E mi ritrovo a scrivere,
Alle due di notte,
Quando la città dorme,
Ma io no,
Io non dormo mai.
Io sto qui a pensare,
A contare le stelle,
A veder passare le nuvole
Che di tanto in tanto offuscano la luna.
Sto qui a bearmi del silenzio della notte,
Quando l'unica cosa che fa rumore
È il battito lento e regolare del mio cuore.
Sto qui a tormentarmi,
A torturarmi con le mie incessanti paranoie.
Sto qui a guardare uno squallido programma,
Pensando a cosa farò domani,
A cosa ne sarà di me un domani.
Me lo dicono sempre che rifletto troppo,
Che non riesco mai a zittire la mia testa,
Che chi pensa troppo vive male
E che chi capisce troppo
Non viene mai capito.
Eppure sto qui,
Con la luce accesa
E i sentimenti spenti.
Sto qui che metto da parte
Tutto l'amore che nessuno ha voluto
E che ho dovuto ingoiare
Come il più amaro dei bocconi.
Sto qui,
Con la testa posata sul cuscino,
E la mente chissà in quale galassia.
Sto qui fisicamente,
Ma il mio cuore è lì fuori,
Chissà dove,
Perso in un mare di nebbia.
Mi chiedo se un giorno lo ritroverò.
Se un giorno mi ritroverò.
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Parole come uragani
PoesíaLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.