Capitolo 16: Guerra Di Vernice

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"Svegliati."

Strinsi forte gli occhi mentre mi tiravo la coperta sopra la testa. Improvvisamente, una folata d'aria fredda mi colpì le gambe nude. Rabbrividii e cercai di coprirmi di nuovo, ma non riuscii a trovare la coperta da nessuna parte. Sbuffai prima di mettermi seduta. Diedi un'occhiata al soggiorno per vedere dove mi trovavo. Già, ancora all'appartamento. Mi passai le mani tra i capelli. Quando guardai a sinistra, vidi Yoongi che sogghignava.

"Anche se ho già apprezzato la vista delle tue gambe dieci minuti fa, alza il culo e mettiti dei pantaloni."

Gli strappai velocemente la coperta di mano e la tenni su come se fossero un paio di vecchi pantaloni. Ultimamente si stava comportando spesso così. Mi stava facendo alzare all'alba semplicemente per prendergli un bicchiere d'acqua. La scorsa notte, dopo aver fatto la doccia, ero così stanca che non avevo neanche avuto la forza di vestirmi completamente. Corsi verso la mia stanza in punta di piedi. Normalmente mi alzavo prima di lui, quindi non avevo programmato che avrebbe potuto vedermi in questo stato.

Tornai nel soggiorno. Catturai il suo sguardo, ma andai dritta in cucina per prepararmi una tazza di caffè caldo. Non riuscivo a credere che Yoongi mi avesse vista in quel modo. Cosa diavolo ci faceva già alzato?! Normalmente mi svegliavo prima di lui. Quando credevo che fosse diventato prevedibile, ecco che mi sorprendeva di nuovo. Come diavolo funzionavano le probabilità?

"Hai mai sparato con una pistola prima d'ora?" Sollevò gli occhi al cielo alla sua stessa domanda. "Ovviamente no."

Lo informai, "In realtà sì. Un paio di volte, ma ho colpito il bersaglio solo una volta."

Sollevò un sopracciglio. "Bersaglio?"

Una parte oscura del mio passato venne alla luce. "Una volta ho cercato di lasciare la casa degli schiavi. Ovviamente non ci sono riuscita finché non sei arrivato tu."

"Immagino che il bersaglio sia stato uno di quei Superiori. Dove lo hai colpito?"

"In testa."

Sembrò impressionato. "Vestiti. Se sparassi più di un colpo, scommetto che prenderesti il bersaglio solo una volta. Il solito colpo di fortuna. Oggi imparerai a sparare come si deve. Sbrigati."

Dato che stavamo andando solo ad un poligono di tiro, non mi truccai e non mi vestii elegante. Tuttavia mi ricordai le parole di Tiffany. Ora ero un Min, ed essendo la moglie di un Gangster, dovevo sempre vestirmi per impressionare la gente. Ma per oggi sarei stata solo Hyemi. Non volevo disegnarmi un'altra faccia con il trucco e quindi optai per la mia.

Uscii con un paio di jeans grigi attillati, una camicia rossa a maniche lunghe e gli orecchini. Però ero obbligata ad indossare il braccialetto di Cartier e anche l'anello di fidanzamento.

Il poligono di tiro era a cinquanta minuti dall'appartamento. Dopo avermi fatto indossare gli occhiali e le cuffie di sicurezza, Yoongi mi si avvicinò mentre un nuovo bersaglio di carta scorreva a qualche metro da me. Mi porse una Glock da nove millimetri, completamente carica. La fissai.

"Fammi vedere come la impugni."

Lo feci.

"Beh, ci sei quasi, ma raddrizza di più le braccia. Allarga i piedi." Quando non li allargai a sufficienza, mi picchiettò leggermente il piede con il suo e lo spinse finché non fu in corrispondenza della mia spalla. Mi disse, "Mira al bersaglio e spara."

Fissai il bersaglio di carta e sparai un colpo. Spalancai un occhio e vidi che non lo avevo nemmeno colpito. Yoongi scosse la testa in modo arrogante. Mi diede un colpetto sulla tempia e mi disse di tenere gli occhi aperti. Lo feci.

ɴᴇʟ ʙᴇɴᴇ ᴇ ɴᴇʟ ᴍᴀʟᴇ || ᴍ.ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora