Capitolo 40: Ritiro In Luna Di Miele

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Io e Yoongi stavamo andando finalmente in luna di miele.

Dico "finalmente" perché, secondo Jin, una coppia sposata ci va normalmente il primo giorno/la prima notte di nozze. Beh, io e Yoongi non avevamo avuto una proposta o un inizio della nostra relazione normale. Potevamo benissimo fare al contrario anche questa faccenda della luna di miele.

A proposito di Jin...

Mi sarebbero mancati tutti e sei i Bangtan, ma avevo bisogno di questa vacanza. Ero abituata a vederli quasi ogni giorno. Eppure... non ne avevo bisogno solo io, anche Yoongi sembrava piuttosto eccitato all'idea.

Ebbi un piccolo attacco di panico al pensiero di prendere un aereo per la prima volta nella mia vita. Yoongi mi tenne la mano per tutta la durata del viaggio e parlò con me riguardo a quello che mi sarebbe piaciuto fare per tenermi la mente impegnata durante il decollo.

Una volta saliti in cielo, non potei fare a meno di rimanere senza fiato per le nuvole che ci circondavano. Sembrava di essere in macchina e guidare tra le nuvole. Jin mi aveva messa in guardia contro la nausea, ma non ebbi problemi. Anzi, il viaggio fu esaltante. Io e Yoongi discutemmo di quello che avremmo voluto fare durante questa luna di miele, come si era corretto Yoongi. Credo che avesse capito che mi piaceva quando la chiamava luna di miele anziché vacanza. Dava l'idea che il nostro matrimonio fosse un po' più normale.

L'atterraggio... Beh, quello non fu così piacevole. Fu burrascoso. Sudai per colpa dell'ansia e strinsi nella mia piccola mano quella molto più grande di Yoongi, così tanto che fece una smorfia. Mi scusai, ma lui dichiarò, da cazzuto Gangster qual era, che non gli avevo fatto male per niente.

Atterrammo all'aeroporto e prendemmo un aereo leggermente più piccolo, fatto per viaggiare sull'acqua. I sobbalzi dell'aereo, più le quattordici coppie a bordo, furono quasi sufficienti a farmi vomitare. Yoongi fece un appunto silenzioso a sé stesso: non portarmi mai in crociera. Dopo avermi spiegato cosa fosse... a me andava benissimo, non salire mai su una nave.

"E io che pensavo che mia moglie stesse diventando una Gangster. Non riesce nemmeno a fare un giro in barca."

Gemetti in preda alla nausea mentre poggiavo la testa contro il finestrino. "Non siamo ancora vicini all'isola?"

"Puoi vederla laggiù. Prova a guardare fuori-"

Spalancai la bocca alla vista dell'isola che veniva verso di noi. "È bellissima!"

Non c'era altro che bianco intorno alle acque blu e cristalline. Alberi di diverse sfumature di verde erano sparsi per tutta l'isola. Riuscivo a vedere alcuni edifici lungo la riva del mare. Era semplicemente stupendo – i colori, l'atmosfera e il panorama.

L'aereo [fortunatamente] cominciò a rallentare sulla superficie dell'acqua, che dall'alto sembrava di un blu profondo. Ma immagino che fosse solo il riflesso, ora era cristallina. Yoongi mi aiutò a scendere dall'aereo per arrivare al molo e non mi lasciò mai la mano, nemmeno quando fui al suo fianco. Non avrei mai pensato che un giorno gli avrei stretto la mano mentre camminavamo, solo per il piacere di farlo. Avevo le farfalle nello stomaco.

Ci accolse un uomo basso e tarchiato con la pelle abbronzata. Mi venne da pensare a come sarebbe stato Yoongi con la pelle abbronzata. Non importava cosa faceva, rimaneva sempre bellissimo. Ma amavo la sua pelle bianca quasi quanto il suo piccolo neo sull'occhio.

L'uomo tarchiato si presentò come Roman. Dialogò con noi come meglio poté, ma nonostante questo, non riuscii a capire una sola parola inglese che pronunciò. Fortunatamente, Namjoon aveva insegnato a Yoongi qualche parola, apposta per questo viaggio. La sua pronuncia era un po' strana, ne sono sicura, ma Roman sembrava non dargli peso. E se lo faceva, lo stava nascondendo bene dietro il suo sorriso accecante.

ɴᴇʟ ʙᴇɴᴇ ᴇ ɴᴇʟ ᴍᴀʟᴇ || ᴍ.ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora