Mi capita certe volte
Di sentirmi stranamente invincibile,
Irrimediabilmente forte come nessun altro.
Ci sono quei giorni bui,
Così tanto tristi,
In cui la gente è più cattiva,
È più crudele.
Si diverte a calpestare i cuori degli altri,
Si diverte a buttare a terra chi non gli interessa,
Solamente per dimostrare chi è che comanda,
Chi è veramente importante in questo mondo.
Ho perso il conto
Di tutte quelle volte
Che mi hanno distrutta,
Che mi hanno ferita fino a farmi sanguinare.
Ho perso il conto di tutte quelle volte
In cui avrei preferito farla finita,
Chiudere gli occhi e non sentire più nulla.
Nella mia mente sono impressi
Come tatuaggi,
Tutti quei compleanni a cui non venivo invitata,
Tutte quelle uscite al cinema in cui non c'era posto per me,
Tutti quei lavori di gruppo in classe,
Tutti quegli auguri di compleanno che non sono mai arrivati.
Potrò anche far finta di nulla,
Mostrarmi sorridente e sempre disponibile con tutti,
Ma certe cicatrici
Non puoi coprirle con un cerotto.
È vero che il tempo aiuta,
Ma non vuol dire che guarisca,
Che ti faccia diventare completamente insensibile.
Solo che oggi,
Quando non ricevo nessuna chiamata,
Nessun invito,
Nessun messaggio,
Non sento più nulla.
Spesso alcune mie compagne
Si avvicinano e mi chiedono
"Ma non ci stai male a stare sempre in disparte?"
"Ma non ti fa male non essere invitata alla festa di Laura?"
"Ma ti rendi conto di quello che hanno fatto?".
Io me ne accorgo di tutto ciò che succede,
Mi entra dentro tutto quello che fanno,
Ma ormai niente mi stupisce più.
Perché solo io so cosa ho passato,
Solo io ricordo quando piangevo,
Quando ho perso cinque chili
Soltanto perché non riuscivo più a mangiare,
Perché non ci riuscivo proprio a vivere normalmente,
Perché il vuoto che avevo nello stomaco
Non era provocato dalla fame.
Il punto è che adesso
Tutti si stupiscono di me,
Del mio essermi abituata a questa quotidianità.
Ma alla fine soltanto io so
Quanto possa spingerti tutto quel dolore
A far finta che nulla ti tocchi
E ad andare avanti
Soltanto con le tue forze.
Chissà,
Magari alla fine ho vinto io.
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Parole come uragani
PoetryLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.