Capitolo 28

37 13 1
                                    

Il giorno seguente sembrava meno strano del precedente. Diciamo che la tregua tra me e Kyle stava dando buoni frutti, tanto che per la prima volta fummo in molti a pranzare insieme alla mensa scolastica.

«Che ne dite se stasera organizziamo una festa?» chiese euforica Katy, mentre si stringeva a James che era al suo fianco sorridente.

«Dici una vera festa? O una di quelle che organizza Ryan?» disse Kyle, lanciando un'occhiataccia al ragazzo al mio fianco che mi stringeva una mano tra le sue. Non riuscii ad evitare di fare una smorfia. Era troppo insopportabile e presuntuoso.

«Io proporrei di andare ad una vera festa. Guardate qui!» Megan sbucò dal nulla, appoggiando con foga un volantino sul tavolo. 

Tutti lo fissammo leggendo la scritta in grande bianca: "Open Mind". Lo sfondo era in nero con ombre di ragazzi in lilla, che si davano alla pazza gioia. Il solo guardarlo donava una certa adrenalina, credo un po' a tutti i presenti.

«Tu sì che mi piaci!» esclamò Kyle, invitando a sedere la ragazza che accettò volentieri, buttando i capelli indietro. 

Il mio sguardo senza volerlo lanciò un'occhiataccia al ragazzo. Avrei dovuto controllare le mie espressioni, ma risultava impossibile. Mi ricomposi, o almeno tentai di farlo, mentre sul viso di Kyle nasceva un piccolo sorrisetto che contagiò anche me.

«Io sono d'accordo» disse Ethan, che fino ad allora era stato molto silenzioso. Anche Jasmine era al tavolo, ma perlopiù era immersa nei suoi pensieri.

«Jas?» chiamai la ragazza scuotendola. Dopo un secondo mi rivolse la sua attenzione.

«Che ne pensi tu?»

«Ehm, sì, sono d'accordo» mi dedicò uno sguardo, per poi concentrarsi a fissare Ethan in silenzio e tornare nel suo mondo. Le avrei sicuramente chiesto cosa le stava accadendo più tardi. Eravamo diventate amiche ed io per le amiche ci sarei stata sempre.

«Desy?» mi richiamò Ryan a bassa voce, sussurrando nel mio orecchio. Rivolsi a lui la mia attenzione. 

«Tu che ne pensi?»

«Credo che sarà bello andare insieme» sorrisi, convincendo anche lui. I suoi occhi azzurri brillavano e mi strinse poi in un abbraccio goffo.

Mi ripeto, la tregua tra me e Kyle stava dando i suoi frutti e stava persino riunendo tutti, ma purtroppo non mi sarei mai liberata di lei: Barbie.

«Kyle» arrivò la bionda ossigenata, posando le sue chiappe sulle cosce del ragazzo.

«Che ne dici se stasera vieni da me e stiamo un po' soli soletti? Sai, i miei saranno fuori e...» iniziò a parlare Abbey con voce da gallina, accarezzando la pelle sul collo di Kyle con le sue lunghe unghie rosse, come una tigre.

«Abbey, dobbiamo parlare...»

«Dimmi, tesoro»

«Da soli»

I due si alzarono, la prima svogliatamente, l'altro cercando sicurezza nello sguardo di James, il suo amico. Chissà di cosa avrebbero dovuto parlare...

Quando Joe si unì a noi, i ragazzi iniziarono a parlare di sport e, in particolare, di basket e delle loro prossime partite, mentre noi ragazze ci riunimmo a parlare di cosa avremmo indossato quella stessa sera.

«Quel tipo non me l'hai ancora presentato» sussurrò Megan, per non farsi sentire, indicando Joe con un cenno del capo, sorridendo, un sorriso al quale anche gli occhi brillavano.

«Hai ragione» sussurrai a mia volta.

«Joe» richiamai il mio amico, che subito mi rivolse lo sguardo.

Un amore al πDove le storie prendono vita. Scoprilo ora