KYLE'S POV
«Sei stato geniale, amico!» Ethan si complimentò con me, lasciandomi una pacca sulla spalla.
«Potete iniziare già a scegliere cosa faranno per noi» dichiarai, cominciando ad assaporare il dolce gusto della vittoria.
Per un'oretta la calma inondò la casa, ma si poteva già ammirare l'avvento della tempesta impetuosa.
Quando il campanello suonò, vidi Ryan annuire e James sorridermi, segno che avevo fatto centro e che il piano si era appena avviato.
Mi diressi alla porta con passo svelto e sorrisi al fattorino della pizza che, con sguardo interrogativo e confuso, volgeva il suo viso verso la finestra sopra la mia testa.
Una bacinella azzurra mi si parò esattamente davanti al viso, lasciandomi intuire il piano delle ragazze.
«Buonasera, ci scusi se non possiamo scendere, la pregherei gentilmente di prendere i soldi che sono nella bacinella e di lasciare la pizza lì» disse Desy cordialmente, e potevo immaginarla mentre sorrideva falsamente in segno di cortesia. Mi affrettai a tossire e prendere i soldi delle ragazze.
«Scusi, signore, la mia amica mi sembra un po' maleducata, la faccio scendere subito. Mi aspetti qui, cortesemente» cercai di essere il più gentile possibile, senza scoppiare a ridergli in faccia.
Sentii le ragazze imprecare ad alta voce quando udirono la mia voce, il che mi fece sorridere, prima di girare i tacchi, entrare in casa e lasciare la porta spalancata difronte alle scale.
Vidi Desy scendere poche scale e fermarsi esattamente davanti alla linea di scotch rosso attaccata a terra, segnante il confine tra i due piani. A un soffio dal suo naso sventolai i venti dollari, tirandoli via quando lei tentò di allungare un braccio.
«Tecnicamente hai superato la linea»
«No, che non l'ho fatto! Guarda!» disse sicura di sé guardando i suoi piedi.
«Guarda il regolamento, principessa, è appeso proprio qui»
I ragazzi dietro di me cominciarono a ridere sotto i baffi. Il piano era stato attuato alla grande!
Con sguardo sconcertato, le ragazze si voltarono tutte verso la parete, fissando incredule il foglio affisso al muro.
«Ma questo non è giusto!» tentò Desy, incrociando le braccia come una bambina a cui è stato negato un giocattolo al negozio.
«Ehi, Desy, ormai hai perso, vieni pure a prendere la pizza» la incitò Ethan.
Con incredulità, Desy pregò con lo sguardo le ragazze che, con alzate di spalle e sguardi delusi, convinsero la ragazza a superare la linea rossa, rubarmi i soldi dalle mani e pagare frettolosamente il fattorino, ringraziandolo timidamente e in modo impacciato.
«Oh, no no. Questa la lasci qua» le rubai la pizza dalle mani, lasciandola con sguardo supplicante e le braccia a mezz'aria.
«Ma...» soffiò spontaneamente.
«Un patto è un patto»
Aprii con agili mosse il contenitore e addentai velocemente il primo pezzo che trovai.
«Pensavo sarebbe stato più difficile vincere con lei» mi sussurrò Ryan, addentando anche lui un pezzo di pizza.
Nonostante il nostro patto fosse ancora valido, stavamo provando a mettere le nostre divergenze da parte, per non creare problemi all'interno del gruppo che col tempo si stava formando inconsciamente.
«Che facciamo ora? Le altre sono ancora di sopra» mormorò James con la bocca piena di cibo.
«Non per molto» dichiarai, facendo in modo che Ethan capisse di dover mettere in atto il secondo piano della serata.
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Un amore al π
Teen FictionNon è semplice ricominciare, essere in bilico tra il ricordare e il dimenticare. Come reagiresti se da un giorno all'altro quelli che tu hai sempre ritenuto i tuoi migliori amici si allontanassero da te, come se tutto fosse normale? Come se fosse so...