8.

378 42 7
                                    

La ragazza del telegiornale inizió a dire le varie notizie che passavano per il giornale, ma quando finimmo la cena, ancora non parlavano dell'assassinio. Ci sedemmo attorno alla televisione ma io non potevo andarmene. Ormai era fatta.

-Svelata l'identità di quattro youtuber italiani. I fan aspettano risposte e le domande sono sempre di piú. I Mates sono veramente delle spie? Sascha Burci ha veramente ucciso Marina Banfi?" Diceva La TV. Rimasi immobile ed impassibile dallo sguardo.
-sei stato tu? Tu hai ucciso la mia ragazza??!- inizió Stefano. Tutti si girarono verso di me e io mi alzai.

-cazzo Sascha come hai fatto?- chiese salvatore posando la sua canna nel posa cenere sul tavolino.
-CAZZO MA DICO SEI SCEMO? NON SOLO PRIVI LA VITA AD UNA PERSONA MA COSÌ HA MESSO A REPENTAGLIO LE NOSTRE VITE CAZZO! CI HANNO SCOPERTO!- dice Giuseppe. Il piú arrabbiato.
Stefano se ne stava lì in silenzio, immobile, con le mani tremanti e le lacrime agli occhi.
Lorenzo era appena entrato nel salotto e sembrava in pena... non capivo se per me o per qualcun altro.

-esci da questa fottuta casa Sascha...- queste furono le uniche parole di Stefano. Quelle che fecero scattare qualcosa in me, nel mio cervello, nella mia anima e nella mia mente.
Quelle parole che mi fecero diventare pazzo, il criminale, il cattivo della situazione.

Presi lo zaino con il mio computer e uscii sbattendo la porta. Camminavo e camminavo, la meta? Non la sapevo neanche io.
Mi misi seduto su una panchina attaccata alla parete di un palazzo e con il computer sulle gambe iniziai collegarmi a qualche modem per di lì.

Ero sempre stato molto bravo con i computer, l hacker del gruppo. Ero io, in realtà, che facevo tutto al computer che hackerava i siti e i profili, e prima di entrare nel gruppo, la polizia giá mi cercava.

Dopo un mezz'oretta due ragazzi si sedettero con me e quando mi girai vidi Lorenzo e Pietro. Cazzo, mi sono dimenticato che il mio computer è seguito dal suo GPS. Pensai.

-Pietro prepara la macchina.- si limita a dire Lorenzo. L'altro esegue ed io rimango immobile a guardare Lorenzo mentre mi accarezzava la mano che subito levai dalla sua presa.

-Lorenzo levati dal cazzo, hai scelto uno dei momenti più sbagliati per aiutarmi.- feci una risata un po' isterica  e lui mi guardò troppo seriamente.

-hanno detto che puoi venire a prendere le tue cose se vuoi.- risi e lo seguii fino alla macchina dove Pietro ci stava aspettando per accompagnarci alla mia, ormai, EX casa.

Una volta arrivati, Lore aprì la porta mostrando tutti i miei "amici" mentre mi guardavano male; qualcosa non quadrava, qualcosa che non mi avrebbe fatto piacere.

-scusa sascha..- disse Lorenzo, ma non mi diedero il tempo di rispondere che quattro agenti della polizia nazionale mi ammanettarono con il solito "sei in arresto" iniziando ad elencare i vari motivi.

Avevo subito capito tutto quello che avevano fatto: portarono la droga e le armi nel laboratorio che spacciarono per cantina e dopo aver buttato un po' di cenere ovunque, i cani antidroga non sentirono nulla. Bastardi.

il ciuffo corvino mi andò sulla fronte, per colpa della mia testa chinata, ma quando l'alzai scoppiai a ridere.

-cazzo ci sono cascato. Dovreste vedere le vostre facce, è questo quello che fate ad un vostro caro amico? o scopamico magari- dissi riferendomi a Lorenzo che arrossì.

-sascha è finita, ci hai tradito.- disse Giuseppe con il suo solito tono altezzoso. Io scoppiai a ridere formando sulla faccia di tutti un punto interrogativo.

-sai Giuse, non ti ho mai sopportato. Devi capire che qui il capo non sei tu.- feci una pausa sorridendo e mi dimenai per liberarmi dalle braccia degli agenti.

-TANTO LO SO CHE UCCIDENDO MARINA HO FATTO UN PIACERE A TUTTI! è inutile che lo nascondete cazzo!-  tutti si zittirono, lo sapevo che avevo ragione. -ahah lo sapevo cazzo! ammettetelo, lo so che siete felici di non avere più quella troia tra i piedi.-

Gli agenti iniziarono a portarmi via ma io, dimenandomi, mi liberai dalla loro presa e mi buttai addosso a Stefano, nonostante le manette.

-l'ho fatto per te Ste, ti amo se non si fosse ancora capito.- i poliziotti mi portarono via e io risi. Esatto la mia reazione alle facce tristi di tutti fu ridere. -chiamatemi psicopatico, ma qui dentro sono l'unico sano.- con ciò, uscii da quella casa e entrai nella macchina della polizia abbassandomi per non sbattere la testa.

La mia vera storia inizia qui...

SONO VIVA LO GIURO shdvudbxhhd
Allora ho troppe cose nella testa e non ci sto capendo nulla, ma voi aspettate che i capitoli a raffica arriveranno :))

Assassin|| Saschefano/Pietrenzo [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora