Vivevamo nello stesso condominio
A due appartamenti di distanza.
Penso ancora oggi
Di averlo amato più di ogni altra cosa al mondo.
Forse per necessità,
Forse perché era destino che ci incontrassimo.
Mi ha spezzato il cuore
In modo così brutale e violento
Che non ho più amato nessuno dopo di lui.
Ho preferito chiudermi a riccio,
Imparare a bastarmi da sola,
A fidarmi solo della mia testa,
Lasciando da parte il mio cuore ormai a pezzi.
Fuggire dai problemi è sempre stata la mia specialità.
Quando dovevo uscire
Sbirciavo dallo spioncino della porta
Per essere sicura di non incontrarlo,
E se uscendo di casa
Dimenticavo di controllare
E me lo ritrovavo sulla soglia della porta,
Non gli rivolgevo neanche uno sguardo
E con le gambe molli e le mani tremanti
Mi fiondavo immediatamente giù per le scale.
Gli lasciavo anche l'ascensore libero,
Così,
In caso tutto l'amore che gli ho concesso durante quegli anni,
Non gli fosse bastato.
Ero una stupida,
Perché pensavo che se l'avessi guardato negli occhi,
Che se mi fossi soffermata ancora un'ultima volta
Sui suoi capelli in disordine
E sui suoi jeans strappati,
Gliel'avrei detto ancora che lo amavo.
Ero una stupida,
Perché pensavo di riuscire a fuggire dal mio dolore
Soltanto sfuggendo dalla causa di esso.
Ma il vuoto che avevo dentro
Nessun altro è mai riuscito a riempirlo.
Nessun ragazzo carino,
Nessuna migliore amica,
Nessun regalo di compleanno.
Niente di niente,
Ma forse l'ho capito troppo tardi.
Ho provato troppe volte
A fare a pugni con le mie paure,
Con tutte le mie insicurezze,
Ma non per me,
Per stare bene con me stessa,
Ma per lui,
Affinché esistesse un noi, un giorno.
Ho perso così tanto tempo a stare male
Che mi sono dimenticata di tutto ciò che,
Un tempo,
Sapeva farmi stare bene.
Me lo ripetevano tutti che la vita è una,
Che il domani è la più grande incognita dell'universo,
Ma per me, che tutte le notti duravano anni
E che il sole non si faceva vedere da un po',
È sempre stato lui il più grande mistero dell'universo.
È sempre stato lui il motivo
Per imparare a nuotare
Anche in mezzo a un mare di squali.
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Parole come uragani
PoesíaLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.