«Allora io mi occupo della preparazione del tiramisù, ok? Tanto l'ho già fatto altre volte... mi pare» disse Claudia, canticchiando per la cucina ed esibendo il suo nuovo grembiule con motivo floreale.
«Fa' come ti pare...» borbottò Melany accasciata con la fronte sul tavolo, sotto cui stava maldestramente pelando le patate buttandone le bucce nel cestino posizionato fra le gambe.
Becca era arrivata in città intorno alle due del pomeriggio, rinunciando al suo record di presenze scolastiche pur di vedere l'amica in quel giorno speciale. Giunta in stazione era stata accolta da Melany con l'entusiasmo di un bradipo morto e un pressante abbraccio accompagnato da un sussurro che non aveva subito compreso: "In fondo ti voglio tanto bene" le aveva detto.
Nelle ore successive alla ricreazione, dopo che Ren l'aveva lasciata vicino alla porta della sua classe senza dire una parola, aveva lottato contro se stessa per cercare una soluzione che non lasciasse scontento nessuno; tuttavia, non voleva abbandonare l'amica che si era messa in viaggio apposta per passare del tempo con lei. Alla fine, aveva concluso che la cosa migliore sarebbe stata lasciare le cose così com'erano state programmate.
«Amica mia, sei ridotta male se lasci tua madre trafficare in cucina. Sei sicura di quello che fai?» domandò Becca, prendendo la patata che aveva finito di sbucciare dalle sue mani per poi passargliene un'altra.
«Sì, cioè no... più o meno...» farfugliò drizzandosi con la schiena, che appoggiò alla spalliera della sedia. Poi, con sguardo perso, riprese a svolgere il compito assegnatole.
«Non mi riferisco a Claudia, ma alla decisione di non vedere il tuo ragazzo, stasera» specificò lei rivolgendo uno sguardo sofferente verso la donna, sorridente mentre inzuppava completamente i savoiardi nel caffè.
Melany la guardò per un attimo, poi tornò a fissare la patata che reggeva in mano. «Posso vederlo domani a scuola, non è una tragedia» mormorò alzando le spalle.
«E questo a chi l'hai detto? A me o a te stessa?» incalzò l'amica con sufficienza, poi le levò l'ortaggio di mano. «Se è questa la decisione che hai preso, basta deprimersi e va' a controllare tua madre prima che combini un disastro, se già non è successo!» aggiunse, aiutandola ad alzarsi per spingerla verso la donna.
Melany ciondolò poco convinta, ma osservando lo scempio realizzato da Claudia nella composizione delle porzioni del dessert, si rianimò per rimproverarla e istruirla.
Becca sorrise rivedendo l'amica riacquistare un po' di forze, ma sapeva che quello non sarebbe bastato a renderla felice: in fondo era il suo compleanno è meritava di esserlo. Di soppiatto, si allontanò dalla cucina entrando nella stanza di Melany, si guardò intorno e trovò il telefono della ragazza sul letto. Lo prese fra le mani, sbloccò la schermata iniziale e visualizzò le chat.
Scrisse il messaggio spiando il corridoio dalla porta socchiusa, per assicurarsi che l'amica non la cogliesse in flagrante.
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Come una farfalla [Completa]
RomanceUn incontro inaspettato attende Melany Rose nella nuova scuola. Nessuno dovrebbe conoscerla, eppure lui sa il suo nome. Ma chi è? Ha degli amici, poco raccomandabili, ma preferisce star solo; non torna a casa dopo la fine delle lezioni; passa il tem...