44.Giulio vs. Massimo.

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Io e il piccoletto, in realtà, non ci eravamo più rivisti. Massimo iniziava davvero a rompermi il cazzo. La sua gelosia era asfissiante, e più passavo il tempo con lui, più volevo Giulio.
Non avendo Twitter, non vedevo nemmeno come stesse. Presi in mano la penna, di fianco a me, e iniziai a scrivere velocemente qualcosa di incomprensibile sul foglio. Ero nervoso, ed il tempo nuvoloso di fine febbraio non mi aiutava. Le nuvole tingevano il cielo di grigio, senza però mutare il calore nell'aria. Mi poggiai alla finestra vicino il letto, sfatto. Ma non perché io e Massimo, lo avevamo fatto, anzi, probabilmente scopavo più da single che con lui.
E poi tipo, non era dolce come lo sono i ricci di Giulio.
E le sue labbra non erano morbide come quelle calde e accoglienti del piccolo.
Le mani, grandi, e poco curate, non davano quella tranquillità, che avrebbe dato quelle morbide, e piacevoli mani di Giulio.
Oh, e il corpo. Il corpo minuto, ma caldo, compatto e perfetto era solo da invidiare per Massimo dai capelli tinti.
Sfiorai il marmo sporgendomi dai vetri aperti, per guardare verso l'asfalto. 
Quel giorno mi sentivo strano, e volevo solo Giulio. Non Nick.
Volevo i suoi abbracci, i suoi baci, le sue battutine. Che frocio di merda che ero diventato!
Mi risedetti su quella sedia da ufficio nera, col cuscino rosso, per riconcetrarmi sulla mia prossima canzone.
Concentrarmi, era sempre stato difficile, ma da quando conoscevo Lollo, era pure peggio. Era anche, seriamente, nei miei sogni.
Massimo era di là, e io avevo bisogno di compagnia. Decisi di mandare un messaggio a Giulio per incontrarci da qualche parte.

 Twitter; MoslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora