Capitolo 28: Insonne

8.7K 431 84
                                    

Dal giorno della cena, non riuscii a dormire molto. Ci avevo provato, davvero. Ma ogni volta ripensavo al sangue di Hyuna... ai colpi di pistola che tuonavano attraverso la stanza. Pensavo a come avevo dovuto mentire a Hyuna riguardo gli altri membri delle 4Min. A come erano tutte morte quella notte. Tutto ciò mi riportava alla mattina dopo, quando avevo saputo che Sunny delle SNSD era deceduta. Le avevano sparato al petto. Gli sforzi di Yuri per salvarla erano stati inutili. Era morta sul colpo.

Onestamente, quella notizia mi aveva rattristato. Non avevo pianto, al contrario di come avevano pensato alcuni dei ragazzi. Avevo chiamato Seohyun per sapere come stava. Volevo andare da lei, per farle le mie condoglianze di persona, specialmente a Taeyeon. Ma Yoongi non mi aveva lasciata andare. Era passata solo una settimana dalla sparatoria. Aveva detto che ci sarebbe voluto ancora qualche giorno per far calmare le acque.

Yoongi non era a conoscenza delle mie recenti abitudini del sonno. Beh, della sua mancanza, a dire il vero. Non sapeva che mi svegliavo sudando freddo e qualche volta anche per la mancanza d'aria. Il terrore affliggeva i miei incubi, peggio di quanto avesse fatto la prigione degli schiavi. A volte le urla mi tenevano sveglia e continuavo a fissare le pareti grigie della mia stanza. Sapevo bene che tutto questo poteva scatenare in me quello di cui mi ero felicemente sbarazzata.

Stanotte, gli attacchi di panico sarebbero potuti tornare.

Mi alzai dal letto in punta di piedi e mi diressi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Per rinfrescarmi, arrotolai le maniche della mia maglietta verde a maniche lunghe. Un piccolo sorso d'acqua fredda mi bruciò la gola. Chiusi gli occhi mentre mi tamponavo la fronte con il dorso della mano. Feci dei respiri lenti e profondi, ma sembrava non funzionare. Le lacrime cominciarono a pungermi gli occhi.

Mi fermai di fronte alla porta di Yoongi. Le mie dita si strinsero intorno alla maniglia. Chissà se era sveglio?

Scossi la testa. Non lo avrei disturbato.

Presi un altro sorso d'acqua e gettai via il resto dato che cominciavo a sentire il petto più leggero. Poi rimasi lì in piedi – ripensando di nuovo a tutto. Al fatto che se non fosse stato per l'urlo di Taeyeon, nessuno si sarebbe accorto che le Red Velvet stavano per attaccare. Yeri avrebbe ucciso Yoongi.

Sarebbe successo.

Mi affrettai verso la mia stanza, così da poter strisciare nel mio letto e soffocare da sola nell'oscurità della mia camera. Ma non riuscii a farlo. Mi fermai per appoggiarmi al muro. La mia schiena scivolò verso il basso, strisciando contro la parete. Nella mia testa avevo l'immagine della schiena di Yoongi che si dissolveva. Come se mi stesse lasciando, scomparendo nel nulla.

Mi tappai la bocca quando mi uscì un singhiozzo. Non potevo svegliarlo per questa ridicola seccatura. Aveva sempre odiato i miei attacchi di panico. Svegliarlo per fargli sentire che ne stavo avendo uno alle due del mattino? Di sicuro non gli avrebbe fatto piacere.

"Calmati, Hyemi. Calmati."

L'ansia non se ne va mai via per davvero. Adesso l'avevo capito. Ci sarebbero sempre state delle cose che mi avrebbero stressato. In questo mondo c'era di sicuro qualcuno che poteva capire perché questi ultimi giorni erano stati così difficili per me. Avevo creduto davvero che gli attacchi di panico fossero andati via. Ero stata così felice di non averli più avuti.

Questo mi fece venire voglia di piangere ancora di più.

E lo feci.

Sapevo che potevo sembrare ridicola. Lo sapevo. Lo sapevo davvero. Sembrava che il mondo mi stesse crollando addosso, soffocandomi. Nascondere la testa tra le ginocchia non mi aveva mai aiutato, ma quella notte decisi di provarci comunque. Non funzionò. Odiavo ogni millisecondo di quegli attacchi. Mi facevano sentire impotente. L'unica sensazione che non volevo più provare.

ɴᴇʟ ʙᴇɴᴇ ᴇ ɴᴇʟ ᴍᴀʟᴇ || ᴍ.ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora