Capitolo 9

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<<buonasera Jasmijn>> risponde lui scrutandomi da testa a piedi con quello sguardo da arrogante e con il sopracciglio alzato. <<è un piacere stare qui da voi a cena questa sera>> esclama lui prendenomi la mano destra. Storco la mia faccia in un'espressione di schifo tant'è che la ritiro prima che potesse baciarla. <<vieni, la sala da pranzo è da questa parte>> dico io cercando di cambiare argomento. Così raggiungiamo i nostri genitori a tavola e ci sediamo per iniziare a mangiare. Ma, prima di mangiare, essendo tutti molot cattolici, riuniamo e poggiamo su di esse la testa aspettando e chiudendo gli occhi per poi incominciare a recitare una preghiera. Una volta finito arriva Olga portando con se dei meravigliosi piatti riguardanti tutti la selvaggina del posto. Aggrazziatamente serve i piatti ad ognuno di noi e così, poggiamo il tovagliolo sulle gambe e cominciamo a mangiare silenziosamente. Nessuno fiata. Nathalie guarda con disprezzo il piatto davanti ai suoi occhi e ne allontana quasi tutto il contenuto con la forhcetta. Questa non mi sembra proprio educazione. Sta disprezzando un pasto, e pur essendo semplice, c'è un gran lavoro dietro. Dopo la cena, ci riuniamo tutti nel salotto. Il signor Visser si siede sulla poltona insieme a mio padre, mentre tutti noi sui divani ascoltando le bellissime e allegrissime conversazioni sulla politica del nostro Paese. Cosa molto interessante, non vi pare? Non solo devo subirmi due ore a settimana di diritto a scuola, adesso si mettono a parlare anche loro di questo. Così, lascio la realtà e me la svio entrando nel "mondo di Jasmijn". E' un mondo pieno di pensieri, belli e brutti. Un mondo allegro, fatto di personaggi irrelai ma allo stesso tempo reali. Un mondo in cui da poco è entrato colui che mi ha fatto innamorare per la prima volta. Eh sì, nel mio mondo è entrato anche Chris. Lo conosco da appena due giorni, però non so, è così bello e......unico che mi fa impazzire. <<Jasmijn>> mi richiama mia madre. <<dimmi>> rispondo io soccciata. <<potresti far vedere dov'è la toilette a Nathalie, per cortesia?>> domanda lei. Annuisco e mi alzo per poi incamminarmi verso il bagno cosiddetto "degli ospiti". <<eccolo qui>> rispondo io indicando la porta. Alza lo sguardo ed entra senza nemmeno rivolgermi la parola oppure ringraziandomi. Ne approfitto per fare un salto nella mia camera e vedere come sta Connor, visto che i miei genitori l'hanno "rinchiuso qui dentro". Apro la porta e vedo il bauffolo nero accucciato sul suo cuscino preferito azzurro. <<hey>> esclamo io avvicinandomi. Lui, vedendomi si drizza in piedi saltandomi addosso e facendomi le feste. Lo accarezzo mentre scondisola come un pazzo facendo capriole o rotolandosi su se stesso come un involtino. <<ah, sei qui>> esclama qualcuno e non appena mi giro trovo lui. <<Sebastian, cosa ci fai qui?>> chiedo io tenendo ancora Connor tra le braccia. <<sono venuto a cercarti, Nathalie è appena scesa. E' la tua stanza?>> domanda entrando. Ma chi si crede di essere? Come si permette di entrare. Mah. <<si, però adesso è meglio se torniamo di sotto>> dico io sorridendo nervosamente. <<è il tuo cane?>> continua lui facendo orecchie da mercante. Odio quando fa così. Allunga la mano verso la testa del cane per accarezzarlo ma non appena è a pochi centrimetri da lui. Connor abbaia cercando di mozzicare ciò che era davanti lui, ovvero la mano di Gaston, volevo dire, Sebastian. Mi scappa una risata che, sfortunatamente non riesco a trattenenere. Lui mi guarda ed io faccio finta di niente. <<torniamo giù?>> domando io sperando che accetti. <<in realtà io avevo pensato di stare un po' da solo con te>> risponde lui avvicinandosi pericolosamente al mio viso. Più lui si avvicina e più io indietreggio però scontro con la schiena il muro e non appena vedo che lui poggia le mani alla perete bloccandomi, passo sotto le sue braccia dicendo <<pensavi male>>. Lui mi guarda con le lacrime agli occhi deluso e sconsolato, anzi, direi più arrabbiato. Tant'è che esce dalla stanza. <<aspetta Sebastian>> dico io rincorrendolo. <<mamma, papà, ce ne possiamo andare? Sono molto stanco>> risponde lui con voce strozzata dalle lacrime ma allo stesso tempo irritata. <<ceto tesoro, ma è successo qualcosa?>>. <<no, è solo stanchezza>> risponde lui guardandomi serrando la mascella. Abbasso lo sguardo per la vergogna. Non posso credecu che stava per baciarmi. <<allora ci vedremo un'altra olta. Grazie mille. La cena è stata ottima>> esclama entusiasti i signor Visser. <<grazie a voi>> rispondono i miei. <<arrivederci>> salutiamo noi cinque. Sebastian mi rivolge un ultimo sguardo ed esce di casa insieme ai suoi genitori e sua sorella. <<bene ragazzi, è l'ora di andare a dormire>> dice mamma. <<ok, buona notte>> esclamiamo noi in coro salendo le scale per entrare ognuno in camera nostra. Mentre indosso il pigiama, penso a ciò successo pochi minuti fa. Sebastian voleva baciarmi. Il ragazzo che mi sta antipatico è innamorato di me. Perchè. Perchè sono sempre quelli più brutti oppure più antipatici ad innamorarsi di te? Perchè il ragazzo di cui sei innamorata non può chiederti di fidanzarti con lui? Eh, la risposta è semplice. Perchè purtroppo noi siamo nella realtà e non nelle favole e, aimè, dobbiamo accettare le cose così come stanno. Devo chiarire subito con Sebastian. Non voglio che stia male per colpa mia. Ma per il momento voglio scartare questo pensiero dalla mia testa e pensare solamente a Chris.

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