Capitolo 13

20 1 0
                                    

<<tranquilla, è tutto sottocontrollo>> esclama Judy con quel suo tono di voce rassicurante. <<sei sicura?>> domando preoccupata io. <<ho paura che qualcosa vada storto.....che non tutto vada come previsto>> dico continuando a camminare da una parte all'altra della mia stanza tant'è che Judy mi prende per una braccio facendomi fermare. Mi fa voltare verso il suo viso e poggia le mani sulle mie spalle. <<riprenditi Jasmijn. Devi stare tranquilla. Penso io a tutto. Se in tal caso qualcosa dovesse andare storto, ti chiamo e tu corri a casa. Adesso, per cortesia, possiamo pensare a ciò che devi indossare per uscire con Chris? Manca mezz'ora>> dice lei. Subito corro verso la cabina armadio e mi ci chiudo dentro. Provo diecimila completi ma niente mi convince. Sono tutti troppo sofisticati. Non mi sento a mio agio con questi. Sbuffo e sconsolata mi siedo sulla poltrona. <<Jasmijn, tutto apposto?>> mi domanda Judy picchiettando le dita sulla ante della cabina. <<no>> esclamo io lamentandomi. <<posso entrare?>> chiede lei. <<si>> rispondo disperata. Così la mia migliore amica entra e si avvicina a me abbracciandomi. <<che cosa succede?>> mi domanda lei tenendo sempre strette le braccia al mio collo. <<non ho niente di decente da mettere. Ho solo questi stupidi vestiti>> esclamo io indignata. <<dai, non dire così, adesso troviamo una soluzione>>. <<no, la sola soluzione è che io disdico l'uscita con Chris>> dico io dispiaciuta. Ci tengo molto, però non posso mica presentarmi nuda. <<no, tu esci. Troveremo una soluzione>> afferma Judy decisa. <<non voglio che tu rinunci all'uscita con Chris, ci tieni così tanto>> esclama lei quasi arrabbiata. <<adesso ti siedi e ragioniamo con calma, tanto abbiamo ancora venti minuti>>. Non ho mai visto Judy così determinata. Mi ha stupito. <<allora, ti ricordi quel completo che ti ho regalato? Quei jeans chiari con quella canotta nera e il cardigan?>> mi chiede lei ritornando lucida. Subito mi si accende la lampadina. <<si, deve stare in fondo all'armadio. L'ho nascosto perché se lo vedeva mamma lo faceva diventare tanti pezzettini di stoffa>> dico io e Judy ride come lo prendo e lo indosso in un secondo. <<wow Jasmijn, se uno schianto>> esclama lei euforica. Sorrido e in effetti non sono niente male. E' proprio vero, le migliori amiche riescono a trovare una soluzione anche nelle situazioni in cui pensavi di essere spacciata. <<grazie Judy>> dico io e ci abbracciamo. Indosso il giubbetto e prendo la borsa infilandoci il cellulare. Apro la finestra e non appena mi siedo sul cornicione. <<Jasmijn, aspetta>> esclama la mia migliore amica. <<dimmi>>. <<prometti che se le cose funzionano con Chris tu non mi dimenticherai mai>> afferma lei guardandomi con sguardo speranzoso. <<cosa? Davvero pensi una cosa del genere? Insomma Judy, io non potrei mai dimenticarmi di te. Sei la persona più speciale che io conosca. Fin da quando ci conosciamo ti sei comportata come una mamma, come una sorella. Mi hai aiutato a capire cosa era giusto e cosa sbagliato. Anche se, ma lo vedo molto difficile, le cose tra me e Chris funzioneranno, tu rimarrai per sempre un pezzo del mio cuore>> dico io sincera. Lei sorride felice e ci abbracciamo. <<in bocca a lupo>> mi augura lei. <<crepi>> rispondo calandomi giù dalla finestra. Cammino a passo svelto verso il giardinetto in cui dobbiamo incontrarci e non appena arrivo, lo vedo in tutta la sua bellezza. Con i capelli biondo scuro disordinati come sempre, lo sguardo basso con una mano in tasca e l'altra che regge la sigaretta. Mi avvicino e <<ciao Chris>> esclamo io timida. <<hey, ciao>> dice lui alzando lo sguardo e sorridendomi. <<sei pronta?>> chiede spegnendo la sigaretta. <<si>> affermo io. <<bene, andiamo>> dice lui. <<si può sapere dove oppure è un posto segreto?>> domando io mentre camminiamo verso la fermata del bus. <<è un posto segreto che scoprirai tra poco>> dice lui. Lo guardo strana. <<ti fidi di me?>> continua. <<certo>>. <<e allora puoi stare tranquilla>>. Devo dire che conoscendolo da quasi tre settimane e sapendo la storia che ha alle spalle è un ragazzo un po' articolare, però questa volta voglio tentare. Lo so che non è il miglior modo di tentare, però c'è qualcosa in me che mi spinge a fidarmi di lui e a tentare questa nuova "esperienza". Scendiamo dall'autobus e ci dirigiamo in un posto a me sconosciuto di Amsterdam. E' completamente isolato tant'è che corrugo la fronte alla vista del nulla. Cammino piano e continuo a girare gli occhi da una parte all'altra rimanendo indietro rispetto a Chris. <<mi spieghi dove siamo? Mi hai portato a far vedere una dimostrazione del nulla?>> domando io. <<ha ha ha, spiritosa. Comunque siamo quasi arrivati>> risponde lui sorridendo. <<okay>>. Continuiamo a camminare fino a quando non ce la faccio più. <<ti prego Chris, dimmi che siamo arrivati>> lo prego io fermandomi e pogginado le mani sulle mie ginocchia. Penso proprio che mi abbia portato a fare una maratona. <<e infatti siamo arrivati>> dice lui sorridendomi. Alzo la testa e....cavolo. Non me lo sarei mai aspettata. Rimango letteralmente a bocca aperta alla vista di questo posto. <<ti piace?>> mi sussurra all'orecchio con voce roca provocandomi mille brividi che scorrono lungo la mia schiena. <<eccome>> urlo euforica. Mi avvicino al cornicione dell'enorme terrazza che affaccia su tutta la città e rimango incantata. Non riesco a non sorridere. E' tutto così magico e bello. Il sole sta tramontando e le poche luci che emana illuminano i punti più belli della città. <<e come mai mi hai portata qui?>> domando io incuriosita. <<abbiamo detto che dobbiamo imparare a conoscerci, così ieri ti ho raccontato un po' del mio passato ed oggi ti ho portato qui, nel mio posto preferito. L'ho scoperto circa cinque anni fa, quando mi sono trasferito. Qui mi sento al sicuro. Mi sento libero. Questo posto è unico. Riesce a farti sentire speciale e importante, almeno a me ha dato questa sensazione dal primo momento che ci ho messo piede>> dice lui tenendo lo sguardo fisso sulla città, mentre io guardo il suo perfetto profilo. I suoi lineamenti delicati e dolci, anche se non si direbbe dall'aria spavalda che ha. All'improvviso si gira ed io riporto subito lo sguardo verso la città. Ho cercato di non farmi accorgere, ma a quanto pare non ci sono riuscita visto che lo sento ridere. Con la coda dell'occhio lo vedo avvicinarsi e lo sento poggiare due dita sul mio mento costringendomi ad alzare lo sguardo. Ci guardiamo di nuovo negli occhi. Per un momento, mi sembra di vivere la scena di ieri. Con una mano sposta una ciocca di capelli dal mio viso ed adesso mi sento davvero in imbarazzo. Sento il suo sguardo bruciarmi sulla pelle. Scommetto di esser diventata tutta rossa e all'improvviso Chris si avvicina alle mie labbra ma io mi sposto. Lui mi guarda dispiaciuto e triste. <<io......io pensavo che anche tu volessi...>> dice lui mentre io sento salire le lacrime agli occhi. <<scusa Chris...scusa>> dico io rivolgendogli un ultimo sguardo e scappando via in lacrime. Corro, corro e corro. Non so dove sto andando. Non so perché sto scappando. Sfinita mi fermo e mi appoggio al muro, scivolando con la schiena e toccando il suolo con il sedere. Mi raniccchio su me stessa e continuo a piangere silenziosamente. Non so perché sto piangendo ma le lacrime sembrano essere indipendenti. Escono da sole dai miei occhi scivolando dalle mie pupille e finendo sulle mie labbra. <<Jasmijn>> esclama Chris frenando all'improvviso vedendomi accasciata con la schiena contro il muro. Mi asciugo subito le lacrime mentre Chris si inginocchia davanti a me. Porta le mani sulle mie guancie asciugando le ultime lacrime rimaste. Sono così delicate e così morbide. <<mi dispiace Chris>> continuo a dire io. <<per che cosa?>> domanda lui. <<per essere scappata così. Io mi sono innamorata di te. Tu mi piaci, e anche tanto, però so anche che i miei genitori non i accetterebbero mai e perciò io ci sto male>> dico dispiaciuta. Lui mi abbraccia e mi accarezza la schiena, poggiando la sua testa sulla mia. E' una sensazione davvero bellissima. Per la prima volta in vita mi sento protetta. Mi allontano e ci guardiamo di nuovo negli occhi. <<Jasmijn, dalla prima volta che ti ho incontrato ho capito che eri una persona speciale perché eri diversa dalle altre. Non ti nascondi dietro maschere di trucco bensì preferisci essere semplice e naturale. Odi metterti in mostra infatti cammini sempre a testa bassa e diventi rossa non appena qualcuno punta lo sguardo su di te. Queste sono le cose che mi hanno colpito più di te. Il tuo essere semplice e originale. Alcune volte mi sono comportato davvero in modo meschino con te e per questo ti chiedo ancora scusa, ma per la prima volta nella mia giovane vita ho incontrato una persona di cui mi sono fidato veramente e a cui ho raccontato per la prima volta il mio passato abbastanza travagliato. Per la prima volta, qualcosa in me è scattato facendomi capire di essermi preso una bella e grossa cotta per te. Alla nostra età non si può parlare di amore, però magari insieme possiamo riuscire a capire cos'è. So che i tuoi genitori non mi accetteranno mai, però io ce la metterò tutta pur di fargli capire che sono cambiato da quello che ero. Però, se tu non ti senti ancora pronta io aspetterò, ma sappi che nessun sentimento cambierà mai verso te>>

Welcome To My LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora