QUESTA STORIA È DISPONIBILE IN VERSIONE MIGLIORATA E REVISIONATA SULL'APP DREAME GRATUITAMENTE, se volete supportarmi anche lì ne sarei davvero felicissima. Mi trovate sempre sotto il nome AYUMILLU.
Tornando al presente...
Levi
Mi stringo forte a lui, facendo esplodere tutte le emozioni che mi stavo tenendo dentro.
La rabbia, la delusione, la tristezza, scivolano sulle mie guance sotto forma di lacrime e vanno ad infrangersi sul tessuto della coperta che copre il materasso del letto nella mia stanza, che in questo momento non regge solo il mio peso, ma anche quello di Eren.
Lo stringo ancora, gli stringo la maglia, e strizzo gli occhi, la testa è bassa, non voglio farmi vedere in queste condizioni, ma cosa posso farci? Non mi sono potuto trattenere.Dopo dieci anni ho scoperto la verità, dieci anni alla ricerca di informazioni, tracce, qualsiasi cosa che potesse riportarmi a lei.
Ora so tutto, e lo accetto.
Io l'amavo, Dio se l'amavo... l'unica persona che ameró per il resto della mia vita... o almeno così pensavo.
Si è presentato lui, e il mio mondo è stato sconvolto.
Chi avrebbe mai immaginato che mi sarei aperto così tanto a lui, arrivando persino a piangere sul suo petto? Chi avrebbe mai immaginato che gli avrei mostrato tutti i lati di me, quelli che non ho mostrato a nessun altro?Prima di incontrarlo non credevo nemmeno di poter provare così tante emozioni e per questo vorrei ringraziarlo.
Le delusioni e le amarezze del mio passato, sono state chiuse dentro quella lettera, lasciata da una madre, sul punto di morte, al figlio.
Lei era importante, lo è sempre stata, ma adesso, quando giro la testa, accanto a me trovo sempre un ragazzo con un paio di enormi occhi smeraldo, così simili a quelli di lei, ma al contempo così diversi.
Lui c'è, lo sento, sento ció che cerca di dirmi quando stringe di più la presa, sento ció che cerca di dirmi con le mani tremanti, più delle mie, che mostrano le sue insicurezze, sento cosa cerca di dirmi quando mi accarezza la schiena, tentando di darmi conforto. Lui c'è. Io ci sono. È questo che stai cercando di dirmi, vero?Sono realmente pronto a amare incondizionatamente questa persona? Pronto a dare tutto, senza ricevere nulla in cambio, ad amare ogni parte di lui, anche i difetti, a dedicargli tutto il mio tempo e tutti i miei pensieri? A sacrificarmi per vederlo sorridere? A mostrargli lati di me che non ho mai mostrato a nessuno?
Eppure, a quanto pare, ripensandoci, ho già fatto tutto.
Lo amo inevitabilmente e incondizionatamente.
Mi ha travolto in modo inaspettato e improvviso, non mi sono nemmeno accorto della crescita di questa sensazione, di questa emozione che è iniziata all'improvviso e che ormai è parte di me.Eccomi, gli ho dato tutto e sono disposto a dargli ancora.
Voglio vedere il suo viso, anche se lui mi vedrà così, con gli occhi gonfi e colmi di lacrime, così vulnerabile.
Non mi interessa, lui può vederla, questa parte di me.
A lui posso mostrarla.
<<Eren>> sussurro, con voce leggermente roca, alzando la testa e osservando i suoi occhi.
<<Grazie>> dico ancora, per poi poggiare le mie labbra sulle sue, in un gesto lento e dolce.Dopo qualche minuto mi alzo dal letto, in silenzio. Mi dirigo in bagno per sciacquarmi il viso e, appena tornato in camera, trovo Eren sdraiato sul letto, con gli occhi semichiusi ed il respiro regolare.
Mi fermo ad osservarlo per un pó nella sua innocenza e spensieratezza, il suo viso, così rilassato, sembra quasi quello di un bambino.
Faccio un passo, avvicinandomi al letto, ma, il rumore, fa aprire gli occhi al semi addormentato Eren, che mi guarda, rosso in viso.
<<Oh... emh... scusa>> sussurra, guardando da un'altra parte.
<<Sei stanco?>> domando semplicemente.
<<Un pò... ah! Però sono solo le otto, quindi è abbastanza presto...>> dice con voce leggera, quasi non udibile.
Gli occhi stanchi non riescono a rimanere aperti e, non riuscendo ad ignorarlo, mi avvicino ancora e, dopo essermi seduto sul letto accanto a lui, mi sdraio.<<Se sei stanco dormi, ti sveglierò io all'ora di cena>> dico solamente.
Lui fa un mezzo sorriso e si butta nuovamente sul letto, avvicinandosi a me e poggiando la testa sul mio petto.
