Capitolo 15 - Ingenuità

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Durante la ricreazione, Melany rimase seduta al suo posto, sorridendo stupidamente, troppo presa dallo scambio di messaggi con Ren

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Durante la ricreazione, Melany rimase seduta al suo posto, sorridendo stupidamente, troppo presa dallo scambio di messaggi con Ren. Ormai era entrata in quella fase dell'amore in cui comportamenti strani e inquietanti sono all'ordine del giorno. Il suo cervello era completamente fuso, andato, e non avrebbe mai immaginato di poter provare sentimenti tanto forti per un ragazzo, soprattutto in così breve tempo. 

Eppure, lui, con il suo carattere e i suoi modi di fare un po' particolari, era riuscito a catturare tutto il suo interesse. Per questo desiderava passare con lui più tempo possibile, nonostante temesse di risultare troppo appiccicosa, ma si era accorta che a Ren non dispiaceva poi tanto.

«Mi fai senso» sentenziò Risa, seduta di fianco.

«Anch'io ti voglio bene, Risa» rispose Melany senza staccare gli occhi dal telefono.

«Se avessi saputo che eri una tipa romantica a livelli diabetici, non ti avrei mai permesso di sederti accanto a me» disse simulando un brivido.

«Ma dai, che ho fatto di tanto sconvolgente? Sto semplicemente mandando dei messaggi» ribatté lei guardandola e sorridendo.

«È questo, vedi? Questo sorrisino da ebete. Datti una svegliata! Cosa sei? Una ragazzina alla sua prima cotta?» rispose Risa alzandosi dalla sedia e puntandole il dito contro, inorridita. 

La ragazza le rivolse un'espressione indispettita. «Vorrò proprio vedere, se e quando ti fidanzerai tu, come ti comporterai» borbottò Melany tornando a guardare il telefono. La conversazione con Ren era finita, ma le piaceva rileggere i messaggi.

All'improvviso Risa si risedette, rimanendo dritta sulla sedia, composta, come fosse sull'attenti.

«Che c'è?» chiese Melany perplessa, poi voltò il capo per vedere dove finiva lo sguardo dell'amica. «Ahh, that's why. Arriva il tuo Irvine!» mormorò la ragazza con sorriso malizioso. Era davvero cotta di lui e in sua presenza sembrava un'altra persona.

«Magari fosse mio. Non hai idea di quanto mi faccia sangue!» esclamò Risa con voce languida, piena di desiderio. 

Melany scoppiò in una fragorosa risata. «Mi fai morire, Risa! Ti piace proprio, eh?» ridacchiò, asciugandosi una lacrima con il dorso dell'indice.

«Oh, si ride qui. Posso partecipare anch'io? Sono curioso» disse Irvine, fermo davanti alle ragazze. Melany sussultò spaventata, temendo che avesse sentito le sue parole e l'osservò sconcertata. Non sapeva cosa dire, anche un po' imbarazzata dai suoi occhi sorridenti che sembravano studiarla, poi si voltò a guardare Risa, sperando che lei non fosse arrabbiata per la sua involontaria gaffe, tuttavia la compagna si presentò catatonica con sguardo fisso e svenevole puntato sul ragazzo. Fece del suo meglio per trattenere un'altra risata, ma alla fine scoppiò lasciandosi completamente andare all'ilarità del momento.

«Mi dispiace, Irvine, ma sono cose da donne. Ti inseriamo nel prossimo scambio di battute, ok?» rispose Melany cercando di ricomporsi dopo gli spasmi della risata e subito si accorse che il ragazzo sembrava rimasto imbambolato a guardarla. Dal suo viso sparì ogni segno di allegria sostituita dall'imbarazzo. «Ehm... Irvine?» chiamò agitando una mano in direzione del suo viso e lui tornò in sé, scuotendo leggermente la testa, come se si stesse risvegliando da un sogno a occhi aperti.

Come una farfalla [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora