Capitolo 39 - Di che cos'hai paura?

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Melany e Ren erano fermi da qualche minuto di fronte al portone dell'appartamento mentre lei cercava nervosamente la chiave giusta nel mazzo. Si sentiva molto tesa e quando inserì la chiave nella toppa si bloccò senza girarla. E se non fossero stati d'accordo? Se gli chiedessero di lasciarsi? Non ci voleva pensare.

«Cosa c'è?» domandò Ren alle sue spalle, perplesso, e lei sussultò.

«N-Niente...» mormorò e, scuotendo la testa per scacciare i pensieri negativi, aprì il portone.

Subito lui la prese per mano conducendola all'interno, si voltò a guardarla e le accarezzò il viso con l'altra. «Di che cos'hai paura? Siamo insieme, no?» disse sorridendo, puntando gli occhi nei suoi.

Melany si sentì sollevata, libera dal macigno che la stava schiacciando. Di cosa si stava preoccupando? Con Ren al suo fianco sarebbe andato tutto per il meglio.

I ragazzi non fecero in tempo ad avvicinarsi alla porta di casa che subito Claudia l'aprì, mostrandosi stupita di vederli mano nella mano.

«Finalmente! Entrate, su!» esclamò la donna e i due mossero qualche passo in casa, richiudendo la porta dietro di loro.

Nel corridoio, oltre a Claudia, c'erano anche Giorgio e Cecile che, non appena li videro, li osservavano sorpresi di trovarli insieme. Melany, per un attimo, presa dall'agitazione tirò indietro la mano che stringeva quella di Ren, ma lui aumentò la presa perché non riuscisse a muoverla rivolgendole uno sguardo irritato, a cui lei rispose con uno di scuse.

«Eravate insieme?» chiese Giorgio, avanzando verso di loro a braccia conserte.

«Sì» rispose Ren con decisione.

Suo padre distolse lo sguardo da loro rivolgendolo prima a Claudia e poi a Cecile, infine tornò sui ragazzi. «Non voglio fare giri di parole: abbiamo preso una decisione. Io e Claudia ci...»

«Aspetta, tesoro!» lo interruppe Claudia poggiando una mano sulla sua spalla, poi si volse verso la figlia. «Melly, vorrei che fossi sincera con tua madre. Che cosa vorresti che faccia?» aggiunse con un sorriso incerto.

Melany la fissò in silenzio per qualche secondo, poi strinse ancor più forte la mano di Ren, sapendo che quello che stava per dirle avrebbe distrutto la sua felicità.

«Mi dispiace, mamma, ma sono davvero innamorata di Ren. Ho bisogno di lui e, a costo di essere egoista, desidero che resti al mio fianco. Quando siamo insieme mi sento felice, come non mi era mai capitato, e non posso accettare di diventare sua sorella perché per me è molto di più, lo è sempre stato» dichiarò, sentendo il cuore tramare d'emozione.

Ren avvicinò la mano della ragazza al viso per baciarne le nocche, poi le rivolse un dolce sguardo carico di felicità per quelle parole, ma soprattutto perché sarebbero state le stesse che avrebbe usato lui.

Claudia osservò il modo in cui si stavano guardando, dolce, amorevole, comprendendo ancor di più che il loro non era un semplice rapporto fra liceali, ma, come lei stessa aveva ammesso, qualcosa di davvero intenso che non capita a chiunque. Fu felice di vedere la figlia sorridere dal profondo del cuore e sapeva di dover proteggere la sua serenità prima di qualunque altra cosa. Schiuse le labbra pronta a replicare, ma venne preceduta dalla profonda voce di Giorgio.

«Noi ci sposeremo» sentenziò l'uomo con tono autoritario, innescando in Melany un sussulto e in Ren uno sguardo di sfida.

«Ma, caro...» mormorò Claudia.

«Tuttavia, questo non vuol dire che voi non possiate stare insieme» aggiunse Giorgio, destando stupore in tutti i presenti.

«Come?» esclamarono all'unisono i due ragazzi, confusi e spiazzati da quell'affermazione improvvisa.

Come una farfalla [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora