Avrei voluto averti vicina,
Avrei voluto che mi capissi,
Che per una volta mi ascoltassi.
Ho cercato tante volte di avvicinarmi,
Di fare qualche passo in più,
Nonostante fosse difficile,
Nonostante andasse contro l'essere me.
Ci ho provato ad aprirmi,
A rivelare cosa mi tormentava,
A dire una volta per tutte
Perché piangevo tutti i sabati sera,
Perché mi piaceva farmi tanto male.
Ma non mi ha fatto sentire più leggera,
Meno soffocata.
Anzi mi sono sentita esposta,
Fragile come il vetro.
Io volevo solo essere compresa.
Ma nessuno mi ascoltava,
Sentivano che parlavo,
Che dicevo qualcosa,
Ma niente era mai troppo importante
Per avere la loro attenzione.
Avrei voluto averti accanto,
Senza che ti arrabbiassi sempre,
Che urlassi quanto sono inutile,
Così dannatamente svogliata.
Avrei voluto che sentissi
Tutto ciò che ho provato io.
Avresti capito che non ho sedici anni,
Che non sono mai riuscita ad essere una bambina,
Che sono cresciuta troppo in fretta.
Avresti capito quanto mi sento inadatta,
Così fuori posto,
In questo mondo
Che va un po' come gli pare.
Avresti capito che sto cercando di trovarmi,
Che sto cercando la mia strada.
Ma non puoi capire,
Nessuno può.
Perché nessuno mi ha mai ascoltata.
Avrei voluto raccontarti tutto,
Fare i conti con i miei casini insieme a te.
E ci ho provato
A far sentire la mia voce,
La mia presenza.
Ma è stato tutto vano,
Come quando vai al mare
E hai paura di nuotare.
Avrei voluto che mi guardassi in silenzio,
Che mi facessi parlare,
Che non mi interrompessi ogni due secondi.
Avrei voluto che le mie parole ti arrivassero al cuore,
Ti facessero annuire pensando
"Ti capisco, ci sono passata anche io."
Ma tutto ciò non si avvererà mai
E mi dispiace
Perché pensi che io non ti voglia bene.
Non è così,
Te lo assicuro.
Solo che avrei preferito
Un amore sfuggente
A un'indifferenza costante.
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Parole come uragani
PoetryLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.