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Lo chiedo anche qui, voglio fare una storia etero mi consigliate su chi farla? (Ps la voglio fare tra un personaggio sconosciuto è uno youtuber) la maggior parte mi avete detto su Sascha, vediamo ;)

Nella valigia c'erano varie scartoffie e sotto di esse, si presentavano varie armi.
-se usi il coltellino, attento a non lasciarlo in giro, se usi la pistola, devi usare un solo colpo, o chiamano la polizia al solo sbaglio, e in piú devi usare il silenzioso, se usi la corda, attento a non fare rumore, e prendila al collo, esattamente sotto al mento, si strozzerà piú in fretta.- rimasi spiazzato da tutto quelle descrizioni, lei come faceva a sapere tutte 'ste cose?!

-hem... dammi il pugnale, cercheró di non lasciare tracce.- lei sorrise e mi diede l'arma per poi augurarmi buona fortuna. Ma no, quello che dovevo fare non lo avrei mai fatto da solo e per di piú quella notte.
Ok, sono psicopatico ma hey il cervello ce l'ho anch'io.

"Ho dei dubbi su questa cosa...- zitta scrittrice, zitta. Vedete? Io l'ho detto che sono pazzo con chi ho appena parlato?

Vabbé, torniamo alla storia, ero al bel vedere della cittá, appoggiai i miei gomiti sopra la ringhiera e mi porta la sigaretta alla bocca guardando il panorama. Me lo stavo godendo, la mia mente era convinta che era l'ultima volta, dopo l'omicidio, mi avrebbero portato in carcere.

E se stefano lo avesse scoperto? Non avrei mai avuto il suo amore... o magari sarei diventato il Joker e lui la mia Harley, l'avrei buttato di sotto e i suoi capelli sarebbero diventati bianchi blu e rosa... beh non è una brutta idea, potremmo essere il re e la regina di Gotham, ma devo smettere di farmi le pippe mentali. E si Stefano farebbe da Regina, ve lo dico subito.

A farmi compagnia nei miei pensieri fu proprio lui che si appoggió alla ringhiera con me.
-dov'eri?- il marciapiede dietro di noi era desolato, erano le 2 di notte ma non avevamo sonno.
-non sono fatti tuoi.- feci sarcastico procurandogli delle domande.

-mi spieghi che ti succede? Pare che mi odi cosa ti ho fatto?- mi girai e lo guardai negli occhi, quasi spaventandolo.

-magari sono solo incazzato per la missione. Se tu non ti saresti messo a scopare la tua troia da mattina a sera, venivi anche tu in missione e potevamo avere milioni di euro in piú.- dissi tutto d'un fiato, rispettando quello che mi aveva detto Lorenzo, dovevo essere duro.

Lui sembrava impassibile, e mi passó la bottiglia di birra che aveva in mano. Buttai la sigaretta, e mi sedetti a terra, poggiando la schiena su un muretto e bevendo dalla bottiglia.
Guardavo a terra, e lui era appoggiato alla ringhiera, ancora, ma non lo guardavo, non ci riuscivo.

Ad un certo punto, dal nulla sentii la canzone dei Twenty One Pilots, Heathens. Azzeccata, per quel momento direi, Stefano sapeva i miei gusti musicali e in quel momento le mie canzoni mi servivano molto. Appoggió la schiena sul mio petto e si sedette tra le mie gambe aperte canticchiando la canzone.

All my friend are heatens take it slow.
Wait for them to ask you Who you know... please don't make any sudden moves...

Le canzoni dei TØP avevano un sognificato profondo, ma difficile da comprendere e in quel periodo era l'unica cose che mi aiutava.
-welcome to the room of people...- lo bloccai, quel momento di pace non me lo doveva rovinare.

-è inutile non sai l'inglese.- accesi l'ennesima sigaretta e lo vidi alzarsi, avevo rovinato tutto, bene.
-torno subito.- disse semplicemente e se ne andó. Senza dare spiegazioni, senza una ragione. Stefano doveva fare tutto senza una fottuta ragione e ció mi irritava.

Decisi di seguirlo, tanto dopo mi avrebbe comunque odiato...

Lo corto ma non volevo lasciavi senza capitolo, mi impegneró molto in questi giorni a scrivere perchè sono iniziate le vacanze di pasqua :)....

Si scrive con la q vero? Ahaha LOL

Assassin|| Saschefano/Pietrenzo [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora