Certe volte,
Mi capita che mi incanto a fissare quella panchina,
Quella dove ci siamo seduti la prima volta.
Non so se ricordi
Ma era una sabato di sole.
Era un sabato freddo quasi quanto i miei occhi,
Luminoso quasi quanto i tuoi.
È stato bello stare in riva al mare,
Con il vento tra i capelli
E tutte quelle parole non dette
Che fanno ancora un gran casino dentro di me.
Mi chiedevo,
Ma tu mi pensi mai?
Ci pensi mai a tutti i miei messaggi,
A tutte quelle note vocali,
A tutte quelle scemenze che dicevamo?
Ci pensi mai a tutti quei sorrisi che ti ho strappato,
A quanto siamo stati bene insieme,
A come tutto è finito così di punto in bianco?
Senza un perché,
Un po' come finiscono quelle cose destinate
Ad essere messe in soffitta negli scatoloni
E dimenticate ad ogni trasloco.
Il fatto è che quelle cose poi ritorni a cercarle
E quando non le trovi ti senti un po' più vuoto,
Un po' a metà.
Mi hai fatta sentire così tu,
Quando hai smesso di parlarmi,
Di salutarmi quando mi guardavi distratto per strada.
Mi hai fatta sentire un po' come una vecchia foto in bianco e nero,
Tutta impolverata,
Che non può minimamente reggere il confronto
Con una bella foto a colori appena scattata.
Mi hai cercata tu,
Mi hai rincorsa un po' ovunque
E alla fine hai mollato la presa.
Sei stato una ventata d'aria fresca
In un momento in cui faticavo a reggermi in piedi,
Addirittura a respirare senza sentire male al cuore.
Mi ero illusa che ci saresti stato sempre,
Che un'amicizia come la nostra
Sarebbe stata l'ancora a cui mi sarei aggrappata
In ogni giorno nero.
Ma tu mi pensi mai?
A tutto quello che ero,
A come tutti quegli uragani
Mi hanno fatta diventare.
Ci pensi mai a come ti sei sentito quando stavi con me?
Perché io ci penso spesso.
Io ti volevo bene,
Ma forse per te sono stata uno dei soliti passatempi,
Come farsi un solitario
Quando non c'è nessuno con cui giocare.
Ma tu ci pensi mai,
A tutto quel male che ci siamo fatti per nulla,
A tutti quei vuoti mai riempiti?
Chissà se ti capita di pensarci,
Magari anche di pensarmi,
Perché io lo faccio sempre.
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Parole come uragani
PuisiLe parole che nessuno dice, quelle che da leggera brezza si trasformano in uragani.