27.✴ 🚫

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@LowLowofficial
“E se vi dicessi che in una sera di queste, sullo stesso prato, sotto le stesse stelle✴, appoggiato allo stesso albero, ho provato ad uccidermi?
*allegato foto*
@illmostro”

Avevo portato Giulio in un posto speciale, era qui che avevo passato i momenti migliori: il mio primo bacio, la mia prima scopata, la mia prima canna...
Mi disse che ci era venuto pure lui una volta, ma era per impiccarsi ad uno degli alberi del salice piangente, a cui, io mi ero sempre appoggiato ridendo (o eccitato). Mi turbava un pò, averlo visto agitato, mentre entravamo abusivamente in un giardino di proprietà privata abbandonata; avevo visto il suo cambiamento rapido d'umore alla vista di quell'albero.
«Piccolo, stai bene?»
«Sì Arrapoboy.»
«Come mi hai chiamato?» Dissi scioccato.
«Arrapo-boy. ‘Arrapo’ perché ho una voglia matta di... Finiamo qui la frase che è meglio.» Disse abbassando il tono della voce, ed io lo sguardo fino al suo membro.
«Oh, ho capito.» Dissi sfiorandolo.
Iniziai a baciare il suo collo e, appena sentì gli ansimi di Giulio, iniziai a leccarlo, e a tratti succhiarlo.
«Oddio G-Giò.» Mi allontanò guardandomi negli occhi, gli stessi occhi spenti fino ad un mese fa, fino a farmi appoggiare all'albero. Mi saltò addosso. Iniziò a mangiarmi, quasi letteralmente, le labbra. Sbatté il suo bacino contro il mio. Ero sotto il suo totale controllo. E, credetemi, non capivo più un cazzo.
Stanco di baciarmi soltanto, mi tolse la maglietta, e mi abbassò frettolosamente i pantaloni della tuta. Iniziò a massaggiare la protuberanza davvero sporgente, dei miei boxer.
Gemetti e lui abbassò, quasi strappandomi, le mutande.
«Animale in calore.» Dissi con quella che doveva essere una risata, ma che si era tramutata in una strana tosse, non appena sentì la sua lingua picchiettare il mio membro.
Riuscì a riprendermi per qualche secondo e presi Giulio per le braccia, per metterlo alla mia altezza. Mi guardò confuso, ma quando, in un batter d'occhio, fu nudo di fronte a me, mi sorrise. Mi abbassai all'altezza dei suoi genitali, e succhiai il suo cazzo. Lo sentì gemere, e lo lasciaci, prendendolo in mano. Mi guardò male, per quanto poté. Iniziai a fare su e giù, sentendolo gemere  sempre più forte, e rallentai, sotto le sue bestemmie.
«PORCAMADONNA GIÒ! RIPRENDILO.» Disse appena accellerai di nuovo. Lo accontentai, baciando la punta, poi lo presi in bocca, e lui mi tirò leggermente i capelli. Ci giocai con la bocca fin quando non mi disse che stava per venire. Continuai a succhiarlo fin quando non si riversò nella mia bocca. Leccai tutto.
Chiuse gli occhi, lo sentì sospirare.
«Giò, farà male. » disse mettendomi a novanta. Inizialmente non capii,ma quando poggiò la punta del suo membro sul mio ano, un lampo di consapevolezza mi attraversò.
Prese la mia protuberanza, ancora dura, in mano e entrò dentro di me. Lentamente, ma fece male, tanto che tirai uno pseudo-urlo. Iniziò a segarmi, per distrarmi, e non farmi pensare al dolore.
«Va tutto bene Giò? » annuii e lui si spinse più in fondo. Gememmo entrambi, continuò il suo lavoretto con le mani. Aumentò la velocità delle spinte, fermandosi per chiedermi se stessi bene. In realtà, il dolore, stava lasciando spazio al piacere, che aggiunto a quello dato dalle sue mani, mi portava alla pazzia. Pochi attimi dopo venni nelle sue mani, che secondi dopo, leccò. Uscì dopo averle leccate. Mi girai, mi misi i boxer, e mi sedetti, sul bordo della piscina svuotata.
Sinceramente stavo bene. Avevo il culo sporco del suo seme, e dolorante. Avevo il fiatone per il mega orgasmo. Avevo una cazzo di fame (quel coglione, mentre camminavano a fatto cadere i dolcetti in una pozzanghera). Ma ripeto, sinceramente stavo bene.
Lo vidi sedersi di fianco a me secondi dopo.
«Stò in paradiso.» mi sussurrò guardando le stelle.
«Oh, il mio culo sta all'inferno.» contrabbattei ridendo. Si aggiunse alla mia risata.
Mi alzai per andare a prendere un paio di coperte, che avevo rimasto lì le volte precedenti.
Scesi le scale della piscina e appoggiai la prima coperta stendendola per bene. La seconda la  appoggiai invece su Giulio e me, quanto tornai vicino a lui. Si accoccolò contro il mio braccio.
Guardai le stelle, sorrisi.
Era tutto perfetto.

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Scopanoooooh.

 Twitter; MoslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora