Capitolo 50

3.5K 261 110
                                    

QUESTA STORIA È DISPONIBILE IN VERSIONE MIGLIORATA E REVISIONATA SULL'APP DREAME GRATUITAMENTE, se volete supportarmi anche lì ne sarei davvero felicissima. Mi trovate sempre sotto il nome AYUMILLU.

Capitolo 50! Prima di lasciarvi alla lettura volevo chiedervi se, in occasione di questo piccolo traguardo, vi andrebbe di farmi alcune domande qui nei commenti.
Di qualsiasi genere, da quelle riguardanti la storia, a quelle più personali. Mi farebbe molto piacere rispondervi in un prossimo capitolo, o anche più in là!
Ora vi lascio! A dopo*^*

Eren
Quando apro gli occhi solo dopo qualche secondo mi accorgo di essere ancora avvolto dalle forti braccia di Levi, ancora addormentato.
Non ho mai visto il suo volto tanto rilassato, e, senza nemmeno accorgermene, mi perdo a guardarlo, nel silenzio tombale della stanza.
Ció che abbiamo condiviso, una seconda volta, non riesce a farmi frenare un sorriso.
È stato diverso, riesco a sentirlo.
Forse... più gentile?

Immerso nei miei pensieri, lo sguardo attento ad osservare la pelle lattea del mio maggiordomo, le palpebre abbassate, i capelli corvini sparsi per il cuscino, non faccio caso alla sveglia che inizia a suonare incessamente.
Mi accorgo del suono solo quando vedo Levi mugolare, infastidito.
La sua espressione si contrae, e lui si gira dal lato opposto al mio, iniziando a tastare il comodino con la mano, in cerca della fonte del suo risveglio improvviso.

<<Mmh Eren? Buongiorno>> mugola appena mi nota, ed io non posso fare a meno di arrossire, sia per la situazione in cui ci troviamo (nudi, sotto le coperte, dopo aver condiviso una notte d'amore a dir poco imbarazzante, ma al contempo incredibilmente piacevole), sia per il suono della sua voce mattutina, più roca del solito e, in qualche modo, incredibilmente eccitante.

<<Buongiorno>> rispondo con un leggero sorriso, anche se ancora rosso in viso.
Cerco di rilassarmi sotto il suo sguardo, nonostante riconosca che non sia affatto semplice quando mi guarda con quegli occhi affamati, color cenere.
<<Oggi hai scuola, no? Ti conviene sbrigarti>> fa, voltando lo sguardo dopo avermi osservato per un pó.
Il suo tono sembra freddo, distaccato, e le preoccupazioni non tardano ad arrivare.

<<Ah...>> rimango sorpreso, al suo tono, ma, soprattutto, deluso. <<...sì>> continuo, con tono più basso.
Levi si alza in silenzio, sotto il mio sguardo che racchiude solo e soltanto preoccupazione, impossibile da nascondere.
Si veste e, prima di uscire dalla stanza, mi rivolge un semplice: <<Veloce>>.

Rimango immobile, seduto su quest'enorme letto, troppo grande per una sola persona.
Tante di quelle domande iniziano a farsi spazio nella mia mente, così tante che non so nemmeno da quale iniziare per trovare almeno una risposta.
Mi porto le mani fra i capelli e, tutto il buon umore che avevo appena sveglio, sembra scivolarmi sulla pelle in modo straziante, e lasciare spazio ad un forte senso di ansia partire dal petto.

Cosa è successo? Si è pentito di ció che ha fatto? Non gli è piaciuto? Mi ha solo usato e ora mi ha abbandonato perché ha capito che non sono all'altezza?
Milioni di teorie, dalle più plausibili alle meno possibili, iniziano a riempirmi la testa, tanto da farla girare.

In silenzio, ad affogare nelle mie preoccupazioni e nei miei dubbi.
In un clima di continua ansia e disagio, sono solo.
Di nuovo.

Quando entro in classe non rivolgo la parola a nessuno, nemmeno ad Armin e Mikasa, che, poco dopo, iniziano a preoccuparsi e a fare domande.
Non ho la forza di rispondere, Levi sembra avermi preso l'anima, con tanta facilità e velocità, e poi avermela bruciata con altrettanta rapidità.
Anche a colazione, ha continuato ad essere distaccato.
Il clima fra di noi sembra freddo, e mi sta congelando lentamente.

My butler | ERERI/RIRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora