A volte può far male
Guardarsi indietro
E riconoscerci a fatica.
Può far male frugare tra le foto impolverate
Lasciate a marcire negli scatoloni,
E sentire le lacrime bruciarci le guance.
Può far male sbirciare tra i ricordi di Facebook,
E accorgersi che quei tempi non torneranno più,
Che chi amavamo una volta,
Probabilmente non ci ha mai amati come meritavamo.
Guardo la tua nuova foto
E mi accorgo che mentre adesso abbracci qualcun altro,
Qualcuno che non sono io,
Hai addosso quel vestito
Che hai comprato quel giorno d'estate
In cui ti ho voluto bene un po' di più,
Forse perché c'era il sole,
Forse perché quel cielo sembrava così piccolo in confronto ai nostri occhi sorridenti,
O forse semplicemente,
Perché c'eravamo noi,
Insieme senza barriere,
Senza nessuno a dirci di non correre,
Di non urlare troppo forte,
Di non essere noi stesse.
Può far male ricordare,
Fermarsi a pensare a chi abbiamo perso,
A quanto abbiamo perso
Per riuscire a trovare noi stessi,
Per riuscire a pensare con la nostra testa.
Mi manca essere importante per qualcuno,
Sentirmi abbastanza anche senza aver fatto nulla,
Essere felice.
Ma adesso mi sono rimaste le briciole,
Le macerie di quel cuore
Che avevo cercato di proteggere ad ogni costo,
Che avevo cercato di riparare da tutte quelle parole scagliate come frecce,
Da tutti quegli sguardi compassionevoli
Che ti fanno venir voglia di morire.
Adesso mi è rimasto solo un cumulo d'odio,
Fermo proprio all'altezza del petto,
Che mi impedisce di stare bene,
Di ricominciare ad amare,
A farmi amare
Per tutte quelle volte che non sono riuscita a farlo da sola.
A volte può far male,
Può spezzarti le gambe,
Può annientare te,
Insieme con tutte le speranze e i tuoi sogni,
Gelosamente custoditi
Nelle tue credenze di cristallo.
A volte può far male
Credere che non ti importi più nulla,
Mentre basta una goccia di pioggia
A farti riannegare,
Nonostante tu abbia già imparato a nuotare;
Sarà perché ogni volta che stai per toccare il fondo,
Ti sembra che si sposti sempre un po' più giù.
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Parole come uragani
PoetryLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.