KYLE'S POV
Avevo deciso. Era il momento di parlare con Abbey e, in maniera subdola, raggirarla. Era in corso la scommessa con Ryan e non potevo di certo perdere per colpa di una ragazza troppo ostinata! Quindi le avrei detto la verità... o quasi.
«Tesoro, - la guardai negli occhi seduta davanti a me- ti voglio raccontare la verità, ma mi servirà il tuo aiuto». A queste parole, Abbey si concentrò di più su di me.
«Ti ascolto»
«È in corso una scommessa tra me e Ryan e sai bene che per stare con il vincitore- dissi indicando me- devi lasciarlo vincere»
La ragazza sorrise e disse: «Sentiamo».
Le raccontai l'esito della scommessa e ciò che lei avrebbe dovuto fare o meglio non fare. Le parlai di tutto solo per il semplice fatto di allontanarla da me quel giusto per vincere e poi avrei rispettato il mio patto con lei, altrimenti avrebbe svelato l'altro segreto.
«Ed io cosa ci guadagno a lasciarti andare nelle sue braccia?»
«Be'... potrai sicuramente deriderla quando tornerò da te»
«Perché lo farai!» mi puntò un dito contro, precisando, al che annuii rilassandola.
«Mi piace, ci sto!» continuò, battendo un pugno sul palmo della mano e allargando le labbra in un sorriso vendicativo.
La scelta era stata fatta, bisognava solo costatare l'efficacia. Avevo fatto bene?
DESY'S POV
«Quanto ti ci vuole ancora?» urlò Meg dal piano di sotto, già pronta per la serata.
«Guarda che mi state costringendo voi! Posso anche stare a casa» risi.
«Non se ne parla nemmeno» Katy entrò in stanza velocemente, provando ad intimidirmi.
«Okay, andiamo» presi la borsa mettendoci dentro le chiavi di casa.
Non mi aspettavo nulla da quella serata, ma, da quando avevo aperto di nuovo il mio diario per scrivere, mi ero resa conto del sentimento reale per Kyle. Non che volessi buttarmici a capofitto, solo che avrei voluto sapere anche se il suo ipotetico odio potesse diventare tutt'altro. Perché forse davvero gli opposti si attraggono, ma poi, potranno mai essere felici insieme?
***
«Siete in ritardo!» esclamò Kyle, al che le ragazze, silenziosamente, puntarono il dito sulla sottoscritta e io risposi con un'alzata di spalle e un sorriso innocente.
«Stavamo quasi per chiamare "Chi l'ha visto?"» replicò Joe.
Alzai gli occhi al cielo, incrociando le braccia al petto, e un suo bicipite mi fu subito sulle spalle, trascinandomi lentamente all'interno del locale.
«Prendiamo qualcosa da bere?» mi incitò Jasmine e io annuii, evitando di urlare una risposta per superare la musica.
Ci avviammo insieme verso il bancone, mentre tutti gli altri si diressero in pista.
«Cosa prendi?» mi domandò Jas.
Ci pensai su e poi risposi: «Fai tu! Non ne capisco molto».
Per tutta risposta la ragazza ridacchiò e ordinò qualcosa che neanche conoscevo.
«Possiamo?» domandarono due ragazzi più grandi, mentre io e la mia amica eravamo occupate a chiacchierare del più e del meno e a sorseggiare i nostri drink. Uno era alto e moro, l'altro un tantino più basso e biondo.
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Un amore al π
Teen FictionNon è semplice ricominciare, essere in bilico tra il ricordare e il dimenticare. Come reagiresti se da un giorno all'altro quelli che tu hai sempre ritenuto i tuoi migliori amici si allontanassero da te, come se tutto fosse normale? Come se fosse so...