Prologo.

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Mi incamminai tristemente, verso la scrivania, fredda. Sentivo quel freddo, dentro di me, più che altro. Tastai alla ceca, nel ripiano più alto della libreria affianco, alla ricerca di foglio, sporco di tante lettere, sistemate ordinatamente per formare la seconda strofa del mio nuovo pezzo: ‘Sento’, la versione acustica di un mio brano uscito qualche annetto fa. La ritenevo abbastanza ascoltabile. Ero molto autocritico. In realtà, i miei stessi brani mi facevano schifo, ma davvero. Però c'erano pezzi di me lì dentro, e sapevo che non avrei potuto fare di meglio.
Stringo la penna gel poggiata precedentemente sulla scrivania, la spezzo. Vedo il gel colare lentamente dall'involucro rotto.
Devo rialzarmi. Sono Giorgio Ferrario, e giuro, giuro che recupererò le forze, e distruggerò i palchi di tutta Italia.

~
«Giulio, ti vuoi alzare da quel letto? Il MIO letto. » Mi gridò mia sorella minore, ma solo di età, era molto più alta di me. Ma in realtà tutti sono più alti di me, non ci vuole tanto per esserlo.
«Certo sis. Tra qualche minuto. » dico sorridendo, in attesa che inizi ad inveirmi contro.
«No, Lolo, ora. Sennò iniziò a morderti. » Lolo, era il mio soprannome da quando ero piccolo, era da lì che era venuto fuori il mio nome d'arte: LowLow.
«Ok, e non lo dico perché abbia paura, sono una leggenda a Sé stante, ma solo perché voglio. »
«Devi per forza  vantarti tutte le volte che parli?»
«Sì, Sono Giulio Elia il magnifico, fare il modesto è inutile.» dico facendo ridere entrambi.
Stavo bene. Stavo davvero bene.

*Permetto che conosco TUTTI i testi di Giulio e Giorgio, e so anche le date in cui sono usciti, però ai fini della storia le ho modificate, quindi potreste trovare che Giulio pubblica prima Redenzione e poi Socia Mixtape.*

 Twitter; MoslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora