ritrovarmi davanti una vecchia casa piccola abbandonata dove le piante arrampicati stavano dimorando provai ad entrare e quando ci riuscì trovai un cagnolino ferito mi fece tanta pena così lo presi in braccio e lo portai da mia zia che era una veterinaria lei lo curò e io decisi di tenerlo e di chiamarlo Aron .
Mentre camminavo mi ritrovai difronte al parco dove mia cugina Sky perse la vita realizzai il dolore di mia zia solo allora infatti quel giorno era il suo ottavo anniversario di morte.
Corsi per trattenere le lacrime , ma non c'è la feci poiché ricordai che mio padre mi aveva picchiato e che il dolore più profondo non era quello del sangue che colava o delle cicatrici che mi sarei per sempre portata ma era la delusione.
Non appena arrivai dissi a Naomi di bruciare quel pigiama perché pensavo che così avrei bruciato pure i ricordi di quel giorno peccato che quel dannato pigiama me lo sono ritrovato davanti quando sono entrata in quella dannata botola che è un rifugio di droga .
Solo in quel momento mi svegliai dal trance e relaizzai che era il momento di scegliere o farmi aiutare o tagliarmi .
Non ero ancora lucida quindi cercai di prendere tempo mostrando a tutti quella dannata botola per far capire che dovevamo andare via .
Ma per me fu troppo quando immenso a tutti quei chili di droga trovai il bracciale di mia cugina Sky con ancora le mie iniziali e le sue .
Scappai mi chiusi in bagno e cominciai a tagliarmi si soffrivo ma la vita per me era dolore e questo inconfronto era nulla , Thomas entrò e mi cercò di togliere la lametta ma fu vano nessuno può dirmi cosa fare neanche il mio migliore amico .
Intanto la bimba cominciò a piangere solo allora capì che ero un egoista perché se mi rovinavo avrei rovinato anche l'unica cosa bella che mi fosse realmente capitata ovvero mia figlia .
Così mi lasciai curare poi ripresi in braccio la bimba e dall'odore capì che era ora di cambiarle il pannolino .
Dopo averla cambiata giocai un po' con lei e per me scomparì tutto perché non c'era medicina migliore del sorriso di mia figlia che era in grado di porre fine a tutto ciò che mi frullava in testa .
Intanto Jerald aveva messo la parola fine a tutto questo casino denunciò alla polizia i chili di droga la casa fu sequestrata ma poco importava noi ci trasferimmo tutti quanti nella vecchia villa della famiglia di Thomas .
Rimanemmo li fuori dal mio passato e dal passato di Thomas lontano dall'Italia con la promessa però che quando tutto sarebbe terminato noi saremmo ritornati a Milano là dove tutto è cominciato e dove tutto terminerà .
Quel pomeriggio la temperatura si abbassò arrivando a 0 gradi le nuvole che coprivano il cielo comminciarono a gettare neve .
Mentre tutti giocavano con le neve e io decisi che la neve avrebbe cancellato i ricordi permettendomi di scrivere un nuovo libro la trama sarebbe stata la mia nuova vita .
Pagine bianche come la candida neve da oggi si sarebbero miscelati col colore più oscuro il nero ma cosa può accadere se dal nero si estarae un po' di bianco ?
La risposta è semplice sì da vita a un nuovo colore si da vita a una nuova luce e io di questo ho bisogno di resettare tutto e ricominciare da meno di niente solo io , Riccardo e la nostra principessina .
Corro con gli altri a giocare con la neve e mentre qualche piccolo fiocco di neve cade sul volto della mia principessina le dico ricordati sempre che anche nel gelido inverno con tantissimo freddo può scaturire una scintilla che provoca calore questo un giorno lo capirai quando incontrerai il tuo amore .
Poi aggiunsi anche e ricordati che non puoi dire di essere annegata se non ti sei mai tuffata.
A quelle parole Thomas scomparve cominciò a correre e solo dopo un'oretta tornò a casa per rivelarci che.............................
Se questo capitolo vi è piaciuto accendete la stellina e commentate e seguitemi baci Miriam dimenticavo Buon Natale
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Sei l'amore mio
RomanceLei è una ragazza alta con occhi color vetro è abituata a vivere nel lusso più sfrenato da quando è nata dato che suo padre gestiva un azienda di moda che era conosciuta in tutto il mondo , Ma purtroppo dato che il padre della protagonista voleva...