40.No Twitter.

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Passarono 72 ore, 43 minuti, 18 secondi, da quando Giulio, uscì dalla mia vita. Mi mancava. Teoricamente, erano solo tre giorni, ma sapevo che non lo avrei più rivisto. L'unica cosa che mi consolava, erano i suoi Tweet. Mi sentivo come se fosse passata un'eternità.
I tweet di Giulio, erano adorabili come sempre. Scriveva cose tipo:
-Ragazzi, mi gira la testa. Voglio un abbraccio. Chi mi da un abbraccio?-
Oppure:
-😢Mi sono fatto male. Valerio, per ‘Calmarmi’ mi ha dato un bacino sulla bua.-
Per quest'ultimo, ero particolarmente geloso.
Ieri Matteo era partito, e, dopo aver festeggiato la sua partenza, verso i suoi genitori, io e Massimo eravamo rimasti soli. Dopo un pò il clima di tensione e imbarazzo, creatosi dalla vicinanza, si dissolse, e avevamo ricominciato a parlare come prima.
Sentivo un enorme vuoto dentro.
Massimo, che aveva le chiavi, entrò.
«Oh, Giò? Cos'è quell'aria sconfortata?» Mi chiese pimpante.
«Ah, nulla. Tu, invece, che cos'è tutta questa felicità? »
«Ho capito una cosa.  Comunque dovresti disinstallare Twitter.» Mi propose guardando il mio schermo.
«Hai ragione. Devo chiudere con Giulio.» Dissi andando nelle impostazioni del mio telefono. Senza giri di parole, eliminai l'applicazione.
«Massimo, cos'è che hai capito?» Chiesi per non pensare più a Giulio.
«Che...» Iniziò avvicinandosi.
«Ti...» continuò sotto il mio sguardo corrucciato.
«Che mi piaci.» Affermò velocemente.
«Mass-»
«Niente. ‹Massimo› Niente. Da quella sera io...»
«Ho capito.» Dissi baciandolo.
Inutile dirvi come finì la serata. Mi era piaciuto, eccome. Però sentì che era sbagliato. Tanto.

 Twitter; MoslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora