Viviamo in una società
Piena di etichette.
Qualunque cosa tu faccia,
Scriva,
O dica,
Sarai sempre etichettato in qualche modo.
C'è chi parla poco,
Chi preferisce la compagnia di un buon libro,
Chi privilegia il silenzio,
La pizza fatta in casa,
Un film sotto le coperte,
E viene etichettato come asociale,
O emarginato senza amici.
C'è chi parla tanto,
Fino a farsi venire il mal di testa,
Chi ama le feste,
I balli,
Le nottate in giro,
Le bevute,
Le sigarette,
E viene etichettato come poco di buono,
Come qualcuno che pensa solo ai propri interessi.
Io ho giudicato tante persone
Nel corso della mia vita.
Ho giudicato persone che mi passavano accanto in centro,
Che mi guardavano dal finestrino di una macchina,
Ho giudicato persone che osservavo di tanto in tanto
Farsi una passeggiata nel viale sotto casa mia.
Non l'ho fatto per cattiveria,
Ma per curiosità.
Cercavo di immaginarmi la loro storia,
Di scovare un bagliore di luce nei loro occhi,
Ma non ho mai etichettato nessuno.
Non ho mai avuto stupidi pregiudizi,
Non ho mai evitato o escluso nessuno.
Ho imparato che fermarsi alle apparenze
Ti fa diventare superficiale,
Una persona vuota.
Ti fa diventare come tutti gli altri.
E io,
Che ho sempre lottato per essere diversa,
Ho sempre preferito l'essenza
All'apparenza.
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Parole come uragani
PoésieLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.