My butler | ERERI/RIREN

Capitolo 44

Non credo ce ne sia bisogno visto che siete qui solo per questo ma... AVVERTENZA scena di sesso fra ragazzi, potete avere un riassunto se me lo chiedete, quindi é possibile saltarla!

Eren
Durante il tragitto corro, ogni tanto giro su me stesso, chiudo gli occhi, e mi sento volare.
E non sono mai stato così tranquillo.

Il sorriso non abbandona il mio volto nemmeno nel momento in cui varco la porta di casa, dopo aver salutato Armin.
E quando entrato in casa vedo Levi, non riesco a fermarmi dal corrergli incontro ed abbracciarlo forte.

Lo tengo stretto a me, e, anche se sembra incredibilemente confuso ed inizia a farmi domande altrattento confuse, io continuo a stringerlo, e ricomincio a ridere.

Sono felice, non posso evitarlo.

Quando finalmente mi stacco e guardo Levi negli occhi, talmente belli da mozzarmi il fiato, il pensiero che sono pronto a dargli tutto di me, a fargli scoprire ogni angolo, ogni singola parte di quello che sono e di quello che vorrei essere non mi abbandona nemmeno per un attimo.
Lo guardo, per attimi infiniti, entambi sembriamo perderci immensamente nello sguardo dell'altro.

<<Eren>> al suono del mio nome, pronunciato con tono leggero, che sembra sfiorarmi la pelle con gentilezza, come una carezza, gli regalo uno spendido sorriso, e l'unica cosa che sento di fare in questo momento è mostrargli tutta la mia gratitudine.
<<Grazie Levi, grazie Levi, grazie>> inizio, fino a che non sento delle calde lacrime bagnarmi le guance.

Eppure il sorriso non mi abbandona e, a quanto pare, nel momento in cui vedo il suo volto rilassato, il suo sguardo sul mio, ed un pollice sfiorarmi la guancia per scacciare le lacrime, che in questo momento rappresentato solamente tutta la mia gioia e la mia gratitudine, non riesco a fare a meno di riprendere a ridere leggermente.

Così, nel momento in cui prendo a ridere leggero, Levi fa scontrare le sue labbra con le mie, in in un bacio composto da sorrisi, perchè ormai non sono solo io, a ridere sulle sue labbra, ma anche lui.
Ogni bacio che ci scambiamo è interrotto da un sorriso, e da un'infinito scambio di sguardi.

<<Eren>> si ferma per un secondo, fra un bacio e l'altro, per poi riprendere a baciarmi con dolcezza e con bisogno.
<<Voglio fare l'amore con te>> le sue parole, sussurrate sulle mie labbra, mi colpiscono in modo inaspettato, ma, senza indugiare e senza interrompere quello scambio di baci e sguardi vogliosi annuisco leggermente.

<<Sono tuo>> sussurro.

Così, senza aspettare altro tempo, Levi mi afferra le gambe, e le porta al suo bacino, senza staccare le nostre labbra.

Sale le scale lentamente, tenendomi stretto, ed io non riesco a fare a meno di sorridere, perchè sembra tutto così bello che non riesco a credere che sia reale e che stia accadendo seriamente a me, che fino ad un anno fa mi struggevo e mi tormentavo perchè mi sentivo fuori posto.
Eppure ora non potrei essere più felice di aver deciso di non levarmi la vita quel giorno, perchè ora il mio posto l'ho trovato.

Levi entra nella sua stanza, chiudendo la porta dietro si sè, e mi poggia sul letto, posizionandosi a cavalcioni sopra di me.
Le nostre labbra rimangono in contatto, senza mai staccarsi se non per qualche secondo per riprendere aria.

Sono così rapito da tutto questo, così felice. Dio solo sa quanto sono felice.

Sento immediatamente la mancanza delle sue labbra sulle mie, e finalmente dopo infiniti attimi in cui ho tenuto gli occhi chiusi per sentire a pieno il sapore delle sue labbra, li riapro.

Levi è ancora sopra di me, e si sta levando velocemente la giacca nera, sbottonando uno ad uno i bottoni che la tenevano chiusa.
La butta sul pavimento.
In seguito si slaccia la cravatta, non staccando nemmeno per un secondo lo sguardo dal mio, rendendo questo suo gesto, assieme al suo sguardo sensuale, estremamente eccitante.