Capitolo 25: Lui Ancora Non Lo Sa

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Yoongi aveva due costole rotte – una per ogni lato del corpo. Se ne andava in giro piuttosto bene per qualcuno che aveva due costole rotte. Almeno finché non incappavamo in una buca o un dosso in mezzo alla strada. A quel punto ringhiava a chiunque stesse guidando. Per fortuna non avevo la patente, quindi non ero io a pigliarmi le maledizioni. Solo il nostro guidatore, Namjoon.

Ad un certo punto, mi afferrò il braccio. Non per la rabbia o per la frustrazione, come faceva prima. Ma per il dolore. Chiesi a Namjoon se poteva guidare un po' più piano e lui cercò di diminuire la velocità. La mano di Yoongi mi lasciò il braccio quando arrivammo nel parcheggio del nostro appartamento. Tentai di aiutarlo a scendere dalla macchina, ma fu difficile visto che era molto più grosso di me. Anche quando J-Hope cercò di aiutarmi, continuai a sorreggerlo per farlo scendere dalla macchina. Una volta fuori, mi appoggiai contro l'auto.

"Sei più pesante di quanto pensassi," dissi. "A guardarti sembri così delicato."

"Sì, beh, potrei dire lo stesso di te."

Whoa, whoa, whoa, whoa. "Mi hai appena chiamato grassa?"

"Solo il tuo culo."

Arrossii. "Mi hai guardato il culo?"

"Qualche volta."

Arrossii così tanto che mi andarono a fuoco le orecchie.

Jimin ridacchiò. "Chi l'avrebbe mai detto che Hyung fosse un pervertito?"

Mi guardai il culo, solo per curiosità. Non ci vedevo niente di eccezionale.

Una volta nell'appartamento, Jimin aiutò Yoongi a stendersi nel letto senza alcuno sforzo. Mentre gli chiedeva se avesse bisogno di qualcosa, Jungkook gli rimboccava le coperte. Era bello vedere Yoongi che si lasciava aiutare non solo da una, ma addirittura da due persone. Ultimamente non stava rifiutando di farsi aiutare. Lo notai quando lasciò che Jin gli portasse una tisana calda. Era davvero una mamma per tutti loro. Anche per Yoongi, che odiava le tisane medicinali.

Mentre si ammucchiavano fuori dalla stanza, sentii Namjoon dire che per quella notte avrebbero potuto dormire nel soggiorno. In questo modo nessuno avrebbe attaccato Yoongi mentre era ferito. Dato che gli attacchi erano diventati più frequenti, non voleva correre rischi. Sorrisi a me stessa. Quel Namjoon che litigava sempre con Yoongi... Quel Namjoon che detestava quel pallido psicopatico perché si comportava come se fosse lui il Leader della Gang, adesso era preoccupato per Suga.

"Davvero stanno pensando di rimanere qui?"

Guardai il ragazzo che stava borbottando nel letto riguardo la paranoia dei suoi membri. "Sono solo preoccupati per te."

"Non dormirai nella tua stanza con loro in casa."

"Suppongo di dover dormire nella vasca da bagno?" Chi stavo prendendo in giro? Mi avrebbe fatto davvero dormire lì! Non avrei dovuto dargli quella idea...

"No, resterai qui."

Arrossendo, gli lanciai un'occhiataccia. "Sul serio stai cercando di approfittarti di me con due costole rotte? Le tue mani sono guarite da poco."

Yoongi sbatté le palpebre, visibilmente confuso. Poi ghignò. "Non ho mai detto che dobbiamo condividere il letto o che ho intenzione di usare le mani. Ma se è quello che vuoi..."

"Non dormirò qui."

"Potrò anche avere le costole rotte, ma non pensare che non ti costringerò a stare qui."

Costringermi? M'irrigidii. Avevo sentito quella parola fin troppe volte. Ogni volta che un Superiore si era avvicinato troppo per i miei gusti, con dei modi che non avevo apprezzato. Modi che mi facevano venire da vomitare.

ɴᴇʟ ʙᴇɴᴇ ᴇ ɴᴇʟ ᴍᴀʟᴇ || ᴍ.ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora