Capitolo 20

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Natale. Il giorno più atteso di tutto l'anno. Il giorno in cui vengono scartati i regali davanti il caldo fuoco del camino. Il giorno che viene passato ognuno con la propria famiglia. Un giorno di gioia, felicità e spensieratezza. Peccato che quest'anno io non lo passi così. Eh già. Dopo aver sentito quelle cose sulla persona di cui sono innamorata da parte di mio fratello, ho rivalutato quest'ultima. Però non riesco a credere a quelle parole. Si è sempre dimostrato sincero e rispettoso nei miei confronti. Ma il problema adesso è: credere a mio fratello o a Chris? Ecco. E' tutta la notte che non faccio altro che pensarci. E' incredibile come delle semplici parole possano sconvolgere l'idea che ti eri fatta di una precisa persona. Nel dubbio piango. Sia dalla delusione che dalla rabbia, almeno fino a quando non sento lo scricchiolio della porta. Mi giro verso quest'ultima e vedo una figura avanzare piano piano. Il pigiama intero a righine bianche e gialle, il suo orsacchiotto per mano e i capelli tutti scompigliati mi fanno subito capire che la piccola Camille è entrata nella mia stanza. <<Jasmijn>> esclama lei con voce assonnata. Asciugo in fretta le lacrime macchiando le maniche di nero a causa del mascara colato. <<Camille, cosa ci fai già sveglia a quest'ora?>> domando io con occhi gonfi e rossi. <<posso stare con te?>> chiede lei avanzando sempre di più verso il letto. Annuisco e la faccio sdraiare accanto a me. Lei si riaddormenta, mentre io soffro le mie pene d'amore. Il cellulare vibra. Lo prendo e noto un messaggio da parte di Chris. Lo apro e "buongiorno amore, spero tu abbia dormito bene. Sono passati ancora due giorni e mi manchi tantissimo. Non vedo l'ora di rivederti. Chiamami non appena puoi. Ho voglia di sentire la tua voce. A presto.......dimenticavo, buon Natale" con un cuore rosso per finire il dolcissimo messaggio. Ma come può essere una persona così dolce e affettuosa, meschina e crudele? No, ho bisogno di parlare con Chris per chiarire questa cosa. Digito il suo numero e dopo un paio di squilli sento quella voce rassicurante e roca bensì assonnata, pronunciare "pronto". <<Chrsi,sono io>> sussurro per non svegliare la creatura che dorme accanto a me. <<Jasmijn amore, come stai? Tutto apposto? E' successo qualcosa?>> domanda lui in raffica. <<si, tutto apposto, o almeno quasi>> rispondo io con voce ferma. <<come quasi? Cos'è successo?>> domando lui preoccupato. E adesso? Come glielo dico? <<bhè, vedi.....mi sono arrivate delle voci non belle su di te>> dico io sentendo un nodo alla gola. <<in che senso Jasmijn?>>. Ha cambiato totalmente tono. Adesso è dubbioso. <<mi hanno detto che non sei la persona che mi hai detto di essere. Ho sentito dire che sei bugiardo, e nemmeno poco Chris>> dico io indignata ma con voce soffocata dalle lacrime. Non lo sento rispondere. Sento solo i suoi respiri pesanti e poi, la linea che cade. Lo provo a richiamare ma niente. Lancio il cellulare sulla poltrona e butto la testa all'indietro, ovvero, sul cuscino e stringo quest'ultimo tra i denti per il nervoso. Mi alzo, mi cambio e scendo giù. Vado in cucina e prendo la nutella dallo scaffale della cucina di nonna, mi siedo sulla sedia e comincio a mangiarne delle cucchiaiate enormi mentre piango. Non so il motivo per cui piango. Piango e basta. Credo di non aver mai gettato così tante lacrime in sedici anni di vita. La cosa continua per circa un'ora fino a quando non sento il cellulare suonare nuovamente. Lo prendo e senza nemmeno guardare chi sia rispondo. Prima che possa pronunciare qualsiasi altra parola sento solo <<esci subito fuori>>. Dalla voce capisco che si tratta di lui. Mi alzo e di fretta e furia mi avvolgo attorno un cardican di nonna ed esco fuori. Me lo ritrovo davanti, con le mani in tasca e lo sguardo fisso su di me. La bocca serrata proprio come la mascella. Mi fa quasi paura. Mi avvicino con lo sguardo basso. <<ciao Chris>> pronuncio io. Lui continua a bruciarmi con lo sguardo. Poi porta le mani sulle mie braccia. <<Jasmijn, guardami negli occhi>> continua lui. Io non lo ascolto. Sento le lacrime salire sempre di più. <<Jasmijn, ti prego>>. Allora alzo lo sguardo e le lacrime cominciano a scendere. Gli occhi che prima erano pieni di ira adesso si rattristiscono allo sguardo delle mie lacrime. <<Jasmijn, non crederai a tutte questa balle che ti raccontano, vero? Insomma, ti ho raccontato la mia storia, abbiamo parlato, ci siamo conosciuti e stiamo imparando ad amarci, a capire che cos'è l'amore. Io non ti mentirei mai>> afferma lui guardandomi fisso negli occhi e asciugandomi le lacrime rimaste sulle guance . In quest'ultimi riesco a vedere la sua sincerità, la vera sincerità del ragazzo che amo. <<Jasmijn, tu sei la ragazza che voglio accanto a me ora e per sempre>> e dopo queste parole porto le mani dietro al suo collo e lo bacio. All'inizio rimane un po' sorpreso, ma poi, mi prende per i fianchi e mi alza. <<sei proprio pazzo. Ti sei fatto tanta strada per chiarire questa situazione>> dico io mentre camminiamo mano nella mano. <<no, non sono pazzo>> afferma lui sicuro. Alzo un sopracciglio. Lui ride e <<sono innamorato>> dopodiché mi bacia. Oh mio dio, non c'è ragazzo più dolce di lui. E adesso che vada all'inferno mio fratello che mi ha rovinato la Vigilia di Natale con tutte quelle balle. Certo, non può essere il ragazzo più fortunato e benestante su questo mondo ma almeno ha un cuore e dei sentimenti.....ma soprattutto, mi ama.

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