12.Identità

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Vedo Giulio avvicinarsi al mio palazzo, poco dopo averlo perso di vista, sento bussare. Apro senza nemmeno rispondere al citofono.
Arriva subito.
«Minchia zio, ma hai corso per metterci così poco?» dico, ricevendo da lui un mugolio.
«Perchè non parli?» continuai. Prese un foglio e una penna: voglio fare lo strano.
«Vuoi fare cosa!?» Risposi stupito.
«Ah! Da quanto non aprivo bocca! Facciamo una storia? Dio ho fam-»
«Ti preferivo silenzioso.»
«Iniziamo subito?»
«Certo. Hai già delle idee?» Chiesi io.
«No, però, pensandoci bene, sarebbe meglio conoscerci, almeno per capire meglio il nostro modo di lavorare. Dio, io volevo continuare con quei featuring rari, non lo volevo manco fare questo.»
«Uno, posso chiamarti per nome? Due condivido il tuo pensiero, sarebbe meglio conoscerci meglio per riuscire a fare qualcosa di decente; tre, perché se non vuoi, allora stiamo lavorando?» dissi tranquillo, con un tono lievemente confuso sull'ultimo punto. Alla fin fine quel ricciolino mi piaceva, ed era pure parecchio carino. Credo che ci troveremo bene. Poi, pensandoci, la sua sola presenza, mi rendeva felice.
«Certo che puoi chiamarmi per nome Giò Disse lui calmo.
«Iniziamo a conoscerci bene, partendo dal rispondere al terzo punto. In pratica, un mio amico sa che come artista, tu mi piaci tanto. E quando in pratica gli ho detto dei nostri messaggi, mi ha obbligato a fare un featuruing con te.»
«Giulio, te la posso fare una domanda?» chiesi, e appena annuì, continuai.
«Ma, se sei davvero omosessuale, come fai ad essere amico di un ragazzo? Voglio dire, se per te è come gli etero con le ragazze, noi non siamo amici.» Dissi cercando di esprimermi al meglio, senza però riuscirci.
«Potevi esprimermi meglio, ma ho capito. Sono stato amici di molti ragazzi, compreso il ragazzo di prima, prima di capire la mia identità sessuale, quindi per me è più semplice.» Disse sorridendomi.
«Ora, però, raccontami qualcosa di te.»
« Non ho nien-»
«Tu hai qualcosa da dire, solo che non vuoi. Ma se non ne vuoi parlare, lo accetto.»
«Grazie.»

Invitai il ragazzo a cena, dopo due ore di discorsi interessanti e battutine. Era un ragazzo davvero complicato, ma già mi piaceva.

@illmostro
“Ragazzi, ricordatevi della vostra identità. ”

@LowLowofficial
“Sei un grande Giò.”

 Twitter; MoslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora