Capitolo 15: Proiettili Insanguinati

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Non avrei mai pensato che quel giorno sarebbe arrivato così presto. Era un'ordinaria giornata invernale. Seohyun era venuta a casa mia per parlare di lei e Luhan. Voleva che le dessi un consiglio, se andare o meno all'appuntamento con lui. Dopotutto lui viveva in Cina. Come avrebbero fatto a vedersi? Lo capivo, ma ricordavo anche il bagliore negli occhi di Luhan e il rossore sulle sue guance ogni volta che era vicino a lei.

Poi Yoongi spalancò la porta. Si raddrizzò quando la vide. Seohyun, che sedeva lì accanto a me, sbatté semplicemente le palpebre. Lui le intimò di uscire dall'appartamento. Seohyun afferrò la borsetta, mi disse di richiamarla e poi uscì. Non appena la porta si richiuse, Yoongi collassò sul pavimento. Mi precipitai verso di lui, allarmata.

"Yoongi?"

Si tenne il fianco. Si guardò la mano e io vidi del sangue. "Chiama Namjoon."

Afferrai il telefono nella sua tasca e cliccai sul numero del suo Leader. Non mi ero nemmeno resa conto di essere preoccupata finché non balbettai, "N-Namjoon?" Lui mugolò. "Sono Hyemi." Poi si accorse del tremolio nella mia voce. "Non lo so. Sta sanguinando."

Disse agli altri di sbrigarsi e di muovere il culo. "È vivo?"

"Sì."

Yoongi tossì e poi urlò per il bruciore che gli causò alla ferita.

Namjoon domandò, "Cos'è successo?"

"N-Non lo so. Non riesce a parlare per il dolore. Non voglio spostarlo. In realtà non so nemmeno se posso farlo."

"Okay, ecco quello che devi fare. Jin," lo chiamò. "Jin, vieni qui. Hyemi, metto il telefono in vivavoce. Voglio che tu faccia lo stesso." Lo feci. "Riesci a vedere la ferita?"

"N-No, sta solo sanguinando." Iniziai a piangere. "Namjoon, sta s-sanguinando e n-non so cosa fare..."

"Calmati. Se ti agiti lo farà anche lui e andrà in stato di shock," disse Jin. "Devi solo dare un'occhiata alla ferita."

Yoongi lo sentì e s'indicò la maglietta. Cercai di tirarla su, ma si era appiccicata alla pelle e lui sibilò per il dolore. Mi guardai intorno prima di notare il set culinario sul bancone della cucina. Afferrai un paio di forbici per tagliargli la maglietta. La stoffa si aprì e vidi la ferita.

"Gli hanno sparato," cominciai a piangere più forte. "Cosa cazzo devo fare?! Non ho mai curato una ferita da proiettile! Jin, co-cosa devo fare?!"

"Trova qualcosa e premigliela sulla ferita," mi disse Jin. "Devi fermare l'emorragia. Gli farà male, ma devi farlo. Mi hai sentito, Hyemi?"

"S-Sì."

"Vedi il proiettile?"

Mi sfilai velocemente la maglietta, l'appallottolai e gliela premetti sul fianco. "Sto premendo. E adesso?" Poggiai il telefono per terra, accanto a noi. "Jin?"

"Vedi il proiettile?"

"Non lo so. C'è qualcosa lì, ma non so cosa. C'è troppo sangue."

"Okay. Ho bisogno che tu tenga sveglio Suga finché non arriviamo. Puoi farmi questo favore?"

Abbassai gli occhi per guardare Yoongi. "Ci... Ci proverò."

"No, devi farlo. Se lo fai svenire, potrebbe non svegliarsi. Mai più."

Ricominciai di nuovo a piangere. "In questo momento non ho bisogno di sentirmi dire una cosa del genere, Jin!" Guardai Yoongi. Gemette e poi tossì. "Yoongi...?"

Gemette di nuovo e poi ansimò, "Cosa?"

"...Non lo so. Volevo solo assicurarmi che stessi bene." Gettai un'occhiata alla sua ferita sotto la mia maglietta.

ɴᴇʟ ʙᴇɴᴇ ᴇ ɴᴇʟ ᴍᴀʟᴇ || ᴍ.ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora