Grazie all'aiuto di Risa, alla quale aveva deciso di non raccontarle dell'appuntamento, scoprì che il parco si trovava a soli dieci minuti da casa sua. Per tutto il giorno si era sentita come una scolaretta in attesa della gita e passò un sacco di tempo a scegliere cosa indossare, atteggiamento insolito per una come lei che non prestava particolare attenzione all'abbigliamento. Alla fine, preferì optare per un vestitino in maglina viola, su un paio di leggings neri e stivaletti con il tacco; non si fece mancare anche un po' di trucco, fondotinta, mascara e lucida labbra. Era troppo su di giri e desiderava che tutto fosse perfetto. Dopo essersi pettinata i capelli uscì di fretta dal bagno, senza prestare attenzione allo sguardo indagatore della madre.
«Dove stai andando?» le domandò la donna seguendola nella sua stanza.
«Esco» rispose Melany prendendo il lungo cappotto nero dall'armadio, mai messo da quando avevano traslocato. Desiderava apparire più elegante del solito.
«Non mi dirai che hai un appuntamento!» ironizzò sua madre, ridacchiando.
Melany si voltò a guardarla e sbarrò gli occhi nel vedere la sua reazione beffarda. «Esatto. Ho un appuntamento» rispose, infilando il soprabito e prendendo la borsa.
La donna rimase a bocca aperta e la guardò stupita. «Come? Ma... con un ragazzo? Un ragazzo vero?!» domandò isterica, con le mani giunte in preghiera e gli occhi che sembravano spargere stelline luminose.
Il volto della ragazza si fece ancora più indispettito. «Che cosa vuol dire "un ragazzo vero", scusa? Certo che esco con un ragazzo! Ti sembra così strano? Roba da matti...» borbottò Melany scocciata, avviandosi verso l'ingresso con passo pesante e poco aggraziato.
«No, è che... adesso devi raccontarmi tutto!» schiamazzò sua madre rincorrendola.
«Mamma, sto uscendo. Ne parliamo dopo» ribatté lei aprendo la porta.
«Aspetta... non sarà che ieri, quando ti ho telefonato, eri con lui?» domandò la donna incredula e Melany arrossì senza controllo.
«Ciao!» gridò e sbatté la porta. Da fuori, Melany tirava verso di sé la maniglia perché sua madre stava tentando di aprire la porta e sapeva che le avrebbe fatto perdere una marea di tempo con le sue domande moleste.
«Mellyyy, tesorooo! Parla con la mamma!»
«Smettila, mamma! Sono in ritardo. Non mi seguire!» ribadì lei e, con un grande scatto, si precipitò fuori dal portone.
Forse non era stata una buona idea quella di rivelarle del suo fidanzamento in un momento del genere, ma, se avesse negato, le spiegazioni sarebbero state ancora più complicate. Melany si sistemò la borsa sulla spalla, prese il telefono dalla tasca e vide l'orario: erano le sei e dieci minuti. "Manca pochissimo" pensò e sorridendo si avviò verso il luogo dell'incontro.
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Come una farfalla [Completa]
RomanceUn incontro inaspettato attende Melany Rose nella nuova scuola. Nessuno dovrebbe conoscerla, eppure lui sa il suo nome. Ma chi è? Ha degli amici, poco raccomandabili, ma preferisce star solo; non torna a casa dopo la fine delle lezioni; passa il tem...