Rimango un attimo sorpreso dal suo comportamento, ma poi lo stringo forte a me.
Mi ricorda di quando era solo un bambino e di quando veniva a dormire con me quando aveva gli incubi.
<<Resta con me>> sussurra, con gli occhi chiusi, ormai sul dormiveglia.
Aspetto qualche secondo prima di rispondere.
<<Okay...>> sussurro, chiudendo gli occhi a mia volta.Quando riapro gli occhi mi accorgo che è già mattina.
Nel momento in cui, dopo essermi stropicciato gli occhi, riesco a mettere a fuoco, mi accorgo di star stringendo ancora il flebile corpo di Eren, addormentato.
Appena lo vedo gli dò un bacio sulla testa, rimanendo qualche secondo con le lebbra poggiate sui suoi capelli color cioccolato, chiudendo nuovamente gli occhi e rilassandomi, stringendo ancora di più a me il suo corpo.
Dopo qualche minuto finalmente mi alzo, dando una sbirciata all'orologio e accorgendomi di essere leggermente in ritardo sulla tabella di marcia.
Non ho mai dormito così tanto.Mi dirigo in cucina, dopo essermi vestito, e dopo aver preparato il tavolo con la colazione mi occupo anche di pulire il salotto, cosa che non ho fatto ieri sera come faccio di solito.
Solo dopo un'ora Eren e Carla si svegliano e, come mi accorgo nel momento in cui Carla scende le scale tenendolo in braccio, anche Jude.Durante la colazione non parliamo, Jude è arrabbiato con me a quanto pare, visto che mi lancia qualche sguardo omicida, ogni tanto, mentre mangia il suo panino alla nutella.
Carla non sa che dire, sembra sconvolta dalla scena di ieri e vuole evitare di ficcanasare.
Eren, invece, oltre a sembrare più imbarazzato che mai, sembra anche voler sapere qualcosa, ma senza farlo notare.
Mi guarda e, nel momento in cui faccio incontrare i nostri sguardi, lui distoglie il suo, diventando rosso.
È curioso, ma non vuole dirlo.
Vorrebbe sapere, ma non vuole sembrare indiscreto.Adesso voglio dirglielo, lui può saperlo.
Sono sorpreso dal fatto che io stia così bene stamattina. Ieri sera ero distrutto, e anche ora sento uno strano peso al petto, che sembra opprimermi, però è lieve.
È merito suo? Probabile.
Isabel, tu, da dove ti trovi in questo momento, sei felice? Secondo te è normale che io mi senta così? Che mi sia finalmente aperto a qualcuno che non sia tu? Che sia pronto a parlargli di tutto? Va bene che io non mi senta male?
Se avessi letto quella lettera prima di incontrarlo di nuovo, sarei stato completamente distrutto, più di come lo ero già dopo la tua perdita.
Il briciolo di cuore che mi restava sarebbe stato spazzato via ed io sarei andato completamente in pezzi, incapace di provare anche la più piccola emozione.
Sarebbe stato come essere morto.
Va bene che ora lui sia così importante per me? Più di te?
Spero di sì, perché ciò che provo ormai non lo posso cambiare.
Ho deciso di fidarmi di lui, mi sono innamorato di lui e adesso farò di tutto per renderlo felice, per non deluderlo. Sarò sempre al suo fianco.
Con quella lettera si chiude il mio passato, adesso, ad attendermi, è il presente, ed è lui a farne parte.<<Eren>> mi avvicino a lui.
<<Dopo scuola ti devo parlare, vuoi sapere chi era Isabel, giusto?>> domando, sussurrandogli la domanda all'orecchio, con tono basso.
Lui spalanca gli occhi e rimane in silenzio qualche secondo, poi si volta verso di me e mi mostra una strana espressione, con le lacrime agli occhi ed un enorme sorriso sul volto mi guarda, uno sguardo di gratitudine.
Annuisce.Sembra quasi dirmi "grazie di esserti fidato di me".
Spazio autrice
Benee nel prossimo capitolo finalmente sapremo di più sul passato di Levi!
Questo capitolo è molto importante per Levi, ha finalmente chiuso le porte del suo passato, ha accettato i suoi sentimenti per Eren e ha deciso di andare avanti.
Questa è una tappa fondamentale per la loro relazione.
Ed è da qui che ha inizio la loro vera storia.
Non vedo l'ora di scrivere!Baci,
Autrice.
STAI LEGGENDO
My butler | ERERI/RIREN
Fanfiction[COMPLETA] "Gli mordo le labbra perché ormai baciarle non è più abbastanza." Nonostante i dodici anni che lo separano dal loro primo incontro, Eren Jaeger non si è mai dimenticato del suo maggiordomo. Proveniente da una ricca famiglia del Giappone...