«Quindi, mi perdoni?» chiese Becca a mani giunte.
Non appena Ren aveva lasciato la sua casa, a cena conclusa, Melany aveva inscenato una sfuriata da premio Oscar; l'amica era sempre stata una gran chiacchierona, e forse era per quello che andavano tanto d'accordo, ma non si sarebbe mai aspettata che potesse sfuggirle un argomento del genere.
«Solo perché sono riuscita a tranquillizzarlo» replicò, guardando sul cartellone degli avvisi il tempo rimasto prima dell'arrivo del convoglio che stavano aspettando. Erano arrivate in stazione in orario, ma il treno portava alcuni minuti di ritardo.
«E perché ti è rimasto appiccicato tutta la sera» commentò Becca con malizia e Melany, arrossendo, la guardò di sfuggita.
«Sì, beh, anche per quello...» sussurrò, distogliendo lo sguardo e ripensando a come Ren aveva sempre cercato la sua mano. «C-Comunque, se vuoi che metta da parte l'accaduto, dovrai parlarmi di lui» aggiunse, accomodandosi su una panchina.
«Lui?» ripeté confusa l'amica, ma lo sguardo di sufficienza che la compagna le rivolse non ammetteva fraintendimenti. Si sedette accanto a lei, sospirò e chiuse gli occhi. «Si chiama Simone e ha ventisei anni» disse, concludendo subito la brevissima presentazione.
«E...?» incalzò Melany, curiosa e smaniosa di poter conoscere altri dettagli.
Becca riaprì gli occhi e si volse a guardarla. «Ed è il professore tirocinante della nostra classe» confessò, scatenando nell'amica un'espressione sbigottita e incredula.
«Stai scherzando?! Ma come...? Cioè, un professore! Becca!» schiamazzò in preda al panico. Aveva compreso che la situazione fosse delicata, ma non così tanto!
Becca aveva avuto altri fidanzati e, considerando il suo carattere calcolatore e precisino, esigeva il controllo di ogni relazione; perciò, venire a conoscenza di una notizia del genere la disorientò del tutto. Se fossero stati scoperti i rischi sarebbero stati alti per entrambi.
«Beh, tu ti sei fidanzata con un teppista ...» mormorò Becca, distogliendo lo sguardo.
«Che cavolo c'entra? E poi non è un teppista... e comunque: un professore?! Per questo non mi dicevi niente» considerò, scivolando sulla panchina per avvicinarsi all'amica.
«All'inizio non sapevo come sarebbe andata a finire e non volevo dirlo a nessuno per non essere condizionata dai giudizi» spiegò a disagio, perdendo lo sguardo nei binari davanti a sé.
«E secondo te io ti avrei giudicata?» domandò Melany indispettita, incrociando le braccia al petto.
L'amica si volse a guardarla con una smorfia di sufficienza. «Forse non hai fatto caso alla reazione che hai appena avuto».
«E allora? Lo sai che io schiamazzo sempre come una ragazzina, ma quello che m'interessa davvero è la tua serenità. Avrei voluto esserti vicina nel periodo in cui ti sei sentita insicura; indubbiamente parlarne con qualcuno ti avrebbe aiutata, invece di affrontare la situazione da sola. A questo punto mi fai sentire in difetto perché io di Ren ti ho parlato, anche quando temevo che potesse diventare mio fratello, ma non ho pensato neanche per un secondo che mi avresti giudicata» confessò, lasciandosi distrarre dal fischio che annunciava l'arrivo del treno.
Le ragazze si alzarono e subito Becca l'abbracciò. «Hai ragione, Melly, mi dispiace! Mi sono sentita molto felice quando hai deciso di parlarmi dei tuoi sentimenti perché temevo che la distanza avrebbe rovinato il nostro rapporto. Ti prometto che, tornata a casa, ti telefonerò e ti racconterò tutto quanto» disse stringendola a sé.
Melany ricambiò il suo abbraccio e le rivolse un sorriso, accompagnandola verso il treno.
«E adesso va' dal tuo Ren» ridacchiò l'amica ammiccando, salendo gli scalini.
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Come una farfalla [Completa]
RomanceUn incontro inaspettato attende Melany Rose nella nuova scuola. Nessuno dovrebbe conoscerla, eppure lui sa il suo nome. Ma chi è? Ha degli amici, poco raccomandabili, ma preferisce star solo; non torna a casa dopo la fine delle lezioni; passa il tem